Capitolo 2

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Sto facendo una tranquilla passeggiata per Forks.
Adoro fare le passeggiate di mattina ed essendo un vampiro posso sentire qualunque suono o rumore mi circondi.
Riesco a percepire gli uccellini che cinguettano, le auto che sfrecciano sull'asfalto, le camminate dei ragazzi per giungere scuola, gli insetti sugli alberi e il pane appena sfornato della signora Willfred.
Il suo pane è il migliore di tutta la città, dopo quello di mia mamma ovviamente.
Sto pensando a quello che è accaduto in questi anni e secoli, sto pensando alle persone che ho perso e che non rivedrò mai più, alla nascita del bambino o bambina, ma soprattutto sto pensando a loro...si in effetti i miei pensieri sono sempre rivolti a loro; i Mikaelson.
La famiglia Mikaelson è stata per un po' anche la mia famiglia, fino a quando per colpa del padre sono dovuti scappare lontano da tutto e tutti senza dare nemmeno una spiegazione.
Mi manca tutto di loro, il loro affetto verso di me, il loro amore, la loro forza.
Mi manca ogni singolo membro di quella famiglia ma più di tutti mi manca Elijah.
E adesso vi starete chiedendo perché tra tutti i membri della sua famiglia mi manca proprio lui. Ebbene è così, mi manca il gentiluomo, colui che ha sempre messo il volere della famiglia davanti al proprio, colui che ancora spera di trovare la redenzione per suo fratello, anche se ormai sa che ciò non avverrà mai.
Con Elijah ho passato i momenti più belli della mia intera vita, per la prima volta dopo tanto tempo qualcuno è riuscito a farmi battere il cuore e ha farmi capire che essere un vampiro non è poi così brutto anzi è una cosa di cui bisogna essere fieri.
Grazie a lui sono diventata migliore, sono riuscita ad amare incondizionatamente una persona con un passato turbolento alle spalle come lui.
Ma soprattutto sono riuscita a capire quanto,per ognuno di noi, sia importante la famiglia.

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