Sei carino

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Jacob Bixenman

Mi trovavo nel ristorante che avevano appena aperto con Troye. Non so, quel ragazzo mi faceva uno strano effetto, mi faceva sentire felice ma quando stavo con lui è come se il mio stomaco facesse le capriole.
"Allora, il compito di storia?"
Buttai lì quella domanda giusto per aprire una conversazione, non che non volessi saperlo, ma in quel momento ero concentrato su ben altro: i suoi occhi. Quelle pozze azzurre che mi facevano sentire in paradiso anche solo guardandole.
"Dai... più o meno bene."
Riuscivo a percepire l'imbarazzo dal suo tono di voce. Quanto cazzo era carino quando era imbarazzato. Pensando a quanto fosse dolce, mi uscì spontaneo un sorriso.
"Che c'è? Perché sorridi?"
Continuai a guardalo sorridendo, ma poi avvicinai la mia mano a prendere la sua.
"Niente. Penso semplicemente che tu sia carinissimo quando sei in imbarazzo. Non che di solito tu non lo sia."
Percepii anche una nota di stupore nel suo sguardo. Quasi tutti pensavano che io fossi etero, ma invece, da poco avevo scoperto il mio interesse verso i ragazzi.
"G-grazie..."
Diamine era così adorabile. Notai che non spostò la sua mano dalla mia, anzi, la strinse in maniera incerta. Da quel momento seguirono minuti di silenzio, fino a quando non parlai per primo.
"Okay, ora andiamo a pagare. Poi vogliamo andare un po' al parco?"
Mi sfoggiò un altro dei suoi splendidi sorrisi.
"Certo."

Dopo aver pagato, ci incamminammo verso il parco e notai il modo in cui cercava di mantenere le distanze.
"Hey, puoi avvicinarti, non ti mangio mica!"
Dissi in maniera scherzosa e lui si morse il labbro. In quel momento mi soffermai su di esso e lo contemplai. Le sue labbra erano davvero stupende, perfettamente baciabli. Avrei tanto voluto baciarlo... e penso che anche Troye lo avrebbe voluto, perché mentre io ero intento a osservare le sue labbra, lui iniziò ad osservare le mie. Ma fummo interrotti da un ragazzo in bicicletta che sfrecciò fra di noi e urlò chiedendoci scusa.

Arrivati al parco, ci sedemmo su una panchina sotto ad un albero. Quel posto era fantastico: tranquillo e silenzioso.
Guardai Troye e notai che si stava torturando le mani, allora decisi di fare quello che mi passava per la testa da giorni ormai, tanto non avevo nulla da perdere. Così lo chiamai, presi il suo mento delicatamente, e feci scontrare le nostre labbra, notando come all'inizio si irrigidì, ma poi subito dopo li rilassò e si godette il bacio.





Hi guyssss,
Per farmi perdonare, doppio aggiornamento in due giorni...
Non so che scrivere, yolo torno ad ascoltare Easier byeeee

Non so che scrivere, yolo torno ad ascoltare Easier byeeee

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