18:Dimmi che ti succede!!!

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La mattina dopo mi sento uno straccio, spero che Ridian si sii ripreso , guardo l'ora e sono solo le 6 del mattino , gli altri dormono tutti e si sente l'inconfondibile sottofondo del russare di Ron.
Decido di farmi una doccia e senza fare rumore vado nel bagno del dormitorio.
Il getto caldo mi fa sciogliere i muscoli , credo che dovrò accorciarmi un po' i cappelli. Finito di lavarmi mi asciugo e mi osservo allo specchio , il mio corpo é cambiato , si é plasmato nel tempo , addominali scolpiti , pettorali , bicipiti, tricipiti , non assomiglio più a mio padre l'unica cosa che rimane sono gli occhi di mia madre.
Mi rivesto con la fastidiosa divisa e scendo in sala grande a fare colazione , noto i pochi studenti mattinieri e solo il Professor Piton e la Mcgranit al tavolo dei professori.
Per colazione prendo uova e bacon con del succo di zucca; ad un tratto sento l'inconfondibile risatina della Umbridge dietro di me.
Umbridge: buongiorno signor Potter , come mai fa colazione così presto ?
Io: buongiorno professoressa, mi sono svegliato presto e avevo fame  tutto qui.
Umbridge: potter non mi nasconda le cose, ora lei mi dice perché si é alzato così presto.
Non faccio tempo a ribattere che la Mcgranit mi anticipa
Mcgranit: buongiorno Dolores, non vedo niente di male in un alunno che sta facendo colazione e presumo che la voglia fare in pace senza seccature.
La professoressa Umbridge se ne va stizzita.
Io: professoressa grazie.
Mcgranit: signor Potter stia attento, eviti di andare in giro da solo.
Annuisco e continuò la colazione, una volta finita decido di ritornare in sala comune e poco prima di attraversare il quadro della Signora Grassa escono Ron ed Hermione
Ron: eccolo lo vedi? Non é morto.
Hermione: Dove sei stato ?
Io: a fare colazione mi sono svegliato presto e avevo fame.
Hermione : almeno potevi avvertire
Io: Hermione se vado a fare colazione non penso di rischiare la morte
Hermione sentito questo se ne va seguita da Ron, entro in sala comune e siedo sul divano.
Ginny: Harry dobbiamo parlare
Io: anche te ?
Ginny: Harry dove sei stato ?
Io: a fare colazione, lo so potevo avvertire
Ginny; mi hai fatto prendere un colpo
Io: non capisco, non devo andare sempre in giro con qualcuno , ho bisogno dei miei spazi
Ginny; corri dei rischi
Io: credimi no
Mi avvicino per baciarla ma lei si scansa
Io: non mi scuserò
Ginny: bene allora scordati di me
Sbuffo e li alzo dal divano, incomincio a sentire la rabbia dentro di me
Ginny: dove vai ?
Io: va via
Ginny si avvicina e sento una fitta alla testa,
Ginny: stai bene ?
Io: Ginny lasciami solo
Mi sbottono la camicia fa troppo caldo
Ginny: vado a chiamare aiuto
Io: No!! Non c'è ne bisogno.
Mi siedo per terra e regolarizzo il respiro.
Ginny: tutto a posto ?
Io: si ora vai
Ginny: no non me ne vado
Io: è meglio che ti allontani
Ginny: Dimmi che ti succede ? Sparisci, ti senti male e mi allontani
Io: niente , era solo un momento
Ginny : non è vero sei strano rispetto all'anno scorso , voglio che siamo sinceri tra di noi se no non può funzionare.
Io: Ginny ti prego, è troppo presto , abbi pazienza devo elaborare la cosa
Ginny se ne va sbattendo la porta lasciandomi li sul pavimento .

Always Moon ( Harry Potter )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora