Capitolo VIII: Partenza

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***Lore POV***
[...] "Prenditi cura di Alessia, Andrea e Aurora"; In quel momento mi salì una rabbia incredibile "Ma sei scemo?" Urlai tirando uno schiaffo a Francesco "No, voglio evitare di perdere anche te" disse lui, nel sentire quelle parole mi partì un altro ceffone "Coglione, Andrea è morto" Urlai "No, non lo è" disse restando calmo "Come fai a saperlo?" Chiesi continuando a sbraitare "Me lo sento, fidati del mio istinto, non mi sembra di aver mai sbagliato, dopotutto è grazie al mio istinto che siamo qui" disse "Già, gran bell'istinto del cazzo" sbraitai, in quel momento Francesco mi tirò un pugno in faccia "Non permetterti mai più" disse con lo sguardo pieno di rabbia; dopo aver accusato il colpo feci un passo indietro per evitare di cadere dopodiché mi girai e entrai in casa
***Narratore POV***
Lore sbattè la porta e la chiuse dietro di sé
"Lore, ti prego, vieni con me, ho bisogno del tuo aiuto" Disse Francesco appena ebbe capito cosa aveva fatto "Hai perso il mio aiuto" Disse pulendosi il sangue dal naso "Ti prego, ho una cosa che potrebbe piacerti" "Cosa?" Disse Lore aprendo uno sportellino della porta "Questa" disse Fra Mostrando una placca di ferro con due supporti per metterla al braccio "Ci penserò" Disse Lore chiudendo lo sportello
"Vabbè, io te la lascio qui" disse Fra in tono triste Lore si sedette appoggiando la schiena alla porta pensieroso "Se vuoi venire sai dove sono, e sai dove sono le mie armi" disse fra sedendosi dall'altra parte della porte e accendendo una sigaretta disse "Sai... ne abbiamo passate tante, sei l'unico che mi è rimasto accanto" Lore non disse nulla "Ti ricordi la volta che io e Alessia ce ne siamo andati" Lore stette ancora zitto "Oppure quella volta che quasi mi ammazzi perché avevo sterminato il mio primo gruppo" Lore uscì finalmente dalla Porta imitandolo con la mano che fa la bocca e disse "Oppure quella volta che gne gne gne" "Senti, mi dispiace, ma lo sai che non devi dire quelle cose" disse Francesco "Gne gne gne vai cammina" Lore Raccolse la placca e se la mise "Meno male che hai cambiato idea, ricorda che le devi tenere tu le mie armi, Ester vuole le lame, se mi presento con il resto uccide andrea" disse Francesco "Ok" "E quindi? Ora che si fa?" Continuò Francesco "Andiamo ad ammazzare tutti i figli di troia che si pareranno sul nostro cammino" disse lui "Ahaha ok però prima passiamo da casa mia" disse Francesco "Ok" assentì Lore "Non mi chiedi a fare cosa?" "Non mi interessa, se serve alla causa bene" disse Lore "Non serve alla causa, è per me" "Allora perché sprecare tempo?" "Perché voglio lasciare a Alessia un mio ricordo"
disse Francesco indicando le Katane, Lore diede uno scapellotto leggero a Francesco
"Tu torni vivo" affermò Lore in tono risoluto "Nel dubbio, lasciamelo fare, ti prego" "Ok" disse Lore alzando gli occhi al cielo "Grazie" disse Fra "Ti aspetto fuori"
Francesco entrò in casa, salì le scale e andò in camera, posò le Katane sul letto e vi attaccò un biglietto, poi guardò un'ultima volta Alessia e poi uscì di casa
"Ok, bene, andiamo" disse a Lore accendendo un'altra sigaretta
"Ti seguo" disse lui "Fai strada tu, sai che per uscire ti controllano, a meno che non sei accompagnato da un alto grado o un soldato, quindi prego vada avanti" Lore passò davanti e arrivarono al cancello, lì li fermarono due soldati ma subito dopo aver riconosciuto Lore si fecero da parte "Lasciatelo passare, è pulito" disse riferendosi a Francesco "Come ai vecchi tempi neh?" Disse Francesco appena furono usciti "Già, come ai vecchi tempi" Disse Lore mentre si incamminavano
***Francesco POV***
Finalmente all'esterno, solo io e Lore, come 4 anni fa, la prima volta che ci siamo incontrati
---Flashback---
Avevo appena finito di uccidere un branco di zombie e c'era un sopravvissuto "Ei tu, puoi combattere?" dissi aiutandolo ad alzarsi "Non ho chiesto il tuo aiuto" disse senza ascoltare minimamente e tenendosi un braccio "Ah ok, allora io me ne vado, fa niente se sta arrivando un altro gruppo di erranti" lui mi imitò sottovoce e mi chiese se potevo combattere "Ti ho appena salvato il culo, quindi direi di sì" risposi io "Comunque prego" continuai "Che ne so... magari hai un doloretto" rise pulendosi
"Da quello che posso notare sei messo peggio di me" dissi "Io ce la faccio tranquillo eheheh" rispose "Ahah ok" "Fammi strada" continuò "Un attimo che mi occupo di questi stronzi" dissi impugnando le katane "Non sprecare forze per niente troviamo sempre la strada piu agiata anche se difficile" disse lui mettendo la katana nel fodero "C'è un'altra uscita?" Chiesi facendo lo stesso e estraendo dallo zaino una granata "Certo oppure si crea" disse toccandosi la fronte con l’indice "Evitiamo di fare altro rumore, ne farò già abbastanza io" dissi indicando la granata "Cosa? Mi prendi per il culo?" Disse lui leggermente alterato "Perché?" Chiesi io, lui non parlò, si limitò soltanto a indicare la granata "Vedi un'altra soluzione?" Chiesi io, lui salì al piano superiore e controllò da una finestra "No, vedo una via di fuga" disse togliendosi il maglione e mettendoselo intorno alla mano per poi rompere il vetro "Hai capito?" Disse "Saltiamo fuori dalla finestra?" Chiesi "Vedi un idea migliore?" Chiese lui di rimando "No" risposi io raggiungendolo e mettendo via la granata "Allora seguimi" disse saltando e aggrappandosi all'edificio davanti a fatica e salire "Tu sei pazzo, però se evitiamo casino facendo così, facciamolo, fanculo" dissi dopo averlo raggiunto sul tetto "Scendiamo più in fretta e facendo meno rumore possibile" disse con fare ovvio "Ok" dissi io "Senti, sta facendo notte" disse una volta a terra "E quindi?" Chiesi"Non so magari tu hai un posto dove stare" disse "Certo, seguimi" dissi facendogli cenno di seguirmi "Ok" disse seguendomi tenendo sempre il manico della katana "Puoi pure togliere la mano dall'impugnatura, non ho cattive intenzioni" dissi io "No ,mi dispiace ti ho appena conosciuto e non so chi sei è già tanto che ti sto seguendo" Chiese lui "Se avessi voluto ucciderti ti avrei ucciso ancora nella fabbrica, ti basta come spiegazione?" "Vero ma chi dice che dopo che giriamo un angolo mi ritrovo una pallottola in testa" "Ho solo un colpo, e non è diretto a te" Risposi io, stava per chiedermi qualcosa ma lo interruppi "Siamo arrivati, benvenuto nella mia umile dimora" dissi aprendo la serranda di un negozio di armi, "Fa come se fossi a casa tua, se ti servono le armi, di la c'è una stanza piena, con tutto quello che può servire" dissi io "No guarda grazie mi riprendo un attimo e riparto" disse "Ti consiglio di fermarti per la notte" "E va bene" disse anche se scontento "Vuoi qualcosa da mangiare?" Chiesi "No grazie sono a posto" disse "Vabbè, io vado a fare la guardia, tu dormi che ne hai bisogno e si vede" dissi "Ok" disse andando nella stanza che gli avevo indicato, la notte passò in fretta e arrivò l'alba, rientrai in casa e mi diressi in cucina "Buongiorno, vuoi del caffè?" Dissi al ragazzo "No grazie passo" rispose lui "Ok" dissi sedendomi a un tavolo e facendogli cenno di sedersi "E se io non volessi? "Non rompere e siediti, non sei in grado di sfidarmi" dissi indicandogli il braccio "Se certo" disse sbuffando e sedendosi "Senti, ti ho salvato il culo" "Quindi? "Quindi ti chiedo gentilmente di raccontarmi qualcosa di te" "Ma io non voglio, anzi ho io una domanda" disse alzandosi "Dimmi" dissi accendendo una sigaretta "Perché mi hai salvato?" "Stavo cercando provviste, sono entrato lì, e salvarti mi è sembrata la cosa più giusta che potessi fare" "Ed uccidere uno armato no?" "Te l'ho detto, non ho nulla contro di te" "E perché?" "Perché non ho interesse a ucciderti" "Certo..." "Io voglio solo sterminare quei cosi" "Anche io, ma perché hai salvato proprio me?" Chiese lui "Semplice sei stato fortunato" lui si limitò a sbuffare alzando gli occhi al cielo "Comunque potresti anche ringraziare" "Ok... grazie" Mi alzai dalla sedia e presi le armi dirigendomi alla porta "Dove vai?" "A staccare la testa a quei cosi, vieni?"
"Va bene..." "Comunque non mi hai ancora detto come ti chiami" "Il mio nome può aspettare come la storia su di me... prima dimmi il tuo" "Francesco, ora cortesemente posso sapere il tuo?" "Lorenzo" disse ponendomi la mano, io la strinsi
"Senti, ho una proposta" "Cosa?" "Facciamo un pezzo di strada insieme, tanto a te non cambia e poi sto cercando un gruppo, da solo non posso sopravvivere" "Ufff va beh un pezzo di strada che sarà mai, ma per il gruppo ci devo pensare" "Lo sai anche tu che da solo non puoi sopravvivere, comunque abbiamo un problema, anzi, più di uno, e sono parecchio veloci, prepara le armi" "Ok" disse lui, erano tanti e Lore stava venendo sopraffatto, al che mi liberai in fretta di quelli che avevo addosso e mi scaraventai su quelli che avevano circondato Lore e riuscì a farli fuori appena in tempo "Grazie... di nuovo" "Dovere" dissi sghignazzando e ponendo la mano e lo aiutandolo a rialzarsi e lui si alzò "sono ancora in debito ma tranquillo che mi rifarò subito" "Va bene" dissi apre una porta e entrammo io lo presi e gli misi una mano sulla spalla "Tutto ma non questo" disse io lo guardai "Va bene" ci sedemmo e mangiammo qualcosa; dopo aver barricato tutto per la notte ci coricammo "Fino alla Morte?" Dissi porgendogli la mano "Si, fino alla morte" disse stringendo forte la mia mano "Fermiamoci qui e poi domani ripartiamo"
---Fine Flashback---
"Fra, tutto bene?" Chiese Lore "Certo, perché?" Risposi "È da quando siamo partiti che non hai aperto bocca" fece notare "Tutto bene tranquillo, il fatto di essere io e te mi ha riportato alla mente vecchi ricordi" dissi "Tipo?" Chiese "Il nostro primo incontro, te lo chiesi allora e te lo richiedo; fino alla morte?" Risposi "Fino alla morte" disse stringendomi la mano

Alive 2: Old EnemiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora