Eccola.
Lei.
Sempre cosi perfetta.
Amanda, mi sembra si chiami.
«Ehm, potrei sedermi qui con te?»
«Okay, é libero.» rispondo.
All'improvviso mi accorgo che non é truccata, ha anche i capelli tutti in disordine.
Una risata nervosa mi assale.
É la ragazza piu bella che conosca, mi fa strano vederla così.
«Ti dispiacerebbe reggermi lo specchio? Poi se vuoi potrei fare lo stesso con te.»
«Io non mi trucco, non so come.. cioé, non saprei cosa mettermi.
Certo dammi lo specchio. »
Le reggo lo specchio e la guardo tracciare quella sottilissima riga di matita nera che mette sulla sua palpebra superiore.
«Non mi ero mai accorta ti truccassi cosi poco.» mi lascio scappare.
Sta ridendo.
Amanda sta ridendo.
A differenza delle altre, lei non é un'oca.
Infatti non sta con le altre ragazze, nemmeno con tutti i ragazzi, sta semplicemente da sola, come me.
Ah, questa si che é bella, un disastro come me, paragonato a lei.
«Sei davvero bella, potrei aiutarti io a truccarti, sempre se a te fa piacere.»
La sua voce é davvero dolce, non ha doppi fini.
É pura.
«Mi piacerebbe molto, sei gentile, grazie.» le rispondo dopo averci pensato su un poco.
«Non ringraziarmi, mi piace aiutare gli amici.»
Un brivido mi assale.
Ha appena inconsapevolemente ammesso che siamo amiche, mi fa strano.
«Non ho mai avuto amiche prima d'ora, scusa non ci so fare con le amicizie.» dico, improvvisamente.
«Nemmeno io.
Spererei davvero che tu diventassi mia amica.»
Annuisco e le sorrido dolcemente mentre lei mi traccia una leggera linea di matita marrone nella rima interna dei miei occhi marroni.
«Ecco fatto, ora sei ancora piu bella, non che prima non lo fossi già, ma il marrone ti dona.»
Puo sembrare stupido ma, dentro me, questo gesto sta diventando davvero importante, potrebbe essere l'inizio di un'amicizia, di quelle vere.
«Grazie, Amanda.»
«Non ringraziarmi, Cristina.»
Il mio nome, non ci avevo mai fatto caso prima d'ora, non pensavo minimamente lei potesse conoscere il mio nome, provo una strana sensazione allo stomaco.
Felicità.
STAI LEGGENDO
pensieri di un disastro.
Fanfiction9 marzo 1998. Cristina. Brutti voti. La tipica ragazza con genitori separati che lavorano e mai presenti. Figlia unica. Nessun amico. Paura dell'amore. Insomma, si direbbe un disastro, no? No, dentro di lei sapeva di non esserlo, ma la societ...