Capitolo IV: Preparativi

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Poco dopo essere stato dimesso dall'ospedale dissi a lore di venire in officina che dovevo parlargli:
"Lore, devo parlarti, vieni con me in officina" dissi "Devo proprio?" Rispose "Sì Devi", lui sbuffò mettendosi le mani in tasca, "spero che sia importante" "fidati che lo è" disse dirigendosi in officina "ok mi fido"; "Ho visto un morto che camminava" "grazie al cazzo, siamo in mezzo agli zombie" "si, ma non era uno zombie" "cosa intendi?" Erano nell' ufficio, Francesco guardava le katane appese al muro "mi sembra di aver visto una persona che sono convinto che abbiamo ucciso" "chi?" Lore cominciò a ridacchiare e a grattarsi la barba nervosamente "chi?" Ripetè, ma Francesco non parlava; "chi?" Urlò lore sbattendo Francesco contro il muro e puntandogli la Mauser in mezzo agli occhi,
Francesco guardò la canna della Mauser "Ester" disse con un filo di voce, dopo aver udito quel nome, Lorenzo spostò la pistola di qualche centimetro e sparò un colpo... "Non nominare quella persona" "Perché?" "Quella persona è morta, vero?" "Fino a quando non l'ho rivista ne ero convinto anche io, ma i fatti mi danno contro" "ma se tu le hai sparato, come fa a essere sopravvissuta?" "Ecco... non le ho sparato in testa..." disse Francesco tornando serio "Coglione, testa di cazzo, dovevi farle un terzo occhio" sbraitò Lore "lo so che lo sono, non serve che mi urli contro" rispose Francesco rimanendo impassibile
"adesso andiamo a finire il lavoro" disse Lore calmandosi "allora, primo non abbiamo idea di dove sia, secondo sei completamente incapace di reagire a qualsiasi cosa lei voglia fare; terzo come pensi di affrontarla?" Chiese Francesco evidentemente scocciato, "allora, studiamo un piano e come fai a dire che sono impreparato...?" Chiese Lore che cominciava a alterarsi di nuovo "Perché tu non hai questo" disse Francesco spostando la libreria e rivelando una scala, "Seguimi" disse Francesco scendendo la scala, "allora, cosa hai intenzione di fare?" Chiese Lore, "non lo so, la vendetta è tua, però spero sia un bel piano, lo sai che adoro i piani ben congegnati" Rispose Francesco "Allora... primo la troviamo, secondo la riempiamo di botte e la uccidiamo" "Non è un piano ben congegnato, ma mi piace la tua idea" disse Francesco ridendo, arrivarono in fondo alle scale rivelando una stanza piena di armi "Noto che hai armi a sufficienza" rise Lore "Già" rispose Francesco "Prendi ciò che vuoi, io devo prendere una cosa" continuò diventando cupo in volto "Ok..." rispose Lore poco convinto, Francesco si allontanò e aprì un armadio "Eccole..." disse estraendo dall'armadio delle spade particolari, lama corta, con delle catene fissate all'impugnatura e incrostate di sangue "Se voglio finire questa storia avrò bisogno di queste" pensò Francesco tornando da Lore, "Belle queste lame, un un'eredità di famiglia?" Chiese Lore curioso "No, e non lo saranno mai!" Rispose evidentemente infastidito Francesco "Ok, ma non ti incazzare" disse Lore " comunque, perché mi hai detto di prendere delle armi?" Continuò Lore "Voglio sapere dov'è quella stronza, quindi lo estorceremo con la forza a uno dei suoi uomini" Rispose Francesco "E quindi, io dovrei costruire delle trappole?" "Esattamente, sei l'unico che può farlo" "Ok" "Comunque, si è fatto tardi, ci vediamo domani a casa tua" disse Francesco salendo le scale; uscirono dall'officina "Ci vediamo domani, mi raccomando prepara una birra" disse Francesco dirigendosi verso casa "Ok, a domani Fra" rispose Lore.
***Lore POV***
Mi misi a fischiettare e a pensare come preparare alcune trappole... "beh alcune con i fili attaccati a pompa o a balestre, altre anche con qualche ago soporifero eh eh non è male... tanto poi se non funziona prendo il mio dragunov con il silenziatore e li faccio fuori tutti uno a uno" pensai cominciando a ridere.
***Francesco POV***
"Ora basta bugie" pensai stringendo le lame mentre mi dirigevo verso casa, appena entrai trovai Alessia che mi aspettava con in braccio Andrea "Da dove vengono quelle?" Chiese notando le lame "Da Casa Mia..." Risposi esitando un attimo "Ok..." Rispose "Dove sei stato?" Continuò "In ufficio con Lore, dovevo dirgli di una cosa che ho visto all'esterno della cittadella, su andiamo a dormire, domani mattina dobbiamo andare da Lore" Conclusi avviandomi verso la camera "Ok" Rispose Alessia seguendomi.
Mi addormentai in fretta, tormentato dai dubbi...

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