Il vecchio Spaida

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Il vecchio Spaida si aggiusta la sedia vicino al tavolo e inizia a raccontare <<Molto tempo fa c'era il re Federico I detto Barbarossa, egli regnava sul sacro romano impero dall'inizio del XII alla fine del XII secolo. Venne in Italia per parecchie battaglie e il caso vuole che fu un finanziatore della ricostruzione dell'abbazia di Fossanova che aveva subito numerosi danni durante le battaglie. Non so se conosciate le leggende su Barbarossa... "si narra che egli non morì davvero, ma stesse ancora dormendo con i suoi cavalieri in una caverna nelle montagne di Kyffhäuser in Turingia e che ogni tanto nel suo stato di dormiente, alzi la mano per mandare uno dei suoi fuori a controllare se i corvi che circondano la montagna siano spariti, così da poter scendere dalla montagna e ripristinare il suo regno." Queste leggende non sono del tutto prive di verità. Se vi dicessi che Barbarossa non è realmente morto?>> Il vecchio Spaida domanda ai giovani ragazzi.

<<Ma tutto questo cosa c'entra con noi?>> Chiede Sandro.

<<Avete udito la musica? E il vostro amico è stato al suo contatto?>> Spaida continua. <<Intende la strana melodia che partiva ogni volta da sola appena accendevamo la radio?>> Matteo chiede con la faccia preoccupata.

<<Beh ci sono vari modi di venirne a contatto, e quello che è capitato a voi è uno dei tanti>> Spiega Il vecchio Spaida. <<Ma lasciatemi continuare... come stavo dicendo non è una leggenda che Barbarossa sia ancora vivo... è solo diverso il modo in cui la sua entità sia ancora viva. Barbarossa era in possesso della lancia del destino, una lancia magica che gli donava l'invincibilità ma durante una battaglia egli cadde e perse la lancia, poi un cavaliere lo trafisse con una spada e morì. Ma chi ha posseduto quella lancia è destinato a vagare nel mondo dei vivi e soffrire in eterno. Per secoli il re si è perso e ha sofferto, ma poi ha scoperto un modo per riuscire ad interagire con il mondo dei vivi, di manifestarsi, attraverso la musica egli può contattare le persone ma non gli è bastato, il re voleva tornare a vivere e governare sul suo regno. Così ha creato i mutaforma.>> Spaida rivela ai ragazzi.

<<Signore non credo che mi sia chiaro, cosa sono i mutaforma?>> Interpella Vittorio. <<Stavo per arrivarci ragazzo.>> Ribadisce il vecchio Spaida continuando a parlare. <<Barbarossa entrò negli inferì e cominciò a portare con se gli spiriti dei suoi cavalieri, poi attraverso la musica, quella melodia che avete ascoltato, egli collegava gli spiriti a dei contenitori, ovvero delle persone vive.>>

<<Sta dicendo che Gi-Giulio è posseduto?>> Ribatte Matteo molto spaventato

Vittorio s'intromette <<Signore ma cosa dice? Non esistono queste stronzate!>>

<<Silenzio!!!>> il vecchio Spaida urla. <<non ho ancora terminato! Quando una persona viene a contatto con la musica resta contagiata. Ma non è quella la fase che li rende contenitori, prima di essere pronti a ospitare uno spirito riportato nel mondo dei vivi si deve essere sottoposti ad un rito alla presenza dell'energia pura o meglio dire una persona che è stata riportata in vita dal re Barbarossa stesso.>>

<<Ma scusa, allora che gli succede? E poi non siamo stati anche noi a contatto con la musica?>> Vittorio con scetticismo ribadisce.

<<Già e vero l'abbiamo ascoltata tutti.>> Ribatte ancora Matteo.

<<Domande più che giuste>> Spaida risponde. <<non bisogna ascoltarla ma venirne a contatto diretto con la fonte che la emette e stando ai fatti deduco che solo lui ha toccato la musica. Per quanto riguarda al contagio, se non è stato sottoposto al rito allora può essere curato grazie ad una radio che trasmette delle onde a bassa frequenza. Infatti la melodia che avete ascoltato voi è trasmessa su delle alte frequenze, il contatto con le basse frequenze invece riequilibra la lucidità della persona contagiata.>>

La melodia dei mutaformaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora