"Ciao... scusate per il ritardo..."
Ora ero sicuro di star arrossendo, mi sentivo le guance andare in fiamme, avevo gli occhi abbassati... non volevo guardare gli amici di Con e Jacob in faccia, ma non perché ne avessi paura, ma perché ero sicuro che mi avrebbero messo in imbarazzo.
"Ecco qui, come tutte le ragazze ha fatto tardi."
La prima frecciatina fu lanciata da Michael, il 'capetto', che proprio non mi poteva sopportare.
Connor, Kayla e Tyler mi strinsero in un fortissimo abbraccio.
"Ah Troye, lui è Jacob."
Quanto Connor mi presentò Jacob mi sentivo il cuore in gola, quasi non mi uscivano le parole. Mi tese una mano.
"Hey."
Era l'hey più bello che avessi mai sentito. In realtà... come faceva un hey ad essere stupendo? Non lo so, però pronunciato da lui era fantastico.
"Ciao."
La mia risposta fu molto timida.
La sua mano era morbidissima, ma allo stesso tempo la stretta era molto forte e decisa. Quando ci lasciammo la mano, Logan, uno degli amici di Connor, iniziò a prendermi in giro, e anche se io non rispondevo, avevo un'espressione davvero esausta per colpa di tutte quelle offese. Iniziammo ad incamminarci per la piazzetta della città.
"Ragazzi, ma dopo mangiamo fuori?"
Tyler voleva sapere se avremmo mangiato fuori, visto che la madre quella sera non sarebbe stata a casa.
"Che ha detto la checca, John?"
Proprio non ce la facevano a stare due minuti zitti senza offendere, li odiavo tutti specialmente Michael, e speravo con tutto il mio cuore che Jacob non fosse come loro.
"Ragazzi dai basta..."
Connor stava cercando di placarli, ma non ci riuscí.
"Con, non stavamo parlando con te. Non ti offenderemmo mai. Siamo amici da troppo, e ti voglio bene."
Non so perchè ma cercavano sempre di essere gentile con lui. Non lo avevano mai preso in giro. Questo loro volersi bene non lo capivo, ma sembravano tutti voler sinceramente bene a Con.
"Lo so... ma sono miei amici."
Mentre Jonh stava per parlare, fu interrotto da Jacob.
"Ma perché vi da tanto fastidio. Cioè, cosa vi hanno fatto di male per essere trattati così?"
Quindi questo che voleva dire? Che non era omofobo? Che gli stavamo simpatici? Ringraziavo il cielo, anche se furono solo poche parole.
"Dai Jacob, non lo vedi? Quei due sono gay!"
Ovviamente la risposta i Michael non si fece attendere. Ma la risposta di Jacob mi fece venire un colpo.
"E allora, che fa? E poi lo è anche Connor. Non bisogna allontanare una persona solo per il suo orientamento sessuale."
Dopo quello parole ero felice, perché non voleva denigrare Connor, bensì voleva difenderci e farci capire che non c'era nulla di strano.
"Va bene dai, basta. Sushi?"
Ovviamente alla domanda di Connor tutti avevano risposto di sì. Soltanto Micheal, John e Sam, che stranamente era rimasto in silenzio per tutto il tempo, avevano esitato un po', ma dopo una faccina da cucciolo di Con, avevano ceduto.
"Va bene Con, ma io non mi siedo vicino a quelli."
Ora Sam aveva parlato, e dalla sua bocca non erano potute uscire che parole non carine.
"Okay okay, ora basta, andiamo a mangiare che sono le otto."

STAI LEGGENDO
Lucky Strike - TRACOB
FanfictionTroye Sivan Mellet è un semplice liceale che vive tranquillamente la sua vita con pochi amici e uno straordinario talento per il canto. Nella vita di Troye cambierà tutto quando arriverà Jacob, un ragazzo appena trasferitosi da New York...