02. Amori Difficili

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Passarono gli anni e, col tempo che passava, anche il piccolo Magnus cambiava, così come le foglie in autunno, iniziava a crescere, a scoprire il mondo e tutto ciò che lo circondava, da neonato divenne bambino, e tutti nel piccolo villaggio di Wall si resero ben presto conto che non era un bambino come gli altri, aveva qualcosa di diverso a caratterizzarlo, a distinguerlo.

Il bambino, ben presto, divenne ragazzo, e da ragazzo passò ad essere un giovane uomo, nessuno poteva negare che era un giovane di grande bellezza, tuttavia, non brillava per ricchezza o nobiltà di stirpe, o così credeva, tuttavia non siamo qui per parlare di come il bambino divenne ragazzo, ma per raccontare come Magnus Bane divenne un uomo, impresa assai più difficile, e per diventarlo, egli dovrà conquistare il cuore del suo unico vero amore.

"Hai già preso i fiori Magnus?"

Domandò l'uomo di mezza età al figlio ormai ventenne, quest'ultimo gli mostrò i fiori di campo che aveva colto la mattina stessa, subito dopo aver finito il lavoro alla bottega, e gli sorrise un po' agitato prima di uscire dall'abitazione e dirigersi a passo spedito verso quella della sua amata.

Era tremendamente nervoso, Camille, la ragazza di cui era perdutamente innamorato ormai da anni, era una giovane di ricca famiglia, di notevole istruzione e di straordinaria, inimmaginabile bellezza, bella quanto una stella del cielo e, naturalmente, tanta bellezza non era bramata solo dal moro, egli aveva infatti più di un rivale, ma il più temibile era Anfrie, un giovane del villaggio conosciuto per la sua ricchezza e scaltrezza.

Quella sera però, Magnus non aveva alcuna intenzione di farsi mettere da parte dal rivale, così, con coraggio, scagliò un sassolino alla finestra dell'amato che ben. Presto si affacciò, rimanendo alquanto delusa nel vedere che, a bussare alla sua finestra, non era stato il nobile biondino ma il moro e, con disprezzo, volle umiliarlo.

"oh sei tu... Ho dimenticato qualcosa alla bottega?"

Prima che il ragazzo potesse risponderle, venne colpito con forza moderata alla mano, facendo cadere i suoi fiori e, dopo essersi girato, vide che a sfidare la sua pazienza era stato proprio il suo rivale.

"Magnus Bane... Garzone di giorno guardone di notte, ha un limite la tua impudenza?!"

Lo spingonò nel tentativo di farsi forte agli occhi della giovane, che lo fermò con divertimento chiedendogli di smettere di Infastidire il ragazzo, il biondo però altro non fece se non disprezzarlo ancora di più sfidandolo ad una piccola lotta a scherma con due bastoni lotta che, naturalmente, fu vinta dal ricco.

Così torno a casa, intristito ed umiliato, promettendo a se stesso che, in un modo o nell'altro, avrebbe conquistato il cuore di Camille.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, scusatemi per eventuali errori.

Prossimo aggiornamento: domani ad un orario indefinito.

Votate e commentate ^-^

Cupido

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