Capitolo 7

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  CAMILA POV

Guardai e sentì tutto, notai quando Lauren accarezzó la mia spalla, lasció un piccolo bacio, si alzó, entrò nel bagno e non so come fece però era più bella che mai... Sentì come chiuse la porta lentamente per non fare rumore, ma io già me ne ero accorta.

Non capivo perché una parte di me desiderava che rimanesse qualche minuto in più, che mi abbracciasse e mi dicesse di svegliarmi però allora ricordai che era solo sesso, momenti consumati dalla nostra lussuria.

Non rimasi nemmeno mezz'ora sdraiata in quel letto, mi alzai e in un'ora già ero nel mio appartamento, entrando notai la differenza della stanza dove avevo passato quella mattina, ricordai il vero motivo per cui avevo accettato quel lavoro e soltanto guardando le foto che avevo su uno dei miei mobili dove ritraeva Sofìa, da un momento all'altro tutto prese senso.

-Che ci fai qui? - domandó Dinah con la faccia di una che si era appena svegliata, già che erano le  3 del pomeriggio

-Nulla - lanciai le chiavi lontano.

-Cosa è successo, perchè hai la faccia disgustata?

-Lo sono - aprì il frigorifero e presi una birra per poi lanciarmi sul divano

-Problemi con il capo?

-Dinah non voglio parlare

-Però siamo migliori amiche, sai che puoi... - non la lasciai finire di parlare posai la birra sul tavolo, presi le chiavi, misi il mio giubbotto e uscì dall'appartamento... Percosi le strade cercando di capire perché mi sentivo così strana dopo averla scopata come volevo, come lei voleva. Una parte di me si sentiva vuota e questo non mi piaceva.

Arrivai in una piazza cercando di ignorare i miei sentimenti però credo che questa volta la mia necessità di sentirmi vicina a qualcosa vinse. Prima che tutto andasse a fanculo, prima che la mia vita andasse nella merda quella piazza rimaneva il mio posto preferito del mondo perché ci andavo con Sofìa e non c'era nulla che la facesse sorridere così tanto.

-Wow, non pensavo mi mancasse così tanto - dissi prendendo il mio telefono e guardando l'unica foto attuale che avevo di lei - merda - dissi asciugandomi le lacrime e giusto in quel momento il mio telefono squillò, era un numero sconosciuto.

-Ciao - dissi asciugandomi le lacrime

-Ca... Camila? - capì subito che era Lauren

-Lauren - dissi secca - Che cosa è successo? - Allora cominciai a sentire il suo pianto, i suoi singhiozzi arrivavano giusto al mio cuore - Hey... tranquilla, cerca di respirare e dimmi cosa è successo - lei non smetteva - DIO! devi smetterla di piangere perché mi stai rompendo il poco e niente di cuore che mi rimane - sentì come lasció scappare un piccolo sorriso.

-Ti sto chiamando da un cellulare che non uso mai, sono in un'ristorante di cibo veloce.

-Ok... continuo a non capire.

-Quando sono arrivata casa Farith era lì, mi ha fatto alcune domande, la conversazione si è alzata di tono e mi ha colpita. È la prima volta che mi mette una mano addosso... mi sono spaventata tanto che sono andata a casa di una mia amica però l'idiota ha chiamato Farith per dirgli dov'ero e che dovevamo parlare, sono uscita di lì e ora...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 29, 2019 ⏰

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