IO MI CHIAMO G

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Io mi Chiamo G: gioco di bambini

È nato in un prato un fiore delicato, 
è nato in un prato un fiore delicato. 
È nato, è nato 

a) Io mi chiamo G. 
b) Io mi chiamo G. 
a) Non hai capito, sono io che mi chiamo G. 
b) Sei tu che non hai capito, mi chiamo G anch'io. 
a) Ah. Il mio papà è molto importante. 
b) Il mio papà no. 
a) Il mio papà è forte, sano e intelligente. 
b) Il mio papà è debole, malaticcio e un po' scemo. 
a) La mia mamma è molto bella assomiglia a Brigitte Bardot. 
b) La mia mamma è brutta, bruttissima, la mia mamma assomiglia a la mia mamma non assomiglia! 
a) Il mio papà ha tre lauree e parla perfettamente cinque lingue. 
b) Il mio papà ha fatto la terza elementare e parla in dialetto, ma poco perché tartaglia. 
a) Io sono figlio unico e vivo in una grande casa con diciotto locali spaziosi. 
b) Io vivo in una casa piccola, praticamente un locale, però c'ho diciotto fratelli. 
a) Il mio papà è molto ricco guadagna 31 miliardi al mese che diviso 31 che sono i giorni che ci sono in un mese, fa un miliardo al giorno. 
b) Il mio papà è povero guadagna 10.000 al mese che diviso 31 che sono i giorni che ci sono in un mese fa, circa 10.000 al giorno al primo giorno, poi dopo basta. 

È nato in un prato un fiore colorato, 
è nato in un prato un fiore già appassito, 
il fiore colorato è stato concimato, 
il fiore già appassito è stato trascurato. 

Orbene affinché nel confronto quel fiore non ci perda diamogli un po' di merda!



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