Arrivo

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-haaaa. sospira una ragazza, aveva lunghi capelli castani che andavano sul nero, e finivano al sedere, aveva gli occhi di un castano scuro, aveva un ciuffo sull'occhio destro, poteva avere 15 anni, portava una maglietta con una chitarra con un teschio sopra, portava un jenas scuro con delle scarpe da tenis blu, al collo portava una croce tribale argentata.

-che succede? chiede un'altra ragazza, aveva dei capelli linghi fino a meta schiena, ce li aveva castani che andavano sul castano chiaro, aveva un ciuffo biondo sabbia sull'occhio destro, portava una maglietta viola che lasciava intravedere il seno e un jeans azzurro, aveva delel scarpe da tenis bianche con su scritto "Shugo Chara" in rosa e giallo, hai polsi portava dei cerchi aggentati, poteva avere 16 anni.

entrambe erano su una macchina nera che stava attraversando uan strada di montagna.

-non capisco perchè papà ci ha fatto trasferire da questi parenti. dice la mora.

-non ti preoccupare, ci sarà stato un motivo no' dice la castana.

-si ma quale?  dice guardando fuori dal finestrino e vedendo un enorme villa.

-signorine siamo quasi arrivate. ice l'autista.

-si. dicono le due.

appena arrivano escono dalla macchina e si prendono le loro valigie.

-siamo sicuri che è questo il posto? chiede la castana guardando dove prima c'era l'auto.

-quel bastardo ci ha abbandonato. dice la mora.

-andiamo. dice la castana e la mora la segue.

appena arrivano davanti alla porta bussano am niente, riprovano ma ancora niente.

-mi sto rompendo. dice la mora, am appena finisce di parlare la porta si apre da sola.

-forse era la parola magica per aprire la porta? chiede guardando confusa la castana, che soleva le spalle confusa quanto lei, se non fosse di più, ed entrano.

davanti a loro si presenta una scalinata con un tappeto rosso.

-devono essere ricchi sfondati. dice la castana.

-senti aury...dice la mora.

-cosa simona? chiede aurora.

-non si sente niente. dice.

-hai ragione. dice aurora.

-voi chi siete? chiede una voce, le due saltano in aria dallo spavento, e quando si girano vedono un ragazzo sui 18 anni dai capelli neri che andavano su un nero verde, aveva un ciuffo di capelli ribelle che passava dal naso alla guancia sinistra, aveva un lato piu lungo e un lato piu corto di capelli, portava un pantalone nero e una camicia grigia con delle scarpe da signore nere e dei guanti bianchi, aveva gli occhi rossi rubino.

-salve noi siamo le due ragazze che hanno mandato a vivere qui. dice simona visto che aury non riusciva a parlare visto che aveva la faccia tutta rossa e poteva giurare pure di vedere dei cuiri nell'iride dell'amica.

-a si, Simona e Aurora Komoy immagino. dice e appena dice il suo nome Aurora diventa ancora più rossa, mentre la mora la guardava con sguardo piatto e un gocciolone in stile anime sulla testa.

-venite, parleremo da un altra parte. dice il ragazzo.

-ha che maleducato, io mi chiamo Sebastian...Sebastian Michaelis sakamaki. dice sorridendo e Aurora era proprio cotta, mentre simona nota due canini un pò troppo lunghi.

arrivano in un salone con tre divani rossi e quattro poltrone di un rosso scuro.

-prego. dice Sebastian indicando il divano davanti a lui e le due si siedono.

-bene, ora...dice ma viene interrotto da una risatina.

-ha, am che bella sorpresa, ci sono veramente due belle ragazze qui. dice una voce, le due guardano al piano superiore e vedono un ragazzo sui 18 anni, aveva capelli rossicci che arrivavano alla spalla e che andavano in un colore piu chiaro, aveva gli occhi di un verde scuro, portava un cappello con un nastro rosso sulla testa, mentre indossava un amaglietta che le maniche toccavano il dorso della mano, portava un pinocchietto che arrivava alle ginocchia, portava delle scarpe da tennis marroni.

-cosa? chiedono le due, ma Simona si irrigidisce appena sente qualcosa di umido toccarle la guancia, e quando si gira vede il ragazzo che prima era sulle scale "teletrasporto?" pensa confusa, mentre vedeva che il ragazzo la guardava e sorrideva...

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