𝓬𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝟏𝟏

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Dopo vari pianti e tanti abbracci i miei amici sono andati via...
Senza di loro adesso sarei nel panico. Sapete quando vuoi la definizione precisa di "veri amici"? Ecco, questa è la dimostrazione. Se ne sono andati stanotte e io mi sono appena svegliata senza di loro.
Con molta calma scendo in cucina per fare colazione e ritrovo tutta la mia famiglia, compresa Keelin, attorno al tavolo a fare colazione.
-"Buongiorno!"-
-"Buongiorno"- mi rispondono in coro
Saluto mio padre e mia madre con un bacio e incomincio a preparare la colazione.
-"Ehi, ho preparato io la colazione!"- dice mia mamma alzandosi e mi prendere 6 pancakes con sopra tanto cioccolato.
-"Mhh..."- dico solo vedendoli.
Mi siedo vicino a mio padre e incomincio a mangiare.
-"Ma sei sempre stata golosa?"- mi chiede mio padre ridendo
-"Da sempre, già da quando avevo 2 anni, amavo i dolci che faceva mia nonna...!"- dico con espressione sognante
Mio padre ride ma veniamo subito interrotti da tre persone che entrano nella sala da pranzo.
Piano piano li riconosco.
Sono Jack e i miei genitori adottivi. Tutti li guardano.
Nessuno si decide a parlare così mi alzo io.
-"Che cosa ci fate qua?"-
-"Sofia..."- ha parlato Jack, i miei genitori adottivi mi guardano sorpresi.
-"Che c'é?"-
-"Torna a casa ti prego"-
-"Lo sai che non posso"-
-"Invece puoi, non stare con questo gruppo di mostri!"-
Improvvisamente tutti si alzano e io gli vado d'avanti.
-"Ehi! Non ti permettere!"-
-"Perché sennò che fai?!"- dice antipaticamente
-"Fuori da casa mia!"-
-"No"- adesso ha l'aria di un bambino strafottente che fa i capricci.
-"Perché dovrei tornare a casa? Eh?"- mi sto innervosendo.
-"Perché tu non sei un mostro e la tua famiglia...beh...è cattiva!"-
Ora basta, sto perdendo il controllo. L'ho spinto indietro e ora siamo in salone e con il dito alzato urlo più che posso.
-"NON PERMETTERTI SAI! MI HAI MENTITO PER 16 ANNI ORA NON VENIRE QUI A GIUDICARE ME E LA MIA VERA FAMIGLIA, CAPITO, BRUTTO STRONZO?! SEI UN CODARDO PEZZO DI MERDA!"-
La sceneggiata finisce con un bello schiaffo dritto nella faccia di Jack.
È ancora girato e io respiro troppo velocemente del normale.
Improvvisamente Jack urla
-"TU! BRUTTA STRONZA!"-
Mi da un pugno ma io lo fermo in tempo. Mi sto trasformando in un lupo e Jack arretra di qualche passo. Dopo varie urla mi sono trasformata e Jack mi guarda terrorizzato.
Mi ritrasformo in umana e mio padre viene davanti a me per allontanarmi da Jack visto che gli stavo andando incontro per picchiarlo pesantemente.
-"ALLORA SEI ANCHE TU UN MOSTRO! MI FAI SCHIFO TROIA!"
-"CREPA!"- e così uscirono tutti e tre, abbandonandomi alle lacrime
Come può dire quelle cose? Gli sono stata vicina per 16 anni! 16! Come può dirmi quelle parole?
Sono seduta a terra e mio padre mi abbraccia forte.
Prendo un cappotto dall'ingresso e me ne salgo sopra.
-"La giornata è solo cominciata..."- dico quasi in un sussurro
Ritorno sopra, mi vesto e rimango in camera troppo sconvolta per vedere la mia famiglia.
Mi affaccio dal davanzale e penso... Sapete a cosa sto pensando?
Al nulla.
Al nulla più totale.
Vorrei spegnere i sentimenti lo sapete? Ma la mia famiglia è la mia ancora per non cedere.
Sento bussare alla porta e invito a entrare, è mio padre.
Rimane in piedi e ci guardiamo.
-"Stai bene?"- mi domanda mettendo le braccia dietro la schiena
-"No, e vuoi sapere il perché?"-
Non lo lascio rispondere e subito attacco.
-"Perché io non c'è la faccio più! Vorrei scappare e non avere tuoi nemici ereditari! Cazzo papà...però anche tu...perché non avevi controllo?Non do la colpa a te, ma tu come ci sei riuscito a non impazzire? Non c'è la faccio più a essere forte, a tenere quella corazza dura. Ogni cazzo santissimo fottuto giorno succede qualcosa,o devo uccidere qualcuno o litigare,vorrei scappare e non tornare più!"-
Ormai sono in lacrime.
-"Perché non lo fai?"- mi chiede semplicemente
-"PERCHÉ VOI SIETE LA MIA FAMIGLIA!Perché tu sei mio padre, e nessuno potrà dividerci,nemmeno i nemici!Sai io vorrei spegnere i sentimenti ma tu e mamma siete la mia ancora! LA MIA FOTTUTISSIMA ANCORA PER NON CEDERE NELLA MERDA!"-
Sembra che sia rimasto sorpreso dalla mia risposta e noto che anche lui è in lacrime e mi fa una specie di sorriso. Si avvicina a me
-"C'era una volta un re dei lupi che combatteva una guerra per il più prezioso dei tesori nel suo regno: la sua meravigliosa piccola principessa. La vittoria arrivò ma ci fu un prezzo da pagare. Furono persi degli alleati e arrivarono nuovi nemici. E così il re lupo rimase solo. Non ci fu un lieto fine, ma, anche i finali peggiori non sono davvero il finale dopotutto. E tu devi sapere, mia piccola, che anche quando tutto sembra essere perduto per sempre, nella nostra storia c'è sempre un altro capitolo da raccontare. Ti amo con tutto me stesso"-
Ci abbracciamo per minuti,forse ore...ma non importa.
Mio padre è una continua fonte di ispirazione,nonostante tutti i pregiudizi della gente.
-"Vorresti ritornare a scuola?"-
-"Sinceramente no,ormai non sono più obbligata"-
-"Se le ultime cose del liceo te le spiego io?Sai so molto bene la storia"- mi dice e ridiamo insieme
-"Papà..."-
-"Sí?"-
-"Ti amo anche io"-
Mi prende la mano e scendiamo giù nel salone.
-"Riunione di famiglia!"- urla qualcuno e mi accorgo che è presente la famiglia al completo.
-"Allora visto che dopodomani c'è un matrimonio..."- dice Kol girandosi verso le dirette interessate
-"Domani organizzeremo un ballo qui e festeggiamo in anticipo,Che dite?"-
-"Sarà divertente!"- dico entusiasta ancora con la mano intrecciata in quella di mio padre.
Piano piano tutti acconsentono e finita la riunione mi avvicino a mia Zia Rebekah
-"Zia visto che sei esperta di "moda Mikaelson" che dici se mi aiuti con il look?"-
-"Ma certo!"- mi sorride
Veniamo poi interrotti dall'entrata di Morena svenuta con un uomo

Hσρє Mιкαєℓѕση - revelationsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora