Corsi con tutto il fiato che avevo in gola, dietro di me le grida di mio padre, che cercava di redarguirmi e farmi obbedire, si perdevano nel vento che soffiava impetuoso tra gli alti rami degli alberi appuntiti. Lo ignorai, anche se ben sapevo che mi avrebbe messo in punizione una volta riacchiappata, ma non mi importava poi così tanto.
Mi fermai di botto. C'era un grande cratere, ma di stelle neanche l'ombra. In compenso c'era qualcosa di diverso: una persona. Da ciò che vedevo doveva essersi fatta male, non si muoveva nemmeno. Forse si stava facendo un pisolino?
Mi avvicinai lentamente. Quella cosa doveva essere davvero grande, alta forse il doppio di papa', la sua pelle era di un bianco così bianco che poteva essere paragonato alla neve, mentre la sua schiena era ricoperta di uno strano liquido di un colore rosso tendente al nero e c'erano degli strani buchi, paralleli ad ogni lato.
Davvero strano. Mi avvicinai di più...
Crak!
Sobbalzai all'improvviso, mentre quella cosa iniziò a muoversi lentamente. Il suo petto si alzava e abbassava freneticamente, mentre le mani cercavano di fare presa sul terreno. Riuscii a scorgerne il volto, ma con mia grande sorpresa, non c'era niente.
Era come se qualcuno avesse cancellato tutto con una gomma, davvero un fato crudele! Uno strano liquido nero stava fuoriuscendo da dove dovevano essere posizionati gli occhi, cosa potesse essere non ne ero a conoscenza.
Pensandoci bene, c'era qualcosa d'inquietante in lui, qualcosa che mi diceva di stare attenta. Arretrai, mentre quella persona cercava di rimettersi in piedi. L'aria si fece gelida e pesante come un macigno, tanto che mi costrinse ad arretrare ancora mentre quello avanzava.
Tese la mano verso di me, mancavano solo pochi centimetri al contatto.
Sentii qualcosa trascinarmi via, nel folto della foresta. Iniziai ad agitarmi, cercando di liberarmi da quella salda stretta.
<< Schh... sono io, Chio... papa' >> mi sussurrò mio padre, calmandomi di botto.
<< Papa', che succede? Chi è quella persona? >> gli chiesi preoccupata a causa del'espressione che aveva sul volto. Era un misto tra quella che fa ogni volta che ho un attacco e quella di quando non riesce a pagare quelle cose chiamate tasse.
Il suo sguardo si incupì sempre di più e schiacciò le spalle contro un albero, mentre delle goccie fredde come il ghiaccio gli scendevano dal viso:
<< Q-quello non è una persona... >>
fece una lunga pausa, le sue parole tremavano.
Sentii tutto il suo terrore che si trasmise tramite le sue parole, diventando così anche il mio...
<< ...q-quello è uno slender. >>
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Sezione dello scrittore:
Si, lo so che il capitolo è corto... perdonatemi, non ho passato un bel periodo e non ho potuto scrivere per niente. Questa è la prima volta che intervengo nella storia XD di solito scrivo e basta, ma volevo comunicarvi solo questo! Vi è piaciuto? Lo spero :)
Grazie per aver letto anche questo capitolino, io mi sono divertita a scriverlo :3
Se posso, vorrei chiedervi, preferite capitoli più lunghi e quindi un'attesa più lunga o dei capitoli corti con minore attesa?
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Chio
Paranormal"Certe volte il destino è pieno di avversità, sta a noi avere la forza per andare avanti." Chio, una bambina di sei anni e mezzo, ha sempre vissuto con suo padre, Michael, sentendo la mancanza di sua madre che non ha mai incontrato. Costretta a port...