Chiudo gli occhi.
Inspiro ed espiro.Il silenzio intorno a me é spezzato solo dal cigolio di quel maledetto lampadario sopra la mia testa e dallo sfrusciare dei fogli sulla scrivania, mossi entrambi dalla leggera brezza che penetra dalla finestra.
Quindi ora le opzioni sono due: o brucio la scrivania e spacco il lampadario, o chiudo la finestra e muoio dal caldo.
Giugno si fa sentire...è finito così in fretta quest'anno di scuola...forse perché non l'ho vista nemmeno col binocolo.
In teoria, dovrei appena aver finito il primo anno di Università.
In pratica, mi sono fermata alla maturità.
Dopo cinque anni di liceo, stare a sentire per sei ore di seguito una persona che parla, parla e parla senza fermarsi, credendo di dire cose sensate e utili, non è esattamente nelle mie priorità.
Mi esce dalle labbra uno sbadiglio poco femminile. Sento le palpebre diventare più pesanti ad ogni battito, la testa mi pulsa. Sgrano gli occhi e li sbatto ripetutamente.
Non devo dormire.
Me lo ripeto ogni notte, e ogni volta puntualmente mi addormento e...beh, non amo quello che vedo nel mondo dei sogni.
Poso gli occhi sulla sveglia, che segna le 5:47, e poi sulla finestra. Il cielo è chiaro. Non ci sono nuvole, sembra già mezzogiorno.
Mi accascio sul cuscino e lascio uscire dalla mia bocca un mugolio di disperazione.
Tra non molto mi dovrei svegliare, dato che quel genio di mia madre mi ha diagnosticato una profonda depressione. Dice che non rido, non parlo e non dormo da quando lui ha lasciato la mia vita...
Chiudo gli occhi.
Inspiro ed espiro.Okay, dicevamo...lei pensa che io abbia bisogno di uno psicologo.
Vi dico solo che ho la maturità in Scienze Umane.
Ergo, in psicologia.
Ergo, se avessi bisogno di uno psicologo lo saprei.
Ergo, sarei io la psicologa di me stessa.
"It's not until you fall that you fly. When your dreams come alive you're unstoppable, take a shot, chase the sun. Find the beautiful, we will glow in the dark. Turning dust to gold and we'll dream it possible..."
"Aaaaah sta zitto" sbotto verso il mio telefono, che si è messo ad intonare la solita canzone di merda. La tipica canzone dei Huawei.
Mi ricorda i giorni in cui andavo al liceo. Ogni mattina mi svegliavo con questa suoneria. All'inizio era piacevole...poi a fine anno vi giuro che l'avrei lanciato di prepotenza contro il muro.
Allungo una mano verso il pavimento, dove ho appoggiato il mio telefono. Lo cerco a tastoni e spengo la sveglia muovendo a casaccio le dita sullo schermo.
Mi strofino il viso e gli occhi e osservo il soffitto.
Se conosco bene mia madre...
3...
2...
1...
"GIULIA ALZA QUEL CULO PESANTE DAL LETTO, IMMEDIATAMENTE!" grida la pazza psicopatica sbattendo la porta della mia camera contro al muro...la sua solita delicatezza.
Mi sfugge uno sbuffo sonoro, che tradotto significa 'DIO AMMAZZAMI'.
Rotolo giù dal letto e per poco non finisco con la faccia a terra.
La pacchia è finita gente, la pacchia è finita.
Con la mia fine camminata da zombie, entro in cucina, dove mia madre e mio fratello stanno già facendo colazione.
"Giulia datti un po' di contegno, non puoi girare mezzanuda per casa! C'è anche Manuel qui con noi!" sbuffa indignata la prima mentre mi siedo.
Inarco un sopracciglio e la guardo male "È casa mia, giro come mi pare" E NON ROMPERE GLI OVULI vorrei aggiungere.
Taccio e guardo disgustata il barattolo di marmellata davanti a me...okay, anche oggi la colazione la faccio domani.
Dai sinceramente, chi ha fame di prima mattina? E anche se ne avessi, la marmellata sarebbe l'ultimo cibo che mangerei.
E tanto per la cronaca, mio fratello non si scandalizza a vedermi in reggiseno e mutandine. Sono sua sorella!
In camera scelgo le prime cose che mi capitano sott'occhio: un maglione XXL nero e dei leggings dello stesso colore andranno benissimo.
Tanto non penso di incontrare Harry Styles o Brad Pitt nel posto in cui devo andare. Mi immagino Harry come psicologo...Oddio ci potrei scrivere un libro, per poi intitolarlo A LETTO CON LO PSICOLOGO oppure COME VIOLENTARE IL PROPRIO STRIZZACERVELLI...no okay, la mia immaginazione sta viaggiando troppo.
Scuoto la testa per concentrarmi mentre mi lego i capelli in uno chignon disordinato. Mi lavo velocemente i denti e alzo lo sguardo.
Dio santissimo, sembro Gollum. In testa ho un fottuto coniglio morto, non uno chignon. Le occhiaia e le borse risaltano alla perfezione i miei occhi scuri...che vita triste.
Mio fratello, più piccolo di me di un anno, ha preso gli occhi verdi di nostro padre, non è giusto. Avrei anche preferito gli occhi azzurri di nostra nonna, che al sole sembrano bianchi.
E invece sono nata con un cespuglio di capelli ricci castani e due occhi tondi color nocciola, come nostra madre.
"GIULIA ESCI DA QUEL BAGNO, È TARDI!" sento gridare la psicopatica dal salotto.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo. Non la sopporto.
Esco solo per non sentirla urlare nuovamente e insieme ci dirigiamo verso la macchina.
"Non sei emozionata?" chiede mentre premo a caso i pulsanti della radio per attivare il Bluetooth.
Mi fermo con la mano a mezz'aria, giro la testa verso di lei lentamente e la guardo come per dire: 'Perchè mai dovrei essere emozionata?'
Seleziono la cartella di Ultimo e alzo il volume al massimo, ignorando la sua domanda stupida.
Si parte.
Spazio Autrice:
Che ne pensate? È il mio primo vero libro e vorrei sapere da voi se lo stile di scrittura è di vostro gradimento o se trovate degli errori, grazie mille e buon proseguimento. Un bacione❤️

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Colpa Dell' Orgoglio
ChickLitAvevo già una vita difficile, una famiglia rovinata e un cuore a pezzi. Ci mancava solo lui.