Il viso sconvolto di Jungkook mi si para davanti, e con prepotenza mi tira via il telefono dalle mani.
-Ehi Jungkook, tranquillo, mi stavo scattando delle foto così che tu possa avere un ricordo di me quando non siamo insieme.- Gli sorrido in modo dolce.
Avevo già calcolato tutto.
Sapevo che ci sarebbe stata una minima possibilità che mi cogliesse con le mani nel sacco, e proprio per questo mi sono scattato delle foto come diversivo.Secondo voi sarei stato così stupido da farmi scoprire?
Lui sospettoso va a controllare la galleria, e alla vista di quelle foto, si rilassa.
-Scusami se ti ho attaccato subito. Sono un po' nervoso.- Sì siede di nuovo, e beve a goccia tutto il vino.
Lo guardo sorpreso.
È talmente frustrato dai ricordi che ha bisogno di ubriacarsi per non ricordare?
Bene Jungkook, te lo lascerò fare. Magari da brillo mi dirai di più.
Ricordati che non me ne sto approfittando, è solo per il tuo bene.Schiocco le dita, ed immediatamente un cameriere si avvicina facendo un piccolo inchino.
-Le serve qualcosa Sig. Kim?- Mi guarda in attesa di una mia risposta.
- Vorrei che mi portasse una bottiglia di grappa barricata italiana.- Gli lancio un'occhiataccia.
In confronto a Jungkook questo ragazzo è così patetico. Nessuno è degno di lui, solo io.Solo io.
Le mani tremano.
Solo io.
Il respiro diventa affannoso.
Solo io.
Batto i piedi per terra.
Solo io.
Mi metto le mani nei capelli.
SOLO IO CAZZO.Mi alzo e batto le mani sul tavolo.
-SEI ANCORA QUI?! VAMMI A PRENDERE QUELLA DANNATISSIMA GRAPPA!- Tiro forti sospiri d'affanno.I due mi guardano scandalizzati, e sono sicuro di aver visto una scintilla di paura negli occhi di Jungkook.
Che cazzo hai fatto coglione? Adesso Jungkook penserà che sei pazzo!
Il cameriere scappa via verso la cucina e l'altro mi rimane a guardare con un'espressione indecifrabile.
Jungkook, perché non capisci che faccio tutto per il tuo bene? Io ti amo Jungkook. Sei mio Jungkook. Non voglio che nessuno possa farti del male Jungkook.
-Senti, io torno a casa.- Con tono piatto pronuncia quella frase, che mi colpisce come se avessi appena preso un treno in pieno corpo.
Lo vedo passare accanto a me e nel tentativo di calmarlo lo prendo per il polso.
-Non.toccarmi.- Si scosta con prepotenza, e con passo svelto esce dal ristorante. Lo seguo di rimando e lo seguo fuori dalla struttura.
-Casa tua è troppo lontana, non puoi tornare a piedi.-
Si ferma di colpo e torna indietro.
-Portami a casa allora.-
Perché continua ad avere quel tono piatto? Che succede? Lo sto perdendo? No no no, non può succedere. Jungkook mi ama sì? Vero che mi ami? Vero Jungkook? Vero? Tu mi ami ed io amo te. Siamo una coppia meravigliosa Jumgkook. Fatti per stare insieme Jungkook. Io e te. Solo io e te Jungkook.
Ancor nervoso gli apro la portiera, lui entra s la richiude con forza troppa forza.
Vado al mio posto ed accendo la macchina. In quanto al ristorante pagherò prossimamente per tutto.- - - - - - - - - - - - - - - - -
Il tragitto verso casa è stato molto silenzioso. Tutto ciò che Jungkook ha fatto e stato guardare fuori dal finestrino e sospirare di tanto in tanto.
Vederlo entrare nel suo appartamento senza nemmeno degnarmi di uno sguardo mi ha lasciato senza parole. In fondo mi stavo solamente preoccupando per lui, perché mai ha dovuto avere una reazione di quel tipo? Ha esagerato.Sistemerò anche questa situazione.
Adesso ciò che mi interessa maggiormente è scoprire l'identità dell'ex di Jungkook.Prendo il telefono.
Vado sulla rubrica.
"Jimin"-Pronto?-
-Park Jimin giusto?-
-Sì sono io, lei chi è?-
-Kim Taehyung. Di sicuro sai già chi sono.-
-Ehm, il ragazzo di cui Jungkook va pazzo? Mi sa che questo non l'avrei dovuto dire.-
Ah davvero Jimin? Ti fai scappare le informazioni così facilmente? Ahia.
-A quanto pare. Comunque, vorrei parlare con te.-
-Perché?-
-Il perché lo scoprirai. Domani alle 16:00 da Starbucks? Ti mando l'indirizzo.-
O-okay. A domani.-
Chiudi la chiamata.
Un sorriso furbo mi nasce in viso.Jimin, ma i tuoi genitori ti hanno mai detto di non fidarti degli sconosciuti?
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pѕycнopaтн | vĸooĸ
Fanficpѕιcopaтιco /psi·co·pà·ti·co/ aggettivo e sostantivo maschile 1. È un termine che indica un individuo affetto da un disturbo mentale caratterizzato da squilibri delle funzioni etiche, disturbi caratteriali e perversioni costituzionali, senza distu...