FIRST MISSION

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UN ANNO DOPO.
Jana era ormai un membro ufficiale degli Avengers. Era forte, pronta ad affrontare le sue prime missioni. Non avrebbe mai pensato che la sua vita sarebbe cambiata radicalmente in così poco tempo.. sembrava tutto così surreale, eppure era la realtà. All'interno del complesso aveva trovato degli ottimi amici: aveva stretto un rapporto speciale con Wanda, le due erano praticamente diventate migliori amiche, essendo coetanee. Steve era come un fratello maggiore, a cui poteva rivolgersi ogni qual volta ne avesse bisogno.
Gli allenamenti con Natasha l'aiutarono molto, ormai sapeva come comportarsi durante un combattimento e riusciva a seguire il ritmo degli altri. Anche quelli con Wanda ebbero i suoi frutti: avevano tutti ben capito che possedeva il potere di infiammare il suo corpo, poteva perfino volare tramite il riscaldamento degli ioni dell'aria.
Il suo corpo poteva diventare una specie di torcia umana. C'era un solo problema.. non riusciva ancora a controllarlo. Le fiamme non uscivano ogni qual volta lei lo desiderasse: le rare volte che era riuscita a surriscaldare tutto il suo corpo e a volare furono nei momenti di maggior tensione, quando in lei riaffioravano i ricordi dell'Hydra. Perciò, capì che doveva imparare a gestire le proprie emozioni, così che avrebbe avuto la padronanza assoluta delle sue abilità. Per il momento, si accontentava di saper far fuoriuscire le fiamme dalle mani e di essere diventata abbastanza brava nel combattimento corpo a corpo.

Era una fredda mattina di Novembre quando Steve e Tony le dissero che volevano parlarle.
"Jana, pensiamo che tu sia pronta a una missione. A una vera missione." Tony poggiò gli occhiali sul tavolo di vetro "In questi ultimi mesi sei migliorata moltissimo, è ora di metterti alla prova."
Era contenta di sentirsi dire quelle parole. Aveva ripetutamente chiesto a Natasha se poteva accompagnarla in una vera missione ma questa aveva sempre rifiutato.
"Oh, finalmente!" prese una tazza di caffè lungo fra le mani e quando lo portò alle labbra questo era freddo, così lo riscaldò leggermente con le mani "Ditemi di più."
Steve fece un cenno al suo amico e questo fece apparire sulla parete delle immagini e di video che ritraevano un uomo con un braccio di metallo.
"Lui è James Barnes." sospirò il biondo mentre guardava i video "Anche detto Bucky. Era il mio migliore amico.."
Jana rimase perplessa. Com'era possibile che fosse il suo migliore amico, se il Soldato rimase criogenizato per settant'anni?
Steve notò il suo stupore e riprese a parlare "Siamo cresciuti insieme, le nostre famiglie si conoscevano. Quando rimasi orfano di entrambi i genitori la sua casa diventò anche la mia. Eravamo fratelli." spostò lo sguardo prima verso Tony e poi verso di lei "Ci arruolammo nell'esercito, ma un giorno lui cadde da un treno e tutti pensavamo che fosse morto. Ci sbagliammo.."
Lei rimase ancora più perplessa di prima "Com'è possibile? Insomma.."
"L'aveva preso l'hydra."
Le si gelò il sangue. Fece cadere il bicchiere di caffè per terra e sgranò gli occhi. Non sentiva pronunciare quel nome da mesi.. nessuno ne parlava in sua presenza.
Chiuse gli occhi e le ritornarono in mente i laboratori, gli schiaffi, la sua stanza..
"Jana, basta, apri gli occhi!" le urlò Steve scuotendola per le spalle.
Quando li riaprì notò che le sue braccia erano avvolte dalle fiamme.
"Scusate." e le fiamme cessarono.
"L'hydra.." prese a parlare Tony, fermandosi dopo questa parola per vedere la sua reazione, lei cercò di rimanere calma "Ha fatto esperimenti su molti soggetti. Creò un esercito.. un esercito di Soldati D'inverno." le mostrò le immagini di uomini criogenizati "Sono arme letali. Create per uccidere. A causa degli elettroshock gli manipolarono la mente, facendoli diventare delle marionette che rispondevano a delle parole."
Lei guardò con attenzione il video in cui c'erano Steve e Nat che combattevano contro James.
"Quindi.. se ho ben capito, se qualcuno pronuncia determinate parole questi Soldati non hanno più consapevolezza di chi sono e rispondono soltanto agli ordini che gli vengono dati?"
Annuirono.
"Steve, che intenzioni hai?" chiese lei, mentre continuava a vedere le immagini davanti a sé.
"Due anni fa io, Natasha e Sam partimmo in una missione dove avremmo dovuto uccidere Bucky. Io ancora non sapevo che fosse lui.. finché non lo riconobbi. E lui riconobbe me, per un attimo. L'ho perso di vista e adesso è stato avvistato a New York, perciò devo, anzi dobbiamo, andarlo a recuperare." mise una mano sulla spalla della ragazza "Dobbiamo essere prudenti, non sappiamo se la sua mente sia ancora controllata."
Lei sospirò e guardò Tony "Spero di esserne all'altezza."
I due gli sorrisero.

THE DEVIL WEARS HYDRA. {BUCKY BARNES} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora