Era sola nella stanza e stava scrivendo, come di consueto, pagine e pagine inutili di vita.
Nel frattempo, i suoi amici fantasmi stavano leggendo le ultime righe e la guardavano attoniti.
– Perché vi stupite? – chiese ironica – Non è forse nella natura
umana ripetere gli stessi errori all'infinito?
Qualche giorno prima aveva scherzato con sua madre su "quanto sarebbe bello far parte di una famiglia mafiosa". Oggi stava per accadere, bastava solo dire "Sì". Ad essere onesta con se stessa si rendeva conto di non essere proprio convinta ma, ci stava pensando seriamente, ecco perché i suoi amici fantasmi erano stupiti: era sempre stata tanto retta, capricciosa e un po' incosciente ma sempre onesta con se stessa e col mondo.
– Non guardatemi così, riflettete piuttosto sulla storia del mondo, dovremmo essere in tre a metterci d'accordo per far sì che le cose andassero bene, ma là fuori c'è un folto popolo di buoni e di cattivi, cosa ci posso fare io? Cosa ci potete fare voi? Forse l'unica cosa sensata sarebbe quella di far sparire da questa terra il genere umano, non c'è scelta o compromesso: o il pianeta o l'uomo!
Si voltò verso la finestra, i fantasmi svanirono e desiderò aver fede in Dio, gli avrebbe chiesto di inventare un altro diluvio che salvasse, ancora una volta, tutti gli animali e un solo uomo, una sola donna, che fossero perfetti.
Sta per chiedersi se sarebbe poi così giusto, quando inizia la burrasca.
Il cielo è rosso incandescente e violenta cade una forte pioggia sanguigna e acida che corrode corpi ed edifici.
Non rimane nemmeno uno spiraglio in cui far fuggire il pensiero. La gente terrorizzata cerca riparo ovunque invano, le case crollano, la pioggia corrode tutto a poco a poco.
Lei, immobilizzata, guarda tutto senza capire e nel momento in cui realizza che deve cercare un rifugio si accorge che non esiste più nulla... ed è nuda!
Lancia al cielo uno sguardo esterrefatto e prima scocciata, poi triste comincia a camminare in quel mondo che va dileguandosi mormorando parole che, nell'udirsele pronunciare trova semplicemente assurde...
- Innanzitutto, - bisbiglia - non ti avevo chiesto una dimostrazione, e poi mi bastava un diluvio canonico - debbo ammettere che almeno dimostri fantasia.
...poi, dico, perché proprio io? Guarda che fatica mi tocca adesso per rimettere tutto a posto!
E poi l'altro dov'è? Uffaaa!
Niente, non è rimasto nulla, solo animali e piante, adesso il mondo è nudo come lei.
Pensa anche che se c'è davvero un sopravvissuto deve fare in fretta a trovarlo.
– Il mondo è grande, guarda che se non me lo fai trovare in tempo il tuo piano fallisce!
Intanto si accorge delle proprie parole e comincia a prendersi più seriamente.
– Nel caso te lo fossi scordato ti avverto che da qualche millennio a questa parte un uomo vive un media settant'anni, sono passati i bei tempi di Matusalemme & Co.
I giorni passano, senza mangiare, senza potersi coprire e lei comincia a pensare che si tratti piuttosto di uno scherzo di cattivo gusto.
Finché...
– PORCA VACCA! Avevo detto un uomo e una donna PERFETTI! E tu mi lasci sulla terra con questo imbecille?!
– Se non ti dispiace avrei un'obiezione – interviene l'altro – almeno noi ci conosciamo, e ci siamo anche amati!
– Neanche la gioia della sorpresa!
– Ma non sei proprio mai contenta, abbiamo il compito di rifare il mondo, ti sembra poco?
– APPUNTO, non lo è, ci mancavi proprio tu a complicare le cose!
– Be', che ti piaccia o no adesso tocca a noi, certo, non potrai più essere gelosa e forse ti annoierai un po'.
– Devo ridere? Comunque mi pare non ci siano alternative. – grugnisce e riflettendo ad alta voce – Ecco perché ci sentivamo degli dei, in realtà siamo solo due sfigati, scelti da chissà chi per rifare il mondo a nostro modo, ma ne saremo capaci?
– Ha importanza? Importa solo che è compito nostro provarci; mi ami ancora?
– Cosa c'entra adesso se ti amo?! Io ho una fame blu e lui mi chiede se lo amo! Stai zitto, rimboccati le maniche e lavora!
– Da dove cominciamo?
– Da noi, non crederai sul serio che LUI abbia fatto davvero la cosa migliore scegliendo te e me?!
Continua...?
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