Prologo

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La luce del sole appena sorto che entra dalla finestra aperta mi sveglia, ma so che è ancora troppo presto. Guardo l'ora nel telefono sotto il cuscino e scopro che ho ragione. Sono le 7:13 e io sono ancora stordita, faccio fatica a tenere gli occhi aperti per più di qualche secondo.
Davanti a me la solita sedia, a malapena visibile, coperta dalla pila di vestiti della sera prima e probabilmente anche di quelli di tutta la settimana precedente. So di dovermi alzare per rimettere tutto in ordine prima dell'arrivo di mia madre perché voglio evitare qualsiasi discussione con lei la mattina presto. So di dovermi alzare ma comunque non riesco ancora a farlo.
Sono sicura di essere andata a letto parecchio tardi ieri notte, ma non ricordo esattamente l'ora. Non ricordo nemmeno come ho passato la serata né tanto meno con chi.
Cerco di aprire gli occhi ma istintivamente le palpebre si richiudono, desiderando almeno un'altra ora di sonno.
Qualcosa comunque mi sembra sbagliato e riguardando quella sedia davanti a me sembra diversa dalla solita a cui sono abituata. C'è anche qualcos'altro nella stanza che mi è poco familiare. Il letto stesso improvvisamente non mi sembra più il mio. Con un ultimo sforzo riesco ad aprire gli occhi e a guardarmi intorno e finalmente capisco che questa non è la mia stanza.
In un attimo ricordo tutto quello che è successo il giorno prima e girandomi lo vedi lì, alle mie spalle, sdraiato accanto a me e ancora addormentato. Quella sensazione così inaspettata mi colpisce come un pugno allo stomaco. I miei occhi continuano a scrutare tutto intorno a me, cercando i miei vestiti sparsi per l'intera stanza. Decido in un secondo di alzarmi e scappare il più velocemente possibile da quest'incubo che alla luce del sole è ancora peggio di quello che mi era sembrato ieri notte, un attimo prima di addormentarmi.
Afferro le coperte e decido di avvolgerle intorno al mio corpo, come avevo visto fare tanto volte nei film. Avevo sognato spesso da piccola di poterlo fare anche io un giorno, ma in un contesto decisamente più romantico di una fuga in punta di piedi la mattina dopo.
Raccolgo da terra mutande e maglietta, quando improvvisamente una voce alle mie spalle mi sorprende.
- Che fai con quelle coperte? Se ti stai coprendo per me, dovresti sapere che lì sotto ormai non c'è nulla che io non abbia già visto.-

Come il sole che si eclissaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora