scuola serale

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Simona era confusa, “come ha fatto?” pensa confusa, e poi guarda Aurora e vede che aveva il viso rosso e gli si poteva vedere una leggera bava sul lato della bocca, Simona spalanca gli occhi e gli chiude la bocca prima che uno dei due possa vederla, e per fortuna ci riesce.

-bene, facciamo le presentazioni, come ho già detto io sono Sebastian Michaelis sakamaki, ho 18 anni e sono il fratello maggiore, se ce qualcosa che non va o che vi da fastidio chiedetelo pure a me senza troppi complimenti. Dice il nero sorridendo, “mai visti canini cosi lunghi” pensa Simona con gli occhi leggermente spalancati.

-hmhmhm…io sono Raito sakamaki, secondo figlio e ho 17 anni. Dice quello con il capello prendendo un lato e abbassandolo e alzandolo in segno di saluto.

-io sono Aurora Komoy, ho 16 anni e sono la più grande. Dice la castana sorridendo.

-io sono Simona Komoy e sono la più piccola. Dice la mora con sguardo piatto.

-venga signorina aurora, vi mostrerò la vostra camera, Raito tu accompagna la signorina Simona nella sua stanza. Dice Sebastian e il rosso sorride.

-bene, mi segua. Dice Sebastian alla castana.

-vieni bitch-chan. Dice raito.

-cosa aspetta!! urla Simona inseguendo sulle scale il rosso, mentre dietro di loro c’erano la castana e il nero.

-questa è la tua stanza. Dice Raito aprendo una porta di legno, la ragazza vede una stanza con i muri neri con disegni argentati, ‘cera un letto nel centro attaccato al muro un letto con le coperte rosse, hai lati dei mobiletti, di fronte al letto c’era un armadio e accanto un'altra porta, mentre dalla parte destra della porta c’era una scrivania.

- ti piace? Chiede raito.

-si, molto, grazie. Dice girandosi e sorridendo.

Intanto aurora aveva visto la sua stanza, era simile a quella di Simona soltanto che era viola con finiture lilla.

-la tua divisa è sul letto. Dice Sebastian, la castana guarda il letto e vede una gonna viola scuro con giacca uguale, un gilè pure, e una camicia bianca con fiocco rosso e una fascia bianca.

-meravigliosa, frequentiamo una scuola serale vero? Chiede sorridendo.

-si. Dice Sebastian, anche lui sorridendo.

-bene, ti lascio cambiare. Dice e se ne va, e la castana si mette la divisa.

-non mi piace la gonna ma per il resto è perfetta. Dice Simona dopo che Raito se n’era andato.

-la modifico un po’. Dice con un sorriso maligno.

-eccomi. Dice la castana mentre scendeva dalle scale, portava la divisa correttamente, cosi anche Sebastian, mentre Raito indossava la divisa, ma con il pantalone raggomitolato fino alle ginocchia, aveva la camicia bianca sbottonata ai primi bottoni, aveva la cravatta nera allentata, portava una felpa fuxia col pelo e la giacca e in testa il capello.

-eccomi, scusate il ritardo. Dice Simona scendendo, ma invece della gonna portava un pantalone dello stesso colore della giacca e delle scarpe da tennis nere, aveva una camicia nera e portava il fiocco disfatto.

-bene, possiamo andare. Dice Sebastian, non si metteva a discutere con loro, perché già sapeva che erano delle cause perse( notare il sarcasmo).

I 4 erano dentro una limousine e in lontananza si vede un enorme edificio formato dall’entrata che si trovava al centro di due alé più grandi.

-bene, tu sei in classe con me, tu con raito. Dice Sebastian dando il programma alle due.

-bene, grazie. Dice aurora rossa in viso per l’imbarazzo, “è proprio innamorata cotta” pensa ala mora con un gocciolone in testa.

-vieni…bitch-chan? Chiede raito con il sorriso da gatto.

-mi chiamo Simona, no bitch-chan. Dice sbuffando e seguendolo all’interno della scuola…

Le ore passano velocemente ed era già l’ora della mensa.

Le due erano sedute con due ragazze della loro classe, la prima si chiamava Emilia, aveva i capelli rossi che andavano sull’arancio, aveva gli occhi verdi, mentre l’altra aveva i capelli neri che andavano sull’argento e gli occhi neri con qualche sfumatura dorata, mentre i de ragazzi erano seduti in un gruppetto messo in disparte.

-allora, cosa vi porta qui? Chiede Emilia.

-ci hanno vendute come schiave a due vampiri. Dice Simona con tono scherzoso.

-non datele retta, siamo qui perché i nostri genitori dovevano lavorare e non si fidavano a lasciarci da soli . dice dando una gomitata alla mora che beveva un succo di frutta alla pesca.

-secondo me è come ho detto io. Dice con sguardo piatto, le due nuove sorridono.

-comunque, che cosa vi piace fare nel tempo libero? Chiede zalia.

-guardare anime. Dice aurora.

-ascoltare musica. Dice Simona.

-ma quello non lo fai solo nel tempo libero, tu lo fai anche mentre dormi o studi, una volta hai ripetuto al proff. di geografia la canzone al posto della lezione. Dice aurora ridendo per il ricordo.

-già, sono rimatsa senza musica per tre giorni, madonna volevo ucciderli, mai musica. Dice ridendo, ma poi la campana suona e tutti ritornano in classe.

Quando finisce la scuola i 4 ritornano a casa, e vanno a dormire

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