IV

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Jimin si assicurò che i loro giorni trascorressero lentamente. Subito dopo le lezioni eseguiva gran parte dei suoi compiti, passando il resto della giornata a gironzolare insieme a Yoongi per Seoul.

La loro prima meta fu la gelateria e Jimin comprò per Yoongi il gelato con il più gran numero di gusti possibili, a scapito dello scetticismo della commessa.

"Non riesco a sentire i sapori in realtà." Disse Yoongi mentre camminavano mano nella mano lungo la strada. "Ma provo una sensazione piacevole in bocca! Wah, Jiminnie, ne hai un po' sulla guancia. Lascia che te lo tolga via!"

Jimin si aspettò di sentire un fazzoletto o una mano strofinare contro il suo viso, non certo un paio di morbide labbra ed una lingua curiosa. Yoongi leccò la sua guancia finché non fu di nuovo pulita e color porpora, ridendo di Jimin quando il gelato colò nelle sue mani a causa della stretta troppo poderosa.

Sembravano due fidanzati ad un appuntamento e Jimin lo pensava davvero, sebbene non fosse stato messo in chiaro per filo e per segno.

La loro relazione si era evoluta al di là di ogni parola.

Nel parco, Yoongi inseguì un cane randagio, dopodiché placcò dolcemente Jimin, facendolo cadere a terra, e rotolando sul prato insieme a lui finché l'odore dell'erba e della luce del sole non intrisero i loro abiti. Jimin non era mai stato così tanto felice in vita sua insieme ad un'altra persona. Yoongi voleva correre ovunque e toccare qualsiasi cosa Jimin gli permettesse –entro i limiti della legalità.–

Il loro tragitto verso il punto di osservazione più alto di Seoul ne valse davvero la pena dopo aver visto gli occhi spalancati e il sorriso raggiante stampato sul volto di Yoongi. "Non sarebbe fantastico poter volare, Jiminnie? Potrei prenderti sulle spalle e dopodiché volare in tutto il mondo! C'è un posto chiamato New York che sembra davvero carino dalle foto che ho visto!"

Jimin fece la vaga promessa di portarlo a New York entro cinque anni a partire da quel giorno, solo per vederlo esplodere di felicità.

Corsero per tutta la città, cogliendo ogni vista ed ogni suono dell'animata metropoli. Yoongi aveva un sorriso amichevole e fu addirittura intaccato da un gruppo di studentesse delle medie, le quali, ignorando completamente la sua razza, non si fecero alcuno scrupolo ad aggrapparsi a lui, dichiarandolo come il loro migliore amico.

"Ti adorano." Sorrise Jimin, osservando una di loro afferrare la mano di Yoongi, rifiutandosi di lasciarlo andare.

"Credo voglia tenermi con lei!" Disse Yoongi, solleticando la bambina sotto il mento. "Hey, piccola. Ora devo andare con Jiminnie, okay? Dovresti andare a casa da mamma e papà, io credo ti stiano aspettando!"

La piccola si guardò intorno, passando lo sguardo da Yoongi a Jimin, che fissò. "È quello Jiminnie?"

Yoongi agitò la mano goffamente.

"Sì, è lui! Lui è il mio..." Yoongi chiuse la bocca, sbattendo le palpebre. "Lui è il mio... beh, non mi viene in mente alcun nome per descrivere cosa sia esattamente, quindi ti dirò solo questo, piccola." Yoongi si piegò fino a raggiungere il livello dei suoi occhi, sorridendo. "È la persona che amo."

Ci fu una pausa, dopo la quale la bambina sorrise, comprensiva. "Prenditi cura di lui, okay?"

"Lo farò." Promise con un intimo sorriso.

Abbastanza vicino da origliare la conversazione, Jimin sorrise sentendo il petto pesante. Il suo cuore ormai era cresciuto, nutrito dall'affetto di Yoongi che gli aveva dato finora, ma con quelle sue parole, crebbe ancora un po' di più.

Ma se il suo cuore avesse continuato a crescere, presto sarebbe diventato difficile respirare.

La loro prima doccia insieme fu l'unica che Jimin non avrebbe mai più dimenticato. Yoongi non si fece alcun scrupolo a restare senza vestiti ed entrò nella vasca per primo, sollecitando Jimin ad unirsi insieme a lui.

absolute yoongi ; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora