❝chocolate❞

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Era una sera d'inverno quando Draco Malfoy suonò alla sua porta, dopo una lunga e approfondita serie di pensieri profondi, si decise a toccare, con le nocche arrossate dal freddo, il campanello della villetta a Godric's Hallows di Hermione Granger.

Aveva saputo da poco che si era lasciata con Rosso Malpelo già da quasi un anno, ma Draco era stato così occupato a riportare in riga il nome della famiglia che non aveva fatto caso ai pettegolezzi che giravano al Ministero della Magia e sulla Gazzetta del Profeta i mesi di luglio ─o forse era giugno? non se lo ricordava, questo era certo─ .

Un silenzio alleggiava nella casa, quasi da fargli pensare che fosse vuota, se non fosse stato per quella luce giallognola proveniente da quella che poteva essere la cucina.
Suonò di nuovo.
Mentre aspettava mordicchiandosi nervosamente il labbro inferiore si guardò intorno: era tutto in ordine.

Tipico della Granger, pensò, tutto deve essere in ordine e al suo posto, ghignò divertito.

La porta si spalancò propio mentre stava per premere di nuovo il campanello mostrando una Hermione Granger con i capelli ricci in aria e una tazza in mano ─cioccolata, visto l'odore piacevole che invadeva il naso infreddolito del biondo.

«Malfoy?» chiese la ragazza sbattendo le palpebre come per capire se era davvero lui quello a bussare alla sua porta; incredibile! lui che l'aveva presa in giro per anni, suonava alla sua porta, sembrava una barzelletta!

«Mi fai entrare, Granger, oppure devo stare qui fuori a congelarmi?» chiese ironicamente.

Hermione si spostò con un'espessione di disappunto. «Lo faccio perchè sono una persona educata, Malfoy, non pensare cose strane» disse orgogliosa, chiudendo la porta dietro di lui.

La casa era pulita e ordinata, propio come l'aveva immaginata Draco, si respirava un'aria calda e accogliente che lui aveva visto ogni giorno a Malfoy Manor da quando suo padre era stato rinchiuso ad Azkaban, e a lui andava bene; si tolse il cappotto e la sciarpa.

«Dove li posso mettere?» chiese verso Hermione che stava posando la tazza su un tavolino davanti a una scatola che proiettava immagini colorare ─i babbani chiamano "televitione" o qualcosa del genere-, lei gli indicò un appendiabiti all'ingresso.

«Quindi cosa vuoi, Malfoy?» chiese lei incrociando le braccia sotto il seno pieno e sodo.

Draco si passò la lingua fra le labbra inumidendole, ricordando quando, qualche mese prima ─quattro, per esattezza─ ci aveva passato le mani e giocato con la bocca, ricordò quando quel corpo gli era appartenuto, quella fiore caldo pronto ad accoglierlo.

«Malfoy!» urlò Hermione esasperata. «Mi spieghi che ci fai a casa mia alle undici di sera?!» gli chiese portandosi una mano sulla pancia.

«Io volevo solo...»

Draco si interruppe, per due motivi: 1) non sapeva effettivamente cosa era venuto a fare, voleva semplicemente vederla e 2) aveva notato che il ventre di lei non era perfettamente piatto.

«Sei incinta?» chiese scuro in volto, con lo sguardo fisso sul suo ventre.

Hermione strabuzzò gli occhi portandosi una mano alla pancia e indietreggiando di un paio di pazzi.

«I-io..io...sì, sono incinta» disse con con voce piccola.

Draco si irrigidì così tanto che Hermione lo vide tendersi come una corda di violino in modo chiaro.

«Da quanto?» chiese freddamente, con lo sguardo fisso nel muro dietro di lei.

«Da quasi quattro mesi, Draco» rispose lei senza alzare lo sguardo.

Questa volta fu il suo turno di strabuzzare gli occhi perchè l'aveva chiamato Draco ed era successo solo quando si era stretta a lui sussurandoglielo e poi urlandorglielo mentre le sue pareti si stringevano intorno a lui; e perchè era proprio quattro mesi fa che loro si erano amati per la prima ─e ultima─ volta.

«Cosa avevi intenzio di fare, eh?» le chiese. «Aspettare che lo fossi venuto a sapere da un giornaliero, oppure pensavi che quando l'avrei visto non avrei capito che era mio figlio?! Salazar, Granger! Mio figlio! Come hai potuto pensare solo un secondo di non dirmelo?» le chiese alzando la voce.

Gli occhi scuri di Hermione si riempirono di lacrime e lei si strinse nel maglione rosso, non osò alzare lo sguardo. «I-io pensavo c-che fosse la cosa g-giusta» rispose singhiozzando.

Lo sguardo del ragazzo si ammorbidì. «Dov'è andata a finire Hermione Granger, la Regina Grifondoro? La mia Sanguesporco?» chiese. «Dov'è andata a finire la ragazza di cui mi sono innamorato?» concluse con un piccolo sorriso.

Hermione alzò di scatto lo sguardo, le guance piene di lacrime, e si buttò fra le sue braccia piangendo.

Draco la accolse sul suo petto, le accarezzò i capelli e quando si fu calmata la baciò e Salazar solo quanto gli erano mancate le sue labbra morbide.

«Quindi,» cominciò lui «per me è maschio» disse per far ridere lei che si sporse verso la tazza.

«Allora, la vuoi un poco di cioccolata?»

Amortentia ━ DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora