Ade

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Ade era figlio di Crono e Rea, dio dell'oltre tomba e dei morti, come i suoi fratelli, appena nato fu mangiato dal padre.

Ade partecipò alla Titanomachia e durante la battaglia andò dai Ciclopi, che gli fabbricano l'elmo dell'uscurità, un elmo fatto di pelli di animali che lo rendono invisibile. Con questo elmo rubò le armi di Crono, così mentre Poseidone lo minacciava con il tridente Zeus poté colpirlo con la folgore.

Seppure venga considerato spesso un Olimpo, questo non è esattamente canonico. E nonostante sia una delle divinità più potenti nella mitologia fa poco e niente e si limita a comparire solo nei miti riguardanti gli eroi (come Orfeo, Teseo... Un sacco di "eo", e Eracle). Infatti lo si dipinge spesso come molto riluttante ad abbandonare gli inferi (tipo me quando devo abbandonare il letto la mattina) tranne che nel mito riguardante Persefone.

PERSEFONE

Kora era figlia di Demetra e Zeus e un giorno, mentre si trovava presso Enna (tutto avviene presso Enna o presso l'Etna) con delle ancelle, vede un Asfodelo, che è un fiore simbolo degli inferi, e incuriosita si avvicina per raccoglierlo. Così, mentre lei lo strappava dal terreno sotto i suoi piedi si apre una voragine da cui esce Ade, che la rapisce e la porta con se negli inferi.

La madre, Demetra, inizia a cercare la figlia per tutto il mondo non trovandola, così chiede a quel grande spione di Helios se abbia visto cosa fosse successo. E vi pare che non lo sapeva? Helios sa tutto! Così la personificazione del Sole le racconta l'avvenuto.

Infuriata va a chiedere spiegazioni al fratello Zeus, che le dice di essere stato lui a permettere il ratto.

La scena sarà stata più o meno questa:

Ade: Zeus, senti un po', ma quella tua figlia è single?

Zeus: Sii un po' più specifico, ne ho una centinaia.

Ade: Quella che hai avuto con nostra sorella Demetra.

Zeus: Mi pare di sì, ma la madre è un po' apprensiva nei suoi confronti.

Ade: Non ti preoccupare, ho un piano.

Zeus: Vabbè, poi fammi sapere come va a finire.

Così, Demetra, decide di scappare e di rendere infertile in mondo così da far morire di fame uomini e dèi.

Zeus, che dopo un po' iniziava a sentire un leggero languorino concede a Demetra di riavere la figlia indietro a patto che ella non abbia mangiato nulla, così invia Ermes a chiedere ad Ade di far ritornare indietro Kora.

Effettivamente la ragazza non aveva mangiato niente che fosse cresciuto negli inferi, però, visto che non voleva darla vinta a nessuno, Ade, secondo alcuni miti baciandola e facendole mangiare un chicco di melograno con l'inganno, altri offrendole direttamente il frutto che lei mangia senza voglia, alla fine le fa mangiare il cibo degli inferi.

A questo punto Zeus ha l'idea geniale, e concede alla ragazza di passare sei mesi con la madre per rallegrarla (cioè la primavera e l'estate) e sei mesi con lo sposo/zio (cioè l'autunno e l'inverno).

Quando Kora uscirà dagli inferi il suo nome diventerà Persefone, cioè colei che ha vinto la morte.

Persefone, nei confronti di Ade, sviluppa anche una "leggera" sindrome di Stoccolma, infatti, quando una ninfa concubina del marito, Menta, si stava vantando con la regina degli inferi delle sue particolari doti sessuali, lei decide di farla a pezzi. Ad Ade un po' dispiaceva così la trasforma in un erba profumata, ma Demetra, non contenta la fa diventare una pianta sterile.

Narratore: Rachele dopo aver letto questa particolare storia ha deciso di adotta una pianta di menta, che ha chiamato Μυνθα (Myntha)... Che poi quella povera pianta sta anche morendo, quindi a che serve?

E anche per oggi abbiamo finito, mi dispiace che il capitolo sia più corto, ma per Ade non c'è quasi niente, alla prossima in cui tratteremo Ares che stato richiesto nel capitolo precedente.

La mitologia spiegata maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora