ADORE ||Cole Sprouse

Chapter 9: Live simply so others can simply live

<<...questo è il tuo presente, vivilo semplicemente>>

I suoi occhi sinceri, piccoli ma lucenti. Il suo sguardo serio e la sua voce sicura.

Quelle parole mi colpirono.
Non so se fosse perché sembrava quasi arrabbiato o fosse perché ha proprio ragione.
Da quando lo conosco ci ha sempre azzeccato.

Non so in che stato fosse la mia faccia in quel momento dal momento che mi sentivo travolgere da mille emozioni che non so spiegare.
Fatto sta che dovevo pur dire qualcosa.

Continuavo a guardarlo e sentivo il mio respiro messo a rallentatore.

Questo è il mio presente.
E da quando c'è Cole mi piace.
Credo questo sia il Natale più bello.
Questo ragazzo mi fa aprire gli occhi. Sembra che mi capisca.

Abbasso lo sguardo e sorrido ma lo rialzo immediatamente.

<<Ok. Ho capito, Cole. Grazie>>

Lui sorride...

<<Sai devo dirti però che per essere depressa sei davvero divertente con i cani>>

<<Oh...>> faccio la finta offesa e scoppiamo a ridere ricordando la scena di prima.

È bello sapere che lo faccio ridere almeno.

Mi viene voglia di fargli una promessa.

<<Ti prometto una cosa. Non ti parlerò più del mio ex ragazzo, va bene?>> sorrido ancora.

La mia domanda sembra che lasci intendere che ci rivedremo ancora...

<<Oh, va bene signorina>> dice in tono ironico.
E quel piccolo soprannome mi piace parecchio.

Aaron inizia ad abbaiare per attirare la nostra attenzione.
Cole gli chiede in modo affettuoso cosa c'è che non va, poi guarda me e sto attenta a quello che sta per dirmi.

<<Aaron si sta annoiando qui, andiamo da un'altra parte?>>

Accetto senza esitare.
Così ci alziamo e usciamo da quella piccola fiera andando di nuovo verso la piazza.

Ed eccoci di nuovo qui. Le panchine, i lampioni, la pista di ghiaccio per pattinare, i bambini, le persone...

Cole sta in mezzo tra me e il cane e guarda un po' per aria quasi in ansia perché non sappiamo cosa fare adesso.
Mi guardo in giro per un po' senza spiccicare parola.

Il che mi stressa...perché sono una persona estremamente timida e mi imbarazzo facilmente e di tutto.

Poi quasi scatto sull'attenti.

<<Jenni>>

Mi giro e lo guardo sorridere e guardare avanti mentre si ferma.

<<Si..?>>

Finalmente mi guarda.

<<Sai pattinare sul ghiaccio?>>

La sua gioia nel dirlo sembra più grande dei bambini che gridano lì dentro. Ma a me già solo l'idea di cadere e fare brutta figura mi spaventa.

<<Ehm...veramente no..>>

<<Perfetto! Allora facciamolo>>
Ricominciò a camminare con la certezza che io lo seguissi. E in effetti così fu. Ma ero un po' spaventata. La paura mi portò poi a trovare delle scuse per uscirmene.

<<Ma...Ma...E Aaron?>>

<<Non ti preoccupare c'è un mio amico che lavora lì. Con lui starà buono. Vero Aaron?>>
Il cane abbaiò, come sempre.