Primo giorno all'Olympos'college

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Seguii Kyron dentro quell'enorme salone che mi ricordava tanto la sala ritrovo dell'orfanotrofio in cui sono cresciuto. L'ingresso era imponente, aveva due colonne doriche poste parallele tra loro ai due lati del portone d'ingresso. Sembrava di entrare in un vecchio tempio che avevo visto a 16 anni durante una gita a Paestum.
Il portone era dorato e le colonne in avorio. Tutto ricoperto di affreschi che inscenavano battaglie.

 
Beh sicuramente avevano il gusto dell'estetica.


Attraversando il portone udii un suono dolce, ma allo stesso tempo deciso, come quando inizi un nuovo livello in un gioco di ruoli.
Appena entrato, infatti, notai due arpe le cui corde, evidentemente, stavano producendo quei suoni.
A suonarle erano due ragazze di una bellezza sconvolgente, mai visto qualcosa di più bello.
"Belle vero? - chiese Kyron con un sorrisetto ebete - sono ninfe e sono bravissime nel suonare, ma ti assicuro che è la loro dote minore"- mi disse facendomi l'occhiolino e continuando a sfoggiare quel sorrisetto ebete.
La sua malizia era fastidiosa, ma devo ammettere che sono qualcosa di irrealistico: capelli d'oro lunghi fino ai piedi, intrecciati insieme a numerosi fiori mai visti prima; gli occhi erano di un blu oceano e sembravano fissare il vuoto amplificando la sensazione di perderti mentre li guardavi; la corporatura mi ricordava le dee che ho sempre visto raffigurate nei quadri o scolpite nel marmo di musei.

Non vi do altri dettagli, il resto è indescrivibile.

"Questa è l'Egida - disse mentre con le mani mi indicò un'enorme salone con tanti divani e ragazzi adagiati sopra di essi - la nostra sala comune. Qui si può passare del tempo libero, ma sappi che a meno che non sarai della casa di Afrodite o qualche dio minore, difficilmente avrai tempo da dedicare ai tuoi hobby".
Continuammo a camminare, lasciando alla nostra sinistra il "salotto", mi trovai davanti la sala mensa, non serviva che Kyron me lo dicesse, il profumo invitante dalla cucina, i tavoli preposti come in una normalissima mensa scolastica, le donne che con una simpatica retina in testa si affaccendavano per apparecchiare. Sembrava quasi tutto normale...poi però una delle "simpatiche donne" uscii da dietro il bancone e, beh...non era proprio una normale donna.

"Ehi non è carino fissare le zampe di una signora e poi a loro non piace affatto" - disse Kyron.

"Cosa sono?"

"Arpie. E se te lo stai chiedendo, no non sono malvagie. Qui al campo imparerai che molti cliché che la tua società ha imposto nei libri di storia non corrispondono alla realtà".

"Come nel caso di Ade?"

"Oh no, lui era davvero malvagio, ma ora è uno dei migliori professori e difensori del campo. Ti piacerà."

Sicuramente. In fondo abitavo nella sua casa ed avevo il suo unico figlio come miglior amico... deve piacermi per forza.

"Tra mezz'ora suonerà la campanella per il pranzo. Ore 13.00. Devi sempre arrivare in orario o ti beccherai una punizione".

Mi sorprese dalle spalle con la sua voce rauca Efesto.

"Sì signore, non tarderò" - dissi velocemente spaventato.
"Oh non devi essere così formale con me. Sai io sono anche il capo armamenti, verrai da me ogni volta che avrai bisogno di forgiare o aggiustare un'arma. Dai solo il massimo qui e non avremo problemi".
Disse dileguandosi in una nuvola nera.

"Fa sempre così?" - chiesi ancora sbalordito di ciò che avevo appena visto.
"Sempre no, ma agli dei piace molto fare entrate e uscite di scena piuttosto eclatanti. Ad ogni modo, oltre alla sala hobby e alla sala mensa, nell'Egida esiste l'ala avventure dove puoi accettare delle missioni che ti creeranno alcuni benefici, ma sono cose che scoprirai in seguito. Non voglio sovraccaricarti troppo già al primo giorno".

Olympos' College: scuola di semideiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora