6.36. Suona la sveglia, devo alzarmi, alle 7.15 ho il treno.
Sento mia madre parlare al telefono, sembra nervosa, ma poi mi accorgo che il suo tono non é nervoso, é spaventato.
«Oh, ciao Cris.»
«Con chi stavi parlando?» sbotto.
«Con nessuno, nulla di importante.»
Vorrei cercare di indagare ma mi convinco di essere in ritardo ma la realtà é che sono troppo assonnata e stanca per interessarmi a qualsiasi essere vivente a due occhi che esista sulla terra, quindi lascio perdere.
***
come al solito non so cosa mettermi.
"almeno il primo giorno voglio sembrare accettabile" penso.
Dopo dodici minuti di guerra con l'armadio, decido di mettere una camicia scozzese rossa, un jeans e le mie vans nere. Distrutte ma amen.
Faccio colazione con una tazza di latte e corro a lavarmi.
7.01. Tra quattordici minuti arriva il treno, devo muovermi.
***
Sono nel treno, da sola nel vagone, il mio libro e 'violet hill' nelle orecchie.
All'improvviso vedo le porte del vagone aprirsi.
"oh Cristo." .
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pensieri di un disastro.
Fanfiction9 marzo 1998. Cristina. Brutti voti. La tipica ragazza con genitori separati che lavorano e mai presenti. Figlia unica. Nessun amico. Paura dell'amore. Insomma, si direbbe un disastro, no? No, dentro di lei sapeva di non esserlo, ma la societ...