1. E tu chi sei?

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"Ma devi stare tranquilla, sono sicura che andrà bene, forse questa volta l'appartamento sarà quello giusto." sento la voce amplificata di Kat dal viva-voce del telefono, mentre gironzolo nervosa per la stanza. Ho davvero bisogno di una casa, perché vivere ancora con i genitori a quest'eta è davvero vergognoso, almeno secondo me. Con il mio lavoro da barista da Mercy's non guadagno abbastanza per pagarmi sia gli studi che tutto il resto, quindi sto cercando qualcuno che affitti casa con me. Non voglio soldi dai miei per farmi aiutare, voglio diventare indipendente e di certo chiedendo aiuto a loro non cambierebbe niente dal rimanere o andarmene via di casa.

"Grazie per il supporto morale Kat, ma non so, ho un brutto presentimento..." non riesco a finire la frase che lei scoppia a ridere. "Tu e i tuoi brutti presentimenti, hai detto che lo hai sentito anche quando mi hai conosciuta." risponde con un tono tra il divertito e il fiero, come per vantarsi del fatto che averla conosciuta è stato essenziale per me. "Infatti, alla fine avevo ragione." trattengo una risata, mentre mi sistemo i capelli guardandomi allo specchio. "Piccola stronzetta, sicuramente troverai qualcuno di super unico come me." mentre lo dice, già me l'immagino sorridere come un'idiota. "Certo. Lo spero anch'io, anche se non vorrei avere un'altra te in giro." dico ridendo, non riuscendo più a trattenermi.

"Ma sentitela... Comunque non dovresti vederti tra poco con quella che potrebbe essere la tua futura coinquilina?"
Cazzo, non ho notato che si sono quasi fatte le 15.30. "Se arrivo in ritardo farò una brutta impressione, devo andare. Ti richiamo dopo l'incontro okay?" dico prendendo il cellulare in mano. "Se non mi chiami mi troverai sotto casa tua stasera." Risponde ridendo, so che lo dice in senso ironico, ma sono sicura che se non la chiamo lei davvero verrebbe a casa per sapere tutto.
"A dopo, te lo prometto." la sento ridere ancora e senza aspettare una sua risposta butto giù, iniziando a scendere le scale per uscire. Prendo la borsa che è sulla poltrona, e mi giro guardandomi allo specchio. Ho deciso di non avere un aspetto troppo serio, un vestito estivo che mi arriva a metà coscia con motivi floreali, mi è sembrato quello piu adatto. Almeno lo spero. Poi le ballerine nere prese imprerito da Kat. Trucco: mascara e un po' di eyeliner, non mi piace mai esagerare, i miei occhi sono abbastanza appariscenti da sè, molto chiari, non saprei dire se azzurri o tendenti all'argento. Li ho errditati da mia nonna, almeno nelle foto che ho di lei sembrano identici ai miei, e mia madre dice che quando mi guarda le ricordo molto lei.
I capelli invece sono tali e quali a quelli di mio padre, castani oscuri e mossi che tengo sempre sciolti. Sorrido rassicurandomi da sola.
Oggi andrà tutto bene.

Esco salendo in macchina e andando al posto in cui avrei incontrato Holly Smith. A casa non c'è nessuno quindi decido di mandare un messaggio veloce a mia madre per avvisarla che uscivo. Non mi piace farli preoccupare.

Arrivo puntuale, e mentre parcheggio la macchina, vedo quella che potrebbe essere la mia coinquilina.

Scendo e le vado incontro, e wow... È bellissima. Alta e snella con dei capelli corti biondi a circondare il suo viso molto giovanile, anche se mi ha detto di avere quasi 27 anni. Mi sorride capendo che sono io quella che aspettava.
Avvicinandomi noto i suoi occhi verdi oscuri. Le sorrido a mia volta porgendole la mano. "Lei dovrebbe essere Beth Meyer?" chiede sorridendo.
"Si sono io, e scusi per il ritardo." rispondo avvicinandomi al nostro tavolo. "Non ti preoccupare e dammi pure del tu, non sono mica così vecchia!" mi dice ridendo leggermente mentre si siede aspettando che un cameriere ci serva. Annuisco innrisposta e diventonpensierosa.
Mi riprendo quando sento arrivare il cameriere. "Allora, vogliamo parlare dell'appartamento?" chiede Beth trattenendosi dal ridere. Ho già fatto la figura della scema senza accorgermene?
"Ehm, si in effetti avevo delle domande da farti." dico guardando velocemente cosa prendere. Alzo lo sguardo per dire la mia ordinazione al cameriere e... wow. Non avevo mai visto degli occhi così belli. Marroncini quasi color miele. Sarei rimasta ore a capire di che colore sono.
Noto subito il sorrisetto del ragazzo, sicuramente penserà che sono una cretina. Ovvio che lo penserà, una che rimane a fissarlo non può essere di certo normale.
"Ehm, si. Mi può portare solo un bicchiere d'acqua?" chiedo ricomponendomi. Guardo di nuovo Holly che siede davanti a me e mi preparo a fare le domande a cui pensavo prima. "Anche per me un bicchiere d'acqua, grazie." dice sorridendo al cameriere.
Ma non le fanno male le guance da tanto sorridere?
"Arrivo subito con le vostre ordinazioni signore." Okay, doveva andarsene subito, perché con quella voce mi sarei distratta davvero tanto, sei davvero una stupida Beth.

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