𝓬𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝟕

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La luce così forte mi aiuta a svegliarmi, mi sono svegliata di buon umore, una cosa buona.
Mi alzo e scendo in cucina.
Al tavolo ci sono mio padre e...mia madre. Mi strofino gli occhi per capire se è vero o sto sognando.
È vero, sembra che non si sono accorti di me.
-"Mamma..."- dico quasi sul punto delle lacrime, si girano e mi guardano.
-"Hope!"- si alza e mi viene ad abbracciare, quanto mi era mancata.
-"Come stai?"- mi chiede staccandosi da me ma lasciando delle carezze sul mio viso, le sorrido.
-"Bene adesso che sei con me"-
-"Dai facciamo colazione insieme"- mi dice prendendomi la mano
-"Buongiorno"- dico dando un bacio sulla guancia al mio papà
-"Buongiorno"-
-"Ti va se faccio i pancakes?"- chiede la mamma.
-"Si, metti tanta nutella sopra!"-
-"Golosona!"-
Ridiamo insieme.
Che bella risata che ha mia mamma, sembra così giovane, le persone potrebbero affermare che lei è mia sorella!
Mi viene un dubbio improvvisamente, mi siedo a tavola e mi rivolgo a mio padre.
-"Papà, la richiesta che ti ho fatto ieri vale ancora?"-
-"Certo, ma voglio sapere i nomi di tutti e me li dovrai presentare!"- mi risponde facendo una faccia gelosa e protettiva.
-"Si! Allora ci sono Scott e Stiles che sono due ragazzi della mia età e sono cresciuti con me e sono come due fratelli per me, Scott è l'alfa di un branco invece Stiles è umano..."-
-"Ma questo Stiles lo sa che Scott è un lupo mannaro?"- mi interrompe mia padre, noto che sta ascoltando attentamente.
-"Si. Dicevo, poi ci sono Derek, Liam, due lupi mannari che fanno parte del branco di Scott, Derek è 3 anni più grande di me, Liam ha un anno in meno a me..."-
-"Poi ci sono Malia e Lydia, che sono ragazze della mia età, Malia è metà coyote e metà lupo mannaro e Lydia invece è una Banshee"-
-"Una banshee?! La notte vedi non farla urlare"- dice mio padre un pò arrabbiato.
-"Papà tranquillo non daranno fastidio!"-
-"Ma mi spieghi che richiesta ti ha fatto?"- chiede mia mamma rivolto a mio padre.
-"Dopo ti spiego"- dice mio padre intento a finire il suo bicchiere di sangue.
Provo ancora una forte attrazione verso il sangue ma dopo quella sera al locale ho imparato a controllarmi.
Grazie al mio udito amplificato sento che qualcuno è entrato in casa.
-"Abbiamo degli ospiti"- dico e mi avvio in velocità sovrannaturale verso la porta, è entrato Marcel, ora mi sente.
-"Marcel!"-
-"Hope, ciao"-
-"Mi spieghi perché l'altra sera te ne sei andato dal locale?!"- chiedo incazzata più che mai
-"Ero ubriaco Hope!"-
-"E devi ubriacarti proprio mentre sei in giro con me?!"-
I miei genitori ci hanno raggiunti.
-"Scusami Hope! Ok? Scusa, sto passando un brutto periodo"- dopo questa frase il senso di colpa mi divora piano piano.
-"Mi dispiace tanto Marcel, ma la prossima volta non lo fare ok?"-
-"Certo"- mi dice aprendo le braccia e mi fiondo su di lui.
Dovrò scoprire il motivo per cui Marcel sta passando un brutto periodo
-"Marcel, come stai?"- chiede mia madre andando ad abbracciarlo
-"Si va avanti Hayley, si va avanti"- ripete Marcel con una voce malinconica, staccandosi dall'abbraccio. Mio padre e Marcel vanno nel ufficio di mio padre, non ascoltando il motivo poichè mia mamma mi fa una proposta.
-"Che ne dici se andiamo a fare un giro per i negozi di New Orleans e facciamo un pò di shopping tra donne?"- mi chiede sorridendo
-"Certo che vengo mamma"-  e la abbraccio
-"Preparati, quando sei pronta vienimi a chiamare in camera"- mi sussurra all'orecchio e scompare dalla mia vista.
Salgo in camera e incomincio a prepararmi.
Dopo essermi preparata con cura, mi dirigo verso l'ufficio di mia mamma.
Sono vicina alla porta ma ho paura. Si sentono dei rumori
Sembra che qualcuno sta combattendo.
-"PAPÀ!!"- urlo prima di entrare
Apro la porta e mi ritrovo uno scenario inquietante.
Mia mamma è in piedi, geme dal dolore e si porta una mano al ventre, sarà ferita.
La libreria è sporca di sangue, dietro di lei c'è qualcuno che infila una mano dentro la sua schiena, forse vorrà tirarle il cuore, no, non posso perderti, ma aspetta...
-"Lucien!"- urlo incazzata
Mia mamma incomincia a sputare sangue.
-"Carissima, come va?"- mi chiede infilando ancora di più la mano dentro.
-"Lasciala ADESSO"-
-"Quanto costa la vita della tua cara madre? Eh? Non vorrai perderla, l'hai appena ritrovata!"-
-"HO DETTO LASCIALA SUBITO"-
La lascia e mia madre sviene e io le corro incontro.
-"Hope stai bene?"- mi chiede debolmente
-"Si"-
Mi alzo e mi giro verso Lucien che è posizionato davanti alla porta.
Accecata dalla rabbia, lo spintono e arriviamo a velocità soprannaturale fuori dalla stanza, vicino alla porta dell'ufficio di Kol.
-"MA NON PUOI ROMPERE A QUALCUN'ALTRO?! CHE NON SIA LA MIA FAMIGLIA GRAZIE"- dico buttandolo a terra con forza
-"Tosta la ragazza"-
Si alza e mi butta dentro nello studio di Kol cadendo all'indietro.
Mi alzo velocemente
-"Icaeus!"-
Boom.
Lucien fa un volo di 7 metri, è nel corridoio svenuto.
Mi giro e mi ritrovo Kol a terra.

Durante il combattimento tra Hope e Lucien...

KLAUS POV'S
È ritornata, la stronza.
Mi ha anche rapito e mi ha legato con delle catene che con la forza, non mi posso liberare, ma solo con la magia.
Mentre lei parla io non la ascolto, non mi interessa cosa dice la mia ex psicopatica, spero solo che Hope stia bene.
Amplifico il mio udito e le mie speranza falliscono: sento Hope combattere con Lucien
-"Papà!!"-
Mi sta chiamando, non posso proteggerla, mi maledico da solo, il mio unico scopo è proteggerla.
Aurora continua a parlare ma io sono concentrato su cosa sta succedendo sopra:
Hope sta combattendo, riesco a sentire i gemiti di dolore di Hayley.
-"Lucien!"-
-"Carissima,come va?"-
-"Lasciala ADESSO"-
-"NON PUOI ROMPERE A QUALCUN'ALTRO?! CHE NON SIA LA MIA FAMIGLIA GRAZIE"-
Sento Hope urlare a Lucien.
È proprio mia figlia.
-"Klaus ma mi stai ascoltando??"-
-"Ma è ovvio"- dico sarcastico
-"Io rapirò Hope e la torturerò"-
-"Si, come no"-
Mia figlia non si farà rapire da una sciocca vampira, è un tribrido cazzo!
-"La farò pentire di avere un padre come te, la torturerò alla tua Hope e alla fine mi chiederà di ucciderla per fermare la sofferenza"-
Mi faccio una risata.
Tutte balle dice questa, non la sopporto più. Improvvisamente è entrata, la mia Hope, ora ci sarà da divertirsi.

HOPE POV'S
Amplifico il mio udito
-"La farò pentire di avere un padre come te, la torturerò alla tua cara Hope e alla fine mi chiedere di ucciderla per fermare la sofferenza"- dice una voce femminile
Mi precipito in cucina da dove proveniva la voce e vedo mio padre incatenato e una donna con capelli rossi e un viso chiaro e occhi a mandorla verdi.
-"Saresti tu per caso quella che vuole torturarmi? AHAHAH"- rido sarcastica
Si avvicina in velocità e mi spinge al muro prendendomi per il collo ma non abbasso la mia corazza.
-"Sai, vampira, forse non sai che io sono anche una strega, Patere"- dico facendo un movimento con la mano e la vampira fa un volo ritrovandosi a terra, in fondo alla cucina.
Con le mani faccio un movimento, come se volessi spezzare qualcosa, si sentono le urla di dolore dalla vampira, le sto spezzando la schiena.
Tra le urla lei parla.
-"Sai Nik,tua figlia è malvagia come te"-
Ora basta, mi avvicino a lei e la prendo per i capelli tirando il collo su, come se gli volessi tagliare la gola.
-"Sai, io non sono cattiva generalmente però quando si tocca la mia famiglia divento particolarmente cattiva e uccido tutti"- dico come se stessi parlando con una mia amica
-"Le tue ultime parole?"- continuo io
Sono accecata dalla rabbia, ha torturato anche mio padre!
-"Hope, sei una grande bastarda"-
Metto la mano dentro il petto e prima di tirarle fuori il cuore, le dico:
-"Bastarda lo sono, a volte anche stronza, ma mi hai fatto perdere un pomeriggio intero che dovevo passare con mia mamma, che Lucien la quasi uccisa, quindi ciao ciao"-
Gli tiro fuori il cuore e le ultime parole che riesco a sentire sono:
-"Io sono collegata a Lucien..."- per poi svenire e incominciando a prendere un colore verdastro.
Perfetto,quindi anche lui è morto
Raggiungo mio padre e cerco di liberarlo dalle catene ma non riesco.
-"Sono attaccate dalle magia"-
-"Incarcerus!"- le catene si rompono
-"Ottimo lavoro"- dice abbracciandomi
-"Dovevo proteggerti io, non che tu proteggi me"-
-"Andiamo a vedere gli altri come stanno"-
Ci incamminiamo verso il secondo piano, passiamo per il salone e noto sul grande orologio nero opaco appeso al muro che sono le 18:30
Porca miseria!

Hσρє Mιкαєℓѕση - revelationsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora