Il mio Primo

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Ieri mattina, dopo quel bacio rubato dietro i vicolo di un bar, sono scappato lasciandomi Mario indietro.

So che forse ho esagerato, ma ero davvero tanto incazzato per quello che aveva fatto, per come mi aveva risposto, per le pretese che pretende ancora di avere su di me.

E forse è stato proprio quello, che spinto dalla rabbia che non sono voluto neanche tornare a casa mia, per paura di incontrarci in cortile, o alla finestra, per paura che tutta la mia rabbia potesse sparire al suo primo sguardo, al suo ennesimo "Scusa" detto solo per pararsi il culo e non perché lo pensasse davvero.

Così mi sono offerto di accompagnare Luca all'incontro col comitato studentesco. Lui è stato felicissimo, ha fatto letteralmente i salti di gioia, e io ho finto un sorriso per tutta la serata.

L'incontro è stata la cosa più noiosa alla quale avessi mai partecipato in tutta la mia vita. Ho trascorso due ore a camuffare sbadigli e fingere interesse verso gli argomenti trattati, anche se non ho prestato attenzione neanche a uno.

A fine incontro, Luca mi ha portato a cena e io ho optato per il McDonald's perché mi sentivo troppo incolpa a fargli spendere soldi per altri ristoranti costasi. Lui si è lamentato essendo un salutista cagacazzi di prima categoria e io ho goduto il doppio mentre divoravo in due morsi il mio Gran Crispy McBacon con patatine e CocaCola e lui mi guardava quasi sdegnato e con la forchetta scartava scrupolosamente qualcosa dentro la sua insalata.

E andiamo, chi cazzo va al McDonald's  e prende l'insalata?

Dopo la cena, ho espresso il desiderio di passare la notte con lui e ho letto nei suoi lo stupore e la felicità. Così ho chiuso gli occhi mentre salivo a casa sua. Mi sono fatto baciare, spogliare, toccare, anche se non riuscivo a provare assolutamente niente e la sua pelle non era bella: era anonima e secca.

Ma ero incazzato, ho mandato a quel paese il mondo, non avevo voglio di sentire nessuno e così ho risposto ai suoi baci, ho risposto alle sue mani, e ho cercato di concentrarmi su di lui per farmelo venir duro con scarso risultato.

E lui si è impegnato e anche parecchio. Ho letto lussuria, voglia, anche prepotenza. Le sue mani sul mio corpo non erano delicate e non mi piacevano, ma ho ignorato anche questo. E quando è entrato dentro di me che non ho sentito neanche il piacere, ma solo dolore.

E allora ho chiuso gli occhi e ho immaginato che sopra di me non ci fosse lui ma che ci fosse Mario, ho immaginato che fossero le mie labbra sottili a baciarmi, la sua pelle a toccarmi, lui ad affondare dentro di me. E solamente così sono arrivato all'orgasmo, vuoto, senza sentimento, senza un briciolo di passione. 

Luca ha cercato di abbracciarmi dopo il sesso, ma io gli ho dato le spalle. Mi ha baciato l'orecchio e mi ha detto che è stato bellissimo, quando in realtà ho aspettato che si addormentasse per piangere silenziosamente. 

Sono rimasto sveglio che quasi tutta la notte e adesso che mattina, mi sento stanco.

Luca accanto a me continua a dormire dopo che ha continuato a russare per tutta la notte attaccato al mio orecchio.

Prendo il telefono sul comodino e ci trovo dentro una decisa di messaggi di mia madre che mi chiedo dove sono e poi leggo l'ultimo messaggio inviato mezz'ora fa che mi spezza il respiro.

"Mario vuole andare via da Verona"

Di scatto mi alzo e stacco malamente dal mio corpo il braccio di Luca, che si lamenta ma per fortuna si gira dall'altro lato del letto e continua a dormire.

Sospiro e mi rendo conto di aver fatto la cazzata più grande della mia vita.

Tutta la mia rabbia scompare, lasciando solamente il rimorso per essere andato a letto con la persona sbagliata.

Vieni Con Me // Clario Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora