Mi tiro su di scatto andando verso il dottore, che si ferma non appena siamo tutti davanti a lui, e inizia a parlare.
X:- La famiglia di David Damiano?-
M:- Siamo noi- fa un ampio gesto con il braccio per indicarci tutti.
X:- È stato operato, è stata una cosa difficile... Abbiamo avuto dei problemi-
Sento il mio cuore perdere un battito, non posso sopportare questa tensione, voglio, devo sapere.
Io:- Arrivi al punto per favore, ha avuto dei problemi e..?- le parole mi escono con un tono che non avevo previsto, ma non me ne preoccupo, ho bisogno di sapere come mio fratello sta.
X:- E adesso è in rianimazione, va tutto bene, solo...- quell'attimo di sollievo dentro di me sparisce di nuovo.
Io:- Solo?- ripeto.
X:- Non sappiamo quando si sveglierà, potrebbe volerci un'ora come una settimana come mezz'ora. Dipende tutto da lui.- non so come reagire alle sue parole, non so se essere felice per il fatto che sia andato tutto bene, o mettermi a strillare, l'unica cosa che so è che non posso rimanere un minuto di più su questa dannata sedia di questa dannata sala d'attesa, devo vedere Damiano. Ora.
Io:- Può ricevere delle visite?-
X:- Sì, ma uno, massimo due alla volta. Ha bisogno di calma per favorire il risveglio.-
V:- Mi pare 'na stronzata questa- sbotta Vic borbottando tra sé, ma non ci faccio tanto caso.
X:- La sua stanza è quella infondo a sinistra, chi vuole entrare mi segua.-
Senza dire niente inizio a seguire il dottore, e anche se mia madre mi richiama varie volte , faccio finta di non sentire, continuando per la mia strada.
Io:- Damiano ha bisogno di me, e io ci sarò.- dichiaro, e poi non dico altro, fino a quando non arriviamo davanti alla stanza.
X:- Chi vuole entrare?- chiede l'uomo voltandosi verso di me e gli altri che alla fine mi hanno seguita.
Io:- Ci vado io- annuncio infine.
M:- Andrea- comincia mamma.
Io:- No mamma- la interrompo
Io:- Mi rifiuto di rimanere un secondo di più qui ferma senza vedere Damiano e fare niente. Caso chiuso.- detto questo, con un nodo alla gola, supero il dottore ed apro la porta.
Appena entro mi volto di scatto e mi trovo davanti mio fratello. Appena lo vedo le lacrime mi offuscano la vista.
È steso su quel letto bianco, con vari macchinari affianco, che monitorano il battito. È attaccato a dei tubi, che non so neanche io a che cosa servino, ha un sacco di cicatrici, lividi, ferite che gli hanno lacerato la pelle. Ha il naso e la caviglia destra ingessati, e un aspetto che mi spezza il cuore.
V:- Entro anche io- la voce di Victoria arriva dal corridoio fuori.
E:- Vic...-
V:- No Vic niente Ethan, non ce la fa a stare da sola con suo fratello in quelle condizioni.-
E:- E tu neanche- Ethan è così, non dice mai niente per caso, e infatti, anche questa volta, aveva ragione.
V:- Almeno saremo in due.- e dopo aver risposto ad Ethan la vedo camminare verso di me cingendomi le spalle con il suo braccio.
Il dottore chiude la porta e oltre Damiano rimaniamo solo io e Victoria, e un silenzio assordante, che mi riporta alla mente la faccia dura di mio padre. Non ce la faccio più a sopportare il silenzio, tanto che decido di romperlo.
Io:- Ci lasci soli per favore?- chiedo con tono freddo, quasi calmo a Victoria
V:- Andre ma sei sicura?-
Io:- Si tranquilla, ma ne ho bisogno-
V:- D'accordo, io sono qua fuori con gli altri- mi stringe a sé prima di avvicinarsi alla porta per poi uscire.
E finalmente rimango da sola, con Damiano davanti. E improvvisamente ho addosso una sensazione strana, come se non riuscissi a muovermi. La stanza trasuda umidità e polvere sui ripiani, e in alcune parti delle mura giallo smunto di riesce a intravedere l'intonaco.
Trascino una sedia poco distante con il braccio che non mi fa male e mi siedo al lato di Damiano, dando le spalle alla finestra.
Mi fermo a guardarlo meglio. Il sole da fuori gli illumina i punti di sutura che ha sul sopracciglio destro e vicino allo zigomo, e per un attimo mi sembra di averle anche io quelle cicatrici. Ha la bocca socchiusa, il respiro pesante e stanco, e oltre il "bip" incessante delle macchine per monitorargli il battito non c'è nessun altro rumore. Solo un silenzio carico di parole.
Avvicino lentamente la mia mano e la chiudo sulla sua, è gelata.
Io:- Hei...- mi sentivo talmente infantile a parlargli, ma dicono che le persone in rianimazione riescano a sentire quello che le persone dicono, e vale la pena tentare. Così inizio a parlargli, e più di una volta sentivo affiorare le lacrime.
Io:- Chissà se lì da qualche parte riuscirai a sentirmi...- inizio ad accarezzargli il braccio, come facevo quando ci confidavamo.
Io:- Senti, lo so che forse non lo dimostro, o non lo dico spesso, ma io ho bisogno di te, davvero, non puoi lasciarmi sola con un vuoto dentro. Abbiamo ancora un sacco di cose da fare, noi due insieme e anche tu con i ragazzi. Dobbiamo farci la vacanza con Vic in Danimarca, andare in Irlanda, vedere l'aurora boreale in Islanda, tornare a Madrid e provare i churros. E senza di te tutto questo sarebbe triste, il mondo senza te è triste, la mia vita sarebbe vuota. E solo il pensiero di lasciarti andare mi spezza la voce, perché nonostante le litigate dalla mattina alla sera, che riguardando anche solo il colore di giacca da mettere, nonostante gli alti e bassi e gli ostacoli, che abbiamo sempre superato insieme, tu, prima di esser mio fratello, sei il mio migliore amico, il primo amore da bambina, il guerriero che ha sempre lottato per me, e che adesso lotta con me. E io farò lo stesso con te, lotterò per te, perché me lo hai detto tu, "nonostante tutto e tutti, siamo noi contro il mondo", ce lo siamo promessi Dam. E se mi stai sentendo, svegliati ti prego. Perché la vita, senza te, non può essere perfetta.- non riesco più a parlare, le lacrime me lo impedisco, sento la gola asciutta e gli occhi che bruciano. Lascio andare le lacrime e poggio la testa sul suo avambraccio, chiudo gli occhi e mi sfogo in un pianto silenzioso.
X:- Dovevo rischia' de morì pe' sentimme dì quello che pensavi su de me-
Mi blocco di botto, quella voce, potrei riconoscerla tra mille.
Alzo la testa di scatto. Damiano.
Io:- Dam...- sussurro con un filo di voce. Ha ancora gli occhi chiusi, forse era solo la mia immaginazione. Ma appena prima di riabbassare lo sguardo alza le palpebre e mi sorride.
D:- "Il mio primo amore da bambina", che poetica che sei- si mette a ridere come se niente di tutto questo sia successo, come se fosse tutto uno scherzo.
Io:- Ma vaffanculo- rido insieme a lui. Mi apre lentamente le braccia e mi tira a sé mentre continuiamo a ridere.
D:- Mi era mancato il profumo de casa, m'eri mancata tu- mi dice con la poca voce che aveva, ma quelle parole mi fanno bene al cuore, sento la paura e l'angoscia che finalmente se ne vanno mentre mi stringe ancora debole per l'anestesia. Lo sento piangere improvvisamente, e così faccio anche io, ma non è un pianto di tristezza, ma di felicità, di sfogo. La quiete dopo la tempesta.
Rimaniamo così per un tempo infinito, mi accarezza i capelli mentre il suo respiro vicino al mio orecchio comincia a ritornare regolare, come una volta. Prima di tutto questo.
Io:- Grazie- dico improvvisamente.
D:- De che?-
Io:- Che sei rimasto, e che mi hai difesa-
D:- Smettila 'npo- ricomincia a spostarmi i capelli dal volto.
D:- Basta co' sti discorsi, siamo insieme adesso, non devi rimproverarti di niente, quello che ho fatto è perché volevo, non m'ha obbligato nessuno, sapevo a cosa sarei andato incontro, ma vedette felice era più importante- chiude il discorso, non riaprirò più il discorso, tantomeno parlerò di nostro padre, è l'ultima persona di cui voglio avere notizie.
Si ferma e mi mette le braccia attorno al collo e poggia una guancia sulla mia testa sospirando.
D:- Nun te ne anna' mai- mi sussurra
Io:- Sempre insieme, ce lo siamo promessi-
Non dice nient'altro e si addormenta, ha fatto anche troppo.
Lo lascio riposare e mando un messaggio sul gruppo che ho insieme ai ragazzi.
"THIS IS MÅNESKIN 🔥"
Io:- Damiano si è svegliato, adesso sta riposando, vi faccio sapere. Adesso fatelo riposare.-
Subito dopo aver mandato il messaggio lo schermo del mio telefono si illumina di nuovo.
"THIS IS MÅNESKIN 🔥"
Vic:- Non avevo dubbi. Aggiornaci-
Sorrido, Victoria ha ragione.
Poggio il telefono sulla sedia e con cura metto le braccia attorno ai fianchi di Damiano e tiro un sospiro di sollievo.
Siamo insieme. Di nuovo. Più forti di prima.
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Ciao gente! Come state?
Grazie a tutti per le 1000 letture, senza di voi niente di questo sarebbe stato possibile! Grazie, vi voglio tanto bene⭐️
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Secondo di silenzio
FanfictionQuesta è la storia di Andrea, una ragazza con una vita difficile, ma con un fratello speciale, Damiano David. Quando la ragazza accompagnerà Damiano e i Måneskin ad X Factor riuscirà a incontrare di nuovo la persona che gli ha salvato la vita, Fedez...