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Dopo quel giorno Cody non mi ha più rivolto parola, i pestaggi erano sempre più frequenti e Alison si era trasferita nel Minnesota, quindi ero sola. Erano già passati tre mesi.

Un'altra giornata finita, mi tolgo i vestiti utilizzati nell'ora di ginnastica e faccio una doccia calda, appena esco mi accorgo che lo spogliatoio è vuoto.
Bene, almeno per ora. Sbatto la sballa proprio dove ho l'ematoma, tiro fuori un verso di dolore.

"Ti fa male?"

Sobbalzo dallo spavento, Cody.

"Perché ti interessa ora?"

Dico immune da ogni cosa. Indosso l'intimo ma prima che io possa prendere i vestiti lui chiude l'armadietto con un gesto rapido.

"Cody per favore, devo andare via..."
"Lo so che ti aspettano davanti all'uscita!"
"E allora lasciami in pace, se mi vuoi prendimi ora sennò vattene perché sto già soffrendo abbastanza!"

Urlo scoppiando in un pianto disperato.
Mi lascia da sola, di nuovo, mi rivesto e arrivo alla macchina, non voglio andare a casa, arrivo al parco, chiudo la macchina e mi siedo a bordo di un laghetto.
Mando un messaggio a mia madre dove la informo che tornerò tardi a casa. 

Messaggio da: Cody.
Sei ancora a scuola?

Messaggio da: Cody.
Rispondi Melani.

Messaggio da: Cody.
Ti prego Mel, visualizza i messaggi così so che starai bene e al sicuro.

Sblocco il telefono.

Messaggio a: Cody.
Non voglio parlare con nessuno, lasciami in pace.

Le lacrime mi bagnano il viso, mi appoggio all'albero che avevo a pochissimi metri di distanza e mi addormento tra mille singhiozzi, nella più completa solitudine che mi porto dietro da anni.

"Mel, svegliati cazzo!"

Qualcuno mi scuote, apro gli occhi.

"Cody?"

Sputo fuori con voce impastata dal sonno.

"Si sono Cody, alzati dai..."

Mi aiuta a rialzarmi, mi pulisco dalla terra che era sui miei jeans.

"Stai bene?"
"Si e ora puoi andartene, non sono morta..."
"Scusa per oggi, io ti voglio davvero ma sono in difficoltà..."

Dice stringendosi nella felpa nera.

"Oh Cody falla finita, se veramente mi ami lo senti dentro, lo senti qui!"

Dico picchiettando il dito sul suo cuore.

"Va bene, andiamo in un posto, così potrò dimostrarti che ti amo..."

Mi indica la strada da fare, arriviamo in un hotel cinque stelle. Sono tutti molto gentili, ci sono i finimenti d'oro ovunque, i lampadari sono di cristallo. Cody saluta l'anziana signora che a quanto sembra è sua nonna, chiede la suite più bella di tutte così la signora ci lancia la chiave, saliamo in ascensore visto che è all'ultimo piano, spero non sia di nuovo sesso, più lo guardo e mi accorgo che è veramente bello, con quei suoi occhi azzurri come l'oceano.

"Ti piace?"

Chiede sorridendomi.

"Si molto, è di famiglia?"
"Già, siamo arrivati..."

Rimango a bocca aperta quando vedo la stanza, è grossa come casa mia.

"Non dovevi, comunque grazie"
"È per stare da soli, senza quei deficienti che ci importunano, beviamo qualcosa?"

Blonde Devil ||Cody FernDove le storie prendono vita. Scoprilo ora