Dolore alla testa

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Holmes aprì la porta. "Ciao John, è un piacere riveder..." nenache il tempo di completare la frase che Sherlock si prese un pugno dritto in faccia dal nostro John Watson così forte che cadde a terra e sbattè la testa sul pavimento. Circa 10 minuti dopo si risvegliò seduto nella piccola ma graziosa cucina della signora Hudson, dove, seduti di fronte Sherlock, Watson e la signora Hudson sorseggiavano del buon te. "Odio sbagliare nel mio lavoro, ma in questo caso lo avrei voluto" disse Watson sorseggiando il te. "C... Come scusa?" disse Holmes ancora stordito. "Circa 10 minuti. Ho detto alla signora Hudson che saresti svenuto per circa 10 minuti. Avrei voluto sbagliare, avrei voluto che saresti rimasto svenuto per un ora, un giorno, o magari per sempre" disse facendo emergere un falso sorriso dalla sua faccia."Credevo che tra i presenti, quello antipatico ed egocentrico fosse un altro, e ovviamente non mi riferisco alla signora Hudson." Disse Sherlock toccandosi la testa ancora dolorante.
"Bel gancio comunque... E così, stai praticando la boxe, eh? Considerando lo stato delle tue nocche, la tua attuale forma fisica,hai braccia leggermente più grosse, hai l'orecchio sinistro leggermente più gonfio, e in oltre un pugno del genere solo un pugile sa tirarlo. Complimenti." "Incredibile!" Disse John meravigliato. "Tutti questi anni e ancora ti stupisci? Era facilissimo capirlo, anche un bambino lo avrebbe intuito, approposito, come sta tua figlia?" Disse Holmes. "Incredibile come dopo tutto questo tempo, arrivi come se nulla fosse, e cominci a fare le tue stronzate da detective su di me, e osi anche nominare mia figlia. Incredibile. Incredibile davvero." Con questa affermazione di John, Sherlock si sentii uno stupido, in quanto come al solito, per mettere in evidenza il suo ego, non aveva fatto caso a quello che stava dicendo e facendo al povero John, dopotutto la sua reazione era più che plausibile. La povera signora Hudson non sapendo come comportarsi, chiese a Sherlock se voleva rifatto il te, dato che quello di prima lo aveva dato a John. "Veramente avevo intenzione di andar..." Sherlock venne di nuovo intertotto da John:"Signora Hudson grazie, del te, delizioso, adesso devo andare, la mia era solo una breve visita" "Ma..." disse la signora Hudson mentre ormai John si dirigeva alla porta. Sherlock se ne stava lì in silenzio a pensare. Dopo la chiusura della porta del 221b, cadde il silenzio più totale, la signora Hudson guardava rattristata Sherlock, che disse spezzando il silenzio e fermando i suoi pensieri:"Signora Hudson... Non le dispiace se mi trasferisco di nuovo sopra vero? La pagherò il doppio per il casino che farò e per quello che" ho fatto" "Eh va bene, direi che me lo merito! Con voi 2 è come fare la babysitter!"


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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 24, 2019 ⏰

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