17. Intuizione introversa: INTP e INFP

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Approcciarsi ai Tipi Psicologici

Siamo ormai quasi giunti al termine della nostra guida. Dopo questo capitolo, infatti, parleremo dei diversi criteri di suddivisione dei Tipi Psicologici e poi dei Quattro Temperamenti. Tuttavia, vi ricordo che si accettano argomenti, dubbi, o questioni da discutere in capitoli extra. Per adesso, come ultimo sermone introduttivo, credo sia il caso di parlare dello spirito con cui è più opportuno approcciarsi all'universo dei Tipi Psicologici. Riprendendo un'idea dal mio blog su Tumblr, quindi, ecco di seguito due liste su cosa non fare e cosa fare, una volta che si scopre il proprio Tipo Psicologico.

Cosa NON fare

1. Non usate il vostro Tipo per giustificare i vostri difetti ... Come abbiamo ripetuto più volte, la forza di volontà, e quindi l'autocontrollo, risiede nel conscio, perciò siamo responsabili al 100% di ogni nostro comportamento. Il fatto di essere dei Tipi T, ad esempio, non giustifica la mancanza di tatto (empatia e compassione, come abbiamo sottolineato, sono due cose diverse: una è un dono, l'altra è una scelta).

2. ... ma neanche per esaltare i vostri pregi. Tanto per cominciare, tutti i Tipi hanno eguale valore, il vostro non è più speciale o importante degli altri. La rarità non è ciò che da valore alla vita. Secondo, il fatto di appartenere a un determinato Tipo non implica che ne possediamo tutte le qualità, poiché la nostra personalità e la nostra storia influiscono molto sul modo in cui il Tipo si manifesta. Terzo, se lo fate, chiedetevi perché sentite tanto il bisogno di esaltare certi aspetti del vostro Tipo. Su chi volete fare colpo? E perché mai? È davvero così importante?

3. Non pianificate la carriera in base al vostro Tipo. Di nuovo: il fatto che il Tipo XXXX sia portato per determinate attività, non significa che voi lo siate, né che queste debbano piacervi per forza. Scoprite da soli quali sono le vostre propensioni, sperimentate, pensate con la vostra testa e cercate di capire da soli che cosa vi piace e cosa no, cosa sapete fare e cosa no. Nessuno può dirvelo, potete saperlo solo voi.

4. Non pensate di appartenere a un Tipo raro soltanto perché vi sentite strani o incompresi. Come abbiamo ribadito più volte, l'incomprensione è un sentimento umano molto diffuso e, in particolare, tutti gli introversi lo sperimentano quasi quotidianamente.

5. Non ritenetevi speciali perché appartenete a un Tipo raro. Non lo siete, tutti i Tipi sono importanti. Chiedetevi, piuttosto, se state facendo del vostro meglio con quello che avete, che poi è l'unica cosa che conta.

6. Non fatevi abbagliare dai nomignoli e dai miti. Girovagando su internet, scoprirete presto che sono stati affibbiati dei nomignoli a ogni Tipo. Voi leggeteli e dimenticateli, perché non fanno altro che alimentare l'idea secondo la quale certi Tipi sono migliori di altri (insomma, chi vuole essere un "Ispettore", quando puoi essere un "Mastermind"?). Inoltre, non date adito all'aura mitologica che aleggia su alcuni Tipi: è la parte più sciocca, falsa e ridicola di tutto l'MBTI.

7. Non abbiate fretta di scoprire il vostro Tipo. Finché non intuirete meglio la teoria, non capirete mai qual è il vostro Tipo. Le cose ben fatte richiedono tempo, ragazzi. Inoltre, se siete ancora adolescenti, aspettate qualche anno prima di archiviare la ricerca bollandola con il marchio "certezza assoluta": so che suona fastidiosamente paternalistico, ma non avete idea di quanto si può cambiare, diventando adulti.

8. Non imparate solo su Internet. Tanto per cominciare, come abbiamo già assodato, il 90% delle informazioni sui Tipi che trovate sul web sono fuorvianti e non di rado sbagliate. Inoltre, personalmente, credo che nessuno al mondo sappia spiegare i Tipi Psicologici bene come Jung. Se non vi va di leggere tutto il testo, almeno sfogliate l'introduzione e il capitolo X, che è quello in cui sono descritti i Tipi.

Tipi Psicologici, una guida un po' insolitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora