"Ciao, mi chiamo Delia e sono qui...beh, onestamente sono qui senza una ragione precisa, sono qui solo per farvi capire più o meno chi sono. So che probabilmente non vi interesserà, ma non ho nulla da fare e onestamente a fare greco mi rompo veramente i coglioni. Potrei farvela breve o semplicemente non dirvi nulla come ho fatto fino ad ora, ma onestamente non mi va: sento di dover dire qualcosa e sia leggere che scrivere mi aiutano e non poco. Allora, da dove posso cominciare...mmm...beh, posso dirvi di essere nata in Italia, anche se nascere in America non lo ho mai disdegnato, va ammesso. Fin da piccola ho sempre amato leggere. Non so cosa ci sia di così eclatante in un libro, ma mi piace. Mi piace entrare in un mondo dove è tutto perfetto, dove so che comunque ci sarà un lieto fine per qualcuno. È nei libri che può sempre essere tutto perfetto e va tutto nel verso giusto. Quanto vorrei che anche nella vita vera vada tutto così. Non che sia depressa o altro, quello no, è solo che mi rendo conto che ci sarà sempre qualcosa che non va. Non sono pessimista, sono realista. La coerenza umana so che non esiste. So che molte persone non dicono quello che pensano, o dicono il contrario di ciò che pensano solo per apparire giusti agli occhi della società. A me onestamente piace essere sbagliata. Perché so di non esserlo. So di non essere sbagliata in quello che faccio. Se fossi veramente sbagliata allora probabilmente non avrei nessuno al mio fianco. Eppure ho sempre paura. Ho paura di restare da sola, che le persone a cui tengo di più mi voltino le spalle e se ne vadano via, lasciandomi in catene qua dietro, senza la forza per liberarmi. Ho paura di tutto questo. E c'è un motivo se mi sono sempre considerata triste. E c'è un motivo se non mi fido della gente. C'è un motivo a tutto questo. Quel motivo sono io.
Ho iniziato da circa 6 mesi il liceo e devo ammettere che non mi trovo nemmeno così male. Ok, non volevo fare il classico, lo ammetto, volevo fare l'artistico e mi hanno obbligato, ma ciò non implica il fatto che non mi piaccia. Forse. A scuola ho conosciuto un sacco di gente interessante però: tante ragazze, soprattutto due, si chiamano Giulia e Gaia: una sembra normale all'apparenza ma vi assicuro che non è come sembra, l'altra ha dei problemi nel gestire l'affetto per le persone; se qualcuno le spezza il cuore per lei è la fine. Poi ho legato anche coi ragazzi: uno è un pazzo malato di rock e con un linguaggio troppo aulico, l'altro è ancora peggio. Prendete uno squilibrato, aggiungeteci uno con disturbi del sonno, rendetelo la persona più appiccicosa del mondo e infine ficcateci dentro una carnagione caffelatte bruciacchiato e...ta dan! eccolo fuori. Però, nonostante i suoi difetti (che sono tanti di più di quelli che vi ho detto prima) gli voglio comunque bene {-E ancora non ho capito come fai a sopportarmi con tutto quello che faccio ogni giorno...
-Zitto tu! Sono io la scrittrice ora, non tu, quindi shhh. Per una volta fammi divertire
-Ok, fa' come vuoi...
-Perché ridevi sotto ai baffi
-Non dovevi finire di scrivere?
-Sì, ma...ah, ci rinuncio}.
Ovviamente anche con l'inizio del nuovo anno scolastico i problemi non sono finiti: il mio ex è nel mio stesso istituto, una ragazza che mi piaceva si è messa con un altro e si inventano cazzate sul mio conto. A volte continuo a sentirmi sbagliata, come un ramo di un albero impiantato su di un altro con cui non centra nulla. Non posso farne a meno. Vorrei solo chiudere gli occhi e saldare il mio debito col mondo, ma a quanto pare devo scegliere la via più complicata...che palle.
Beh...penso di aver finito, almeno per ora. Magari mi ritroverete più avanti in questo libro a scrivere qualcosa su di me o su un pensiero fisso che ho.
Giuro che vi voglio bene {-Guarda che non devi mentire, ormai hanno capito come sei
-Ah, non lo hai capito tu secondo te ci arrivano loro? Povero illuso}"Συμωνη
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Insomnia
RandomTutte le storie di questo libro hanno una sola cosa in comune: il tutto è scritto di notte, irrelavente è l'ora. Sono storie di personaggi, pensieri ed altro.