Introduzione, ovvero tutto ciò che vedrai.

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Chiudi la bocca e apri gli

Occhi,

poiché sto per confidarti un

gran segreto.

È tutto ciò che vedrai

Quando i fumi del dolore

Saliranno dalle grate dell’

Inferno.

È tutto ciò che vedrai

Quando guarderai nella tomba

Della donna che

Ami.

È tutto ciò che vedrai

Quando le speranze s’infrangeranno

Come cristalli all’orizzonte

Dilaniato dal tramonto.

Lascia che ti mostri.

Non ti chiedo di capire,

non credo vi sia ancora qualcuno

in circolazione con simile

presunzione.

C’è una parola che arrovella

La favella

Di chi ti aspetta nascosto dietro il

Sipario dell’Angoscia.

«Abbandono», ti sussurra dal

Suo palco colorato quando

Le luci calano e la

Disperazione

Ti siede accanto.

«Abbandono», questo è tutto

Ciò che vedrai, ora che squillano

Le trombe silenziose.

È un lungo monologo di un attore

Che odierai

Dal profondo poiché lui saprà

Sempre

Recidere quel filo di pensieri che

Ti ghermisce il cervello.

Getterà la ragnatela di idee che

Ti affollano il cranio con un

Gorgheggio del suo canto

Maledetto

E la manciata di neuroni superstiti

Languiranno

E

Cadranno quando LUI ti guarderà dal

Pulpito e sorriderà.

Nel momento di maggior oblio,

questo è tutto ciò che vedrai.

«Abbandono.»

Ballata tristeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora