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Changbin era eccitatissimo, era finalmente arrivato il grande giorno. Erano due mesi che aspettava questo spettacolo, e non gli sembrava ancora vero di stare per entrare nella struttura dove si sarebbe svolta la performance.

Non era come gli altri ragazzi, non gli piaceva tantissimo andare ai concerti o al cinema, preferiva andare a vedere spettacoli circensi. Era la sua grande passione, vedere quelle persone fantastiche fare cose incredibili, ragazzi che volavano da una parte all'altra grazie a piccole altalene, contorsioniste, maghi e prestigiatori di tutti i tipi, i clown che oggettivamente non fanno ridere ma che ti strappano un sorriso senza un apparente motivo. Era il suo grande amore.

Una delle più grandi compagnie circensi a livello mondiale stava per finire il tour, con l'ultima tappa a Seoul, dove sarebbero rimasti per almeno un altro anno, performando lì. E Changbin non aveva intenzione di perdersi nemmeno uno spettacolo.

Senza indugiare oltre, si fece indicare da una ragazza dello staff dove era il suo posto, ed andò a sedersi. Era il posto migliore di tutta la sala, centrale e vicino al palco. Lo spettacolo non era ancora iniziato, eppure era già rimasto ammaliato dal bellissimo stage a dalle luci colorate che illuminavano tutto il palco. Il circo lo rendeva felice, e notò che faceva lo stesso effetto anche a tutto il resto del pubblico. Una voce soave di donna annunciò dagli altoparlanti che lo spettacolo stava per iniziare, di sedersi e di spegnere i cellulari o metterli in silenzioso. Changbin non era nuovo a queste procedure, infatti aveva già spento il telefono da un pezzo.

Le luci si spensero e il buio prese possesso della sala. Improvvisamente una luce si accese, rivelando delle bellissime ragazze dai capelli colorati e dai costumi appariscenti che in men che non si dica iniziarono a fare acrobazie e contorsioni quasi impossibili al corpo umano. Le performance si succedettero, una dopo l'altra, fino al turno del trapezista, in assoluto il suo ruolo preferito. Le attrezzature erano molto distanti fra loro e decisamente minute, dalle quali il ragazzo capì che l'acrobata fosse molto bravo. Solo un vero artista professionista avrebbe potuto fare un numero così complicato.

Apparve un ragazzo bellissimo, bello da far male, dai capelli arancioni simili al tramonto di una giornata tranquilla. L'irreale sconosciuto afferrò una corda di seta e iniziò a salire e salire sempre più su, fino ad arrivare al soffitto. Senza esitazione si lanciò dalla sbarra su cui sostava, volando aggraziatamente su un'altalena, reggendosi solo con le gambe e stando a testa in giù. Fece qualche mossa pericolosissima in quella posizione e poi iniziò a passare da un attrezzo all'altro, come una farfalla, con una delicatezza unica. Changbin avrebbe potuto guardarlo per ore, il tempo sembrava non passare e fu veramente triste quando il ragazzo dalla chioma arancione scese dagli attrezzi e sparì nel buio del backstage.

Quel giovane lo aveva stregato, e doveva conoscere il suo nome a tutti i costi. Si ricordò improvvisamente di aver aquistato un biglietto VIP e di avere quindi la possibilità di conoscere il gruppo di artisti alla fine dello spettacolo.

Passarono altre due o tre esibizioni, ma dopo quella del ragazzo dal pel di carota nessuna gli sembrava interessante. Arrivò la fine dello show,  e tutta la crew uscì insieme, inchinandosi al pubblico urlante. Changbin era un fascio di nervi: fra poco avrebbe potuto stringere la mano ed avere un autografo dall'acrobata più bravo che avesse mai visto.

Circus (Changlix)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora