"Non ce la faccio più. Una settimana è già troppo. Hyunjin deve capire quanto tengo a lui! Non posso ignorare cosa fa, dov'è e soprattutto con chi è, non posso proprio!
È stato impossibile aspettare anche solo sette giorni senza cercarlo minimamente, ma ora avrà capito che se ho fatto come mi ha detto, vuol dire che a lui ci tengo.
Basta. Ho deciso: devo andare da lui."MiYeon stava camminando avanti e indietro nel suo salotto dando voce ai suoi pensieri, essendo sola a casa. Era passata una settimana da quando aveva parlato con Hyunjin davanti alla casa di quest'ultimo.
O meglio, Hyunjin aveva parlato. Le aveva detto di smettere di interessarsi a cosa facesse, di smettere di chiamarlo. Questo aveva dato fastidio alla ragazzina, che comunque, aveva deciso di agire di conseguenza alle parole di Hyunjin, pensando che magari, comportandosi in questo modo, gli avrebbe finalmente fatto capire quanto egli era importante per lei.Ma Hyunjin non aveva dato nessun tipo di riscontro a questo suo cambiamento. L'aveva solo accettato, con gran felicità a dir la verità, pensando che MiYeon ormai avesse capito cosa intendeva profondamente.
Ma si sbagliava.La ragazzina si mise il suo cappotto pronta ad uscire di casa e dirigersi all'indirizzo di Hyunjin, che sapeva a memoria e che non aveva visitato negli ultimi sette giorni.
Iniziò a camminare per le strade del loro paesino, passando per il centro, da cui bar e negozi emanavano una sensazione di calore, totalmente assente per le strade.Due svolte, una a sinistra e una a destra, e sarebbe arrivata.
Poi si fermò. Sgranò gli occhi guardando all'interno di una pasticceria arredata con mobili di colori pastello.
Non ebbe esitazione ad entrare.Quella mattina faceva freddo. Y/N era uscita di casa indossando, oltre al solito giubbotto, anche una sciarpa di lana. Hyunjin aveva suonato al suo campanello e, vedendola uscire di casa tutta infreddolita e imbaccuccata in quei capi, aveva riso e le era corso incontro abbracciandola. In seguito si era staccato dall'abbraccio.
"Hai freddo, Y/N?"
"Mhh... sì."
"Nessun problema, vieni qui."
Il ragazzo pose il suo braccio intorno alle spalle di Y/N e la strinse a sé.
"Va meglio?"
"Decisamente." Disse la ragazza ridendo, seguita da Hyunjin."Che dici, andiamo?"
"Andiamo."
I ragazzi avevano deciso di tornare alla "loro pasticceria" per fare colazione insieme.
Camminarono fino ad essa e vi entrarono, sedendosi in un tavolino in mezzo al locale."Ciao ragazzi, ci si rivede! Cosa prendete oggi?"
"Hem... per me una brioche vuota con un caffelatte."
"Io una spremuta e una brioche alla marmellata."
"Grazie mille, torno subito!"
"Grazie a lei." Risposero i ragazzi in coro.Fu una mattinata molto piacevole per i due, che si gustarono ciò che avevano ordinato chiacchierando e divertendosi.
"Ti immagini un mondo in cui Kkami è l'imperatrice suprema? E tutti noi umani dobbiamo sottostarle e portarle croccantini ogni volta che lo desidera, oppure portarla a fare una passeggiata!"
Y/N rise.
"Mi piacerebbe poter entrare nella tua mente per capire come fai a immaginarti certe perle come questa."
"Io ti consiglierei di non entrarci nella mia mente, potresti uscirne pazza."
"Non che non lo sia già."
"Sei solo pazza di me!"
"Hyunjin! Stai zitto!"
Il ragazzo rise e prese le mani della ragazza nelle sue, che si lasciò andare ridendo a sua volta.
La campanella sulla porta del locale suonò."Adoro quando fai vedere il tuo sorriso! Non riesco a capire come mai delle persone abbiano fatto di tutto per togliertelo..."
"Grazie. È bello ridere, non l'ho fatto per un sacco di tempo. Grazie per farmi ridere."
"Di nulla? Grazie a te per ridere!"Siete patetici e poi... perché vi state tenendo le mani? Non ditemi che...
MiYeon era entrata nel negozio e senza dare nell'occhio si era avvicinata al bancone su cui erano esposti i dolci."Davvero, i tuoi bulli non sapevano cosa ti facevano nascondere."
La ragazza sorrise arrossendo. Hyunjin prese di nuovo le sue mani facendo intrecciare le loro dita.Bulli? Y/N ha sofferto di bullismo? Mh. Bene. So il suo punto debole.
Ad Y/N improvvisamente balenò un pensiero per la mente.
"Ma MiYeon? Non la vedo da tempo...fors'anche una settimana. È stranissima questa cosa."
"Lo so. Credo che da quando le ho parlato, abbia finalmente capito e abbia deciso di smetterla con me, oserei dire fortunatamente."
"Magari ha capito di aver sbagliato. Chissà cosa starà facendo ora, visto che ha smesso di seguire te."
"Me lo chiedo anch'io" Disse il ragazzo ridendo."Sto prendendo da mangiare in questa pasticceria, grazie per il pensiero."
I ragazzi seduti al tavolo si girarono stupendosi entrambi nel vedere MiYeon.
"Oh ciao MiYeon..."
"Ciao MiYeon un bel niente." La ragazzina prese il telefono facendo una foto ai ragazzi davanti a sé.
"Cosa fai?" Chiese Y/N.
"Non ti deve interessare e non parlarmi."
Poi si voltò verso Hyunjin.
"Hyunjin io credevo di potermi fidare di te, invece, faccio come mi dici per venire ringraziata in che modo? Vedendoti tenere la mano a questa qui... fate schifo! Me ne vado, con voi non voglio più aver a che fare!"
La ragazzina si girò e fece per andarsene, sotto lo sguardo di tutti i presenti che si era attirata addosso avendo urlato tutto il tempo, ma la mano di Y/N la fermò.Ave Uomini,
Ooops MiYeon is back... (Okscusatefaccioschifoloso)
Ma poi, perché Y/N, cioè tu, hai fermato MiYeon?
Io lo so🙃
Ok, mi eclisso, ciao e al prossimo aggiornamento.
Cats_Doped
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Same or different -Hwang Hyunjin- [✔]
FanfictionUna ragazza vive osservando il monotono scorrere dei giorni tutti uguali uno dopo l'altro. Il bullismo che subisce le fa detestare questa sua quotidianità, ma vorrà davvero lasciare l'Italia una volta che il padre accetterà di lavorare nella filiale...