«Cosa ci fai chiuso in uno stanzino?» chiedo sbalordita.
«Tu cosa ci fai in questo mondo?»
«Cosa stai dicendo, Eric?»
«No, nulla, dimenticalo.»
Esco e lui mi segue, entriamo in classe e inizia la lezione.
Lui sta per i fatti suoi, io per i miei.
La lezione non la segue nessuno dei due.
Io inizio a disegnare strani disegni sul banco.
«Signorina Woodley, dopo lo ripulisce il banco.»
«E lei si ripulisce il cervello, il banco é mio per un anno, fra un anno lo ripulisco, okay?»
«Se ha voglia di fare cosi la spiritosa, vada a farla fuori dalla porta.»
Esco sbuffando.
Tutti mi guardano, ad eccezione di Eric.
Mi siedo fuori e iniziano a venirmi gli occhi lucidi, poi le lacrime.
Non so perché, ma sono malinconica.
«Sei anche piu bella con gli occhi lucidi.»
«...»
«Tieni, un fazzoletto, asciugati.»
Vedo Eric allontanarsi verso la presidenza, ha un taglio al labbro, prima non lo aveva.
Cosa avrà combinato?
Resto con il dubbio finché non entro in classe.
Ah, ora capisco.
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pensieri di un disastro.
Fanfiction9 marzo 1998. Cristina. Brutti voti. La tipica ragazza con genitori separati che lavorano e mai presenti. Figlia unica. Nessun amico. Paura dell'amore. Insomma, si direbbe un disastro, no? No, dentro di lei sapeva di non esserlo, ma la societ...