THE DEVIL'S DEN.

1.9K 70 19
                                    

Jana era rinchiusa nei laboratori dell'Hydra da ormai un anno. Lei era il terzo soggetto ad essere sottoposta ai loro esperimenti e prima di lei vi erano due gemelli, Pietro e Wanda Makimoff. Loro due svilupparono subito i "poteri" dati dal siero iniettato dall'Hydra: Pietro risultò essere incredibilmente veloce, tanto da essere impercettibile all'occhio umano, mentre Wanda era in grado di sfruttare l'energia all'interno del suo corpo per scagliarla all'esterno di essa, era perciò un'arma letale. Jana non sapeva di preciso quale effetto il siero avrebbe avuto su di lei, non ne aveva ancora avuto una dimostrazione. Proprio per questo l'hydra non esitò a farle il doppio dei trattamenti, distruggendola psicologicamente. Non potevano lasciarla andare, poiché ella sapeva troppe cose, troppe informazioni segrete.

"Devi semplicemente focalizzarti sul pezzo di legno ed immaginare che dalle tue mani esca del fuoco, cazzo, concentrati!" le disse l'uomo che quella mattina l'aveva portata all'interno del laboratorio dove ormai passava le sue giornate "Sei qui da oltre un anno, ti abbiamo iniettato il doppio dei sieri dei primi due soggetti e ancora non riesci a fare niente! Cosa dobbiamo fare con te?!"
Jana toccò il legno, studiando ogni centimetro della sua ruvida superficie. Provò a concentrarsi, strinse il legno fino a fare entrare le schegge nella sua pelle, ma niente, non riuscì a fare nulla.
"Non ti concentri abbastanza!" e l'uomo le tirò un ceffone, uno dei tanti che riceveva ogni giorno "mi hai rotto il cazzo!" un altro schiaffo. "Sei un rifiuto dell'Hydra, sei un soggetto malsano" Jana si sentì a avvampare la guancia di nuovo e iniziò a uscirle il sangue dal naso. L'uomo continuò a prenderla a schiaffi, lei non riusciva a dire neanche una parola, finché, quasi sul punto di perdere i sensi a causa del troppo sangue perso e del mal di testa, mise la mano sul braccio dell'uomo per fermarlo da un ulteriore schiaffo e quando quest'ultimo vide che lei stava facendo resistenza, preso dalla rabbia, alzò la mano sinistra per colpirà con quella. Jana come risposta automatica allungò il braccio e poggiò la sua mano sul volto di lui, il quale iniziò subito ad urlare.
"Che cazzo stai facendo?" sbraitò questo, mentre sul suo viso iniziarono a formarsi delle enormi croste e delle bolle d'acqua. Uscì del fumo e iniziò ad esserci una strana puzza di carne bruciata. Lei si guardò le mani, preoccupata, notò che queste rimasero rosee come se non fosse successo niente.

"Wanda, sei sicura di voler venire? Quel posto potrebbe farti riaffiorare molti ricordi, potresti rimanere paralizzata.." chiese Steve subito dopo aver azionato il pilota automatico. Si mise a sedere accanto alla ragazza dai capelli rossi e quando alzò la testa il Capitano notò i suoi occhi lucidi.
"Steve, sono sicura. Questo posto ha ucciso tante persone, ha ucciso una parte della mia mente. Devo farlo per me stessa, per salvare la vita di quella ragazza.. e per Pietro. Lui si sarebbe battuto per primo." Steve annuì e guardo Natasha, la quale disse che mancava poco al loro atterraggio.
La base dell'Hydra era difficile da raggiungere, parte integrante dei laboratori erano sotto terra.
"Chi era il terzo soggetto?" chiese il Capitano.
"Una ragazza molto giovane, credo sia pochi anni più piccola di me. Una Sokoviana anche lei. Ci facevano le iniezioni insieme, nella stessa putrida stanza.." la sua voce si affievolì, fino quasi a scomparire "è il mio rimpianto più grande dopo mio fratello. Sono riuscita a scappare, lei no." tutti annuirono in silenzio, Sam le poggiò una mano sulla spalla e sorrise debolmente.
"La tireremo fuori, Wanda, te lo giuro." disse Falcon.
"Ragazzi, preparatevi. Sam, le tue ali. Steve, lo scudo. Veloci!" urlò Natasha, la quale prese il posto del pilota e si preparò all'atterraggio.
Una volta arrivati trovarono davanti a sé molti uomini armati, più di quanti pensassero. Natasha riuscì a farne fuori molti, con l'aiuto del Capitano. Più passava il tempo, più arrivavano altri uomini. Tony non era potuto andare in missione con loro, era rimasto a casa con Pepper, la quale aveva appena subito un'operazione. Bruce.. di Bruce non c'erano più notizie da mesi. Clint si era congedato per stare con la sua famiglia. Visione era rimasto al complesso Avengers per sorvegliarlo in loro assenza. Erano in quattro, un numero abbastanza ridotto paragonato agli uomini che stavano affrontando. Sam stava sorvolando sul perimetro della zona alla ricerca di un luogo stabile sul quale sganciare una bomba che gli avrebbe permesso di accedere alla base con più velocità.
"Allontanatevi dalla base appena vi do il segnale!" disse Sam all'auricolare.
"Sam, cos'hai in mente?" chiese il Capitano, mentre lanciò lo scudo verso altri uomini che stavano arrivando.
"ORA!" urlò Sam, tutti gli altri si allontanarono di corsa e si sentì un rumore assordante. Sam scagliò la bomba e in men che non si dica tutti gli uomini finirono stesi sul suolo. Nat, Sam, Steve e Wanda si diressero all'interno della base. Wanda cercò di controllare le proprie emozioni: aveva trascorso mesi e mesi rinchiusa lì, senza mai poter vedere la luce del Sole, soffrendo come mai prima d'ora.
"Okay, dividiamoci. Sam, tu vai con Natasha e varcate il perimetro sinistro. Io e Wanda ci occuperemo di quello destro. Siate prudenti." senza nessuna obiezione il gruppo si separò.
"Dovrebbe essere qui vicino, ricordo queste stanze.." disse la ragazza, mentre correvano lungo un corridoio stretto e buio. Davanti ai due si pararono molti uomini, i quali furono facilmente messi k.o. dai campi energetici che scagliava la ragazza.
"Steve, ci siamo! Quella è la sua stanza!" Wanda indicò una piccola stanza nera. Il Capitano fece qualche passo indietro e porgendo lo scudo davanti a sè prese la rincorsa e spalancò la porta, rivelando una stanza minuscola, senza neanche una finestra, con all'interno soltanto un piccolo letto. Ma all'interno non vi era nessuna ragazza.
"Com'è possibile?!" urlò il Capitano. "Wanda, sei sicura che questa fosse la sua stanza?"
"Ne sono sicurissima, era affianco a quella di Pietro, questa qui.." si parò davanti alla porta con su scritto 'SOGGETTO 2'. "A meno che.. a meno che lei.. no, non può essere.." delle lacrime rigarono le guance pallide di lei e il Capitano le si avvicinò subito.
"Non può essere, ne sono sicuro, noi tenteremo fino alla fi-" Steve non fece in tempo a finire la frase che sentì Natasha parlare all'auricolare.
"Ragazzi, è qui! Varcate il corridoio del perimetro sinistro e raggiungeteci, fate presto! Io e Sam abbiamo steso gli uomini ma non sappiamo quando si risveglieranno, datevi una mossa!"
Non se lo fecero ripetere due volte e in men che non si dica arrivarono da Natasha e Sam, i quali sorreggevano una ragazza svenuta e colma di sangue sul volto.
"Crediamo che sia lei, siamo arrivati che stava urlando dal dolore e degli uomini stavano per abusare di lei.." Natasha indicò gli uomini stesi al suolo. Uno di loro aveva la pelle scura, rossa, piena di croste e di bolle.. Steve si abbassò verso di lui e gli toccò il volto. "Quest'uomo ha qualcosa di.. sembra come sfigurato dalle fiamme."
"Eccoli, fermateli!" arrivarono altri uomini dell'Hydra e questi cercarono con tutta la forza di fermarli, ma la loro forza e le loro armi erano imparagonabili rispetto ai campi di energia che Wanda riusciva a fare. Aveva imparato come difendersi da loro: li aveva studiati, aveva capito come contrattaccarli. Ciò gli permise di fuggire mesi prima con il fratello.
"Presto, ne arriveranno altri!" Steve prese la ragazza sulle spalle e iniziarono a correre verso la via di uscita. Sam spianò le sue ali metalliche e volò sopra di loro per assicurarsi che non ci fossero altri uomini ad ostacolarli.
"Natasha, aziona!" urlò Wanda e la spia russa premette un bottone che fece comparire il loro aereo, il quale era diventato trasparente per non farsi vedere dai nemici. Uno dei tanti veicoli che lo S.H.I.E.L.D utilizzava nelle loro missioni.
Tutti quanti entrarono nell'aereo e una volta acceso volarono subito via, per fare ritorno al complesso Avengers.

"Oh povera ragazza, quante deve averne passate.. tutti questi mesi rinchiusa.. torturata.. sarebbe dovuta fuggire con me, con noi.." Wanda si mise a piangere mentre la guardava, rimproverandosi di non aver agito prima. "Wanda, non è stata colpa tua. Guarda il presente: le abbiamo salvato la vita. Ora resta soltanto scoprire chi sia e aiutarla." rispose Natasha accarezzandole la guancia.
"Ma.. d-dove.. cosa.. c-chi siete voi?"
Tutti si girarono appena sentirono una voce alle loro spalle. Jana si era svegliata, si guardò un attimo intorno, scrutò lo sguardo degli altri e si mise a piangere. "Chi siete? Volete torturarmi anche voi?" Aveva lo sguardo di un animale davanti al proprio macellaio. Era così che si sentiva quando era in presenza degli uomini dell'Hydra.
"No, assolutamente no." Steve si avvicinò a lei ma questa in men che non si dica indietreggiò fino a sbattere la schiena magra contro le pareti metalliche. "Siamo venuti per aiutarti, ti abbiamo tirato fuori da lì per salvarti la vita." continuò in tono calmo, il più tranquillo che potesse assumere.
Jana si poggiò una mano sulla testa e poi spostò l'attenzione su Wanda.
"S-soggetto uno.. cosa.. sei tu? Sei viva." Wanda provò ad avanzare verso di lei e questa volta Jana non si tirò indietro, al contrario, si sporse anche lei e abbracciò forte la ragazza.
"Si, sono io. Mi chiamo Wanda."si mise a piangere e sorrise per la gioia "Sono venuta a salvarti, ho pensato tanto a te. Sono qui, siamo qui.. per te." L'abbraccio si sciolse e Jana ritornò a guardare gli altri.
"Io sono Natasha, lui è Steve." indicò il suo collega "e c'è anche Sam, solo che ora sta riposando." le sorrise debolmente la rossa, la quale si mostrò molto empatica nei suoi confronti.
"Ora capisco, vi riconosco.. la battaglia di New York quasi tre anni fa.. quella di Sokovia.. voi avete salvato la vita di mio cugino.. la salvò Clint, Occhi Di Falco, credo si chiami così.." Steve le sorrise e le affermò che erano proprio loro, gli Avengers.
"Il mio nome è Jana Rakhmonov. Scusate se non vi ho riconosciuto, ma.. son-.. ero spaventata e non capivo chi foste.." la ragazza smise di piangere e accennò un debole sorriso.
"Stai tranquilla, nessuno ti farà più del male. Ora ti portiamo in un luogo sicuro." disse il ragazzo dalla carnagione scura che si era appena svegliato "Ah, io sono Sam."
"Dove stiamo andando?" chiese a Wanda, la quale era ancora al suo fianco. La ragazza non fece in tempo a rispondere perché fu preceduta da Steve.
"Al complesso Avengers."

SAAALVE! Questo è il primo capitolo di questa storia, spero vi piaccia. Il nostro caro Bucky conoscerà la nostra protagonista fra pochissimi capitoli. Volevo dedicare i primi due/tre capitoli a Jana, per raccontare la sua storia. La storia come avrete capito è ambientata subito dopo la battaglia di Age Of Ultron. In alto potete vedere una gif di Astrid Berges, che interpreterà Jana, la quale è sull'aereo insieme agli altri. Fatemi sapere se vi piace!🖤

THE DEVIL WEARS HYDRA. {BUCKY BARNES} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora