Adesso ti bacio

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Oggi, insieme a mia sorella, sono stata invitata alla tradizionale partita di calcio che avviene tra le due famiglie rivali da sempre: gli Stevenson, formata dai due fratelli che conosco come le mie tasche e dei loro cugini, e i Lopez.

Credo di non avere stretto così tante mani, in un giorno solo, come oggi che ho conosciuto tutti i cugini di Cole che ho scoperto hanno una venerazione irrazionale per mia sorella Hayden, ma credo che sia solo per stuzzicare la gelosia di Colton infatti anche Cole partecipa, ma non hanno dei buoni risultati visto che quest'ultimo ride per le facce buffe della fidanzata e in effetti non gli dò torto: nemmeno io riesco a non ridere.

Adesso ho capito perché a mia sorella piace più stare con questa famiglia che con la nostra: loro gli danno tutte le attenzioni che noi, volenti o meno, non gli abbiamo mai dato. E, in questo periodo, a fasi alterne, la sto rivalutando e riconsiderandola solo una persona che non capisce mai quando chiudere la bocca.

Oggi, in più, ho potuto approfondire la conoscenza con il padre del mio ragazzo riscoprendo un uomo alla mano totalmente diverso dalla moglie che non smette di guardarmi da capo a piede, anche per lo spettacolo che ho dato davanti alla ex di Cole che lei adora. Io di certo non sono mai stata più fiera di me stessa come ieri sera: ho fatto vedere a quella biondina che ormai Cole sta con me. Per la prima volta in tutta la mia vita ho "marcato" il mio territorio e mi sono fatta valere, grazie al consiglio di Thomas che è il fratello maggiore di Luke.

Applaudo insieme a mia sorella quando i giocatori entrano in campo con il giubbotto e la tuta per non prendere freddo nel primo giorno dell'anno.

-Oh, no-sbuffa mia sorella per poi indicarmi con un cenno della testa un punto ben preciso.

Giro la testa e vedo camminare nella nostra direzione Layla con indosso una pelliccia bianca, stivali di marca, un grande sorriso dedicato solo a me e con in mano due cioccolate calde.

Ti prego non ti fermare qui, vai all'altra panchina, ma non fermarti qui: non voglio starle vicino. Ovviamente le mie richieste non vengono esaudite e la bionda perfetta si siede proprio al mio fianco.

-Ciao ragazze-ci saluta sfoderando uno die suoi più grandi sorrisi: certamente bello quanto subdolo e maligno-Anche voi qui?

Dove dovrei essere, se non qui a sostenere il mio fidanzato?!

Cerco di trattenermi nel risponderle male e lascio che a parlare sia Hayden che è nettamente più tranquilla della sottoscritta.

Annuisce per poi porgermi una bicchiere di cioccolata calda:-L'ho presa per te.

-Grazie-dico dubbiosa prendendo il bicchiere nelle mie mani e riscaldandole immediatamente.

Sarà avvelenato di sicuro quindi è meglio che l'utilizzo solo per riscaldarmi le mani, con questa non si sa mai.

Mi giro verso Hayden che mi guarda con un sopracciglio alzato e io in tutta risposta mi stringo nelle spalle. Perché mi ha portato la cioccolata se non per uccidermi?

Suona il fischio di inizio.

E la più energica tra noi tre è Hayden che se ne frega altamente di tutti e vuole solo essere di sostegno al suo ragazzo. Invece per quanto riguarda me e Layla applaudiamo solo quando i nostri fanno gol, ma niente di che entrambe.

Alla fine, la partita dura un'ora e mezza e contrariamente alle mie aspettative Layla è rimasta seduta al mio fianco per tutto il tempo attirando molta attenzione maschile indiscreta.

Finisce la partita con la vittoria della famiglia Stevenson, scendo dalla panchina in giusta sincronia con le altre ragazze e ci muoviamo verso i vincitori che sono tutti sudati, ma certamente felici.

Salice piangente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora