Capitolo 3

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Niccolò

- Amore mi stai ascoltando? –

- Sì, dimmi. –

Non la stavo ascoltando minimamente, ma lei non si accorge di niente. Io e Federica stiamo insieme da un po', ma da quando ho acquistato questo minimo di notorietà, si è montata la testa più lei che io. Ormai, è diventata abitudine averla di fianco, ecco perché mi riesce difficile a pensare a me senza di lei.

- Ci vediamo domani! Ciao! – mi dice quando mi fermo davanti casa sua, dandomi un bacio sulle labbra. Le sorrido e la saluto con la mano.

Alessandro si sposta davanti e inizia a guardarmi, ma quello a parlare è Gabriele, che non riesce a stare mai zitto.

- Che c'hai? – mi chiede.

- Niente, perché? –

- A Nic, te conosciamo da anni e c'accorgiamo quando qualcosa non va. E te ora hai qualcosa che non va. È da una settimana che sei strano con noi e con la reginetta. Che c'entra quella tipa? –

- Simona? No. – rispondo immediatamente.

Gab scoppia a ridere e Ale lo segue. Ma ci sono o ci fanno? Saranno anche i miei migliori amici, ma certe volte non li capisco.

- Te ricordi pure il nome? Ammazza. –

- Ci ho passato un paio d'ore ed è passata solo una settimana. Non mi chiamo Gabriele. – dico alzando gli occhi al cielo.

Mentre parcheggio davanti al bar dove andiamo sempre, noto Alessandro smanettare sul cellulare. Cerco di non pensarci troppo e scendo velocemente prendendo una sigaretta dalla tasca.

- TROVATA! – urla lui.

- Ma chi? – dico scocciato.

- Simona Leonardi. Romana, studentessa di fisioterapia a La Sapienza. Ah del '98? Beh dai se po fa. – risponde, leggendo la biografia. Avevo trovato il suo profilo la sera stessa, quando mi aveva taggato nella foto che avevamo fatto. Non ho iniziato a seguirla per Federica, è gelosa anche dei miei amici, figuriamoci delle ragazze, ma guardo quasi tutti i giorni il suo profilo.

- Ammazza zi', è na figa da paura. – commenta Gabriele guardando le sue foto, appena ci sediamo al nostro tavolo. Alzo la testa di scatto e, credetemi, se gli sguardi potessero uccidere, lui sarebbe già morto.

La reazione che ho avuto non è passata di certo inosservata e i due si mettono a ridere, dandomi una pacca sulla spalla. Poggio la testa sul tavolo, sbattendola un paio di volte. Che diamine mi sta succedendo?

- Ma che le hai dato il tuo cappellino o ce l'ha uguale? – mi chiede Ale guardando il cellulare. Piego la testa da un lato, chiedendomi come faccia a saperlo. Lui mi gira il telefono, facendomi vedere una sua storia che la ritraeva con una sua amica con indosso la mia felpa e il mio cappello. Sorrido involontariamente, è davvero bella.

- Oddio l'abbiamo perso. –

- Ao Gab, forse è la volta buona che ci liberiamo di Federica. – dice ridendo Alessandro.

Lo guardo male. Federica è riuscita a farsi odiare dai miei migliori amici, quando mi ha messo davanti la scelta "o me o loro", perché secondo lei la ignoravo per stare con i miei amici. Io, senza pensarci due volte, dissi "loro", ma rimase con me comunque.

- Nic, non guardarmi così, perché sai come la penso su di lei. E comunque se non ci provi te co sta Simona, ce provo io! – esclama continuando a guardare le sue foto.

- Ale, purtroppo, sta sotto tutti i treni per sto coglione. T'ha dedicato il profilo in pratica. – dice Gabriele.

Scuoto la testa sorridendo. Si chiama "Wendy" su instagram e sotto ogni foto c'è una frase delle mie canzoni.

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