Capitolo 8

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<<qua dentro c'è puzza di testosterone>> disse Marlene con una faccia disgustata entrando nel dormitorio maschile di Grifondoro, una trousse in una mano, una stampella piena di vestiti nell'altra.

<<ha ha ha diamoci una mossa>> disse Sirius andando verso la ragazza.

Si esibirono nel loro saluto segreto, una sequela di mosse complesse e ben amalgamate che terminava con un abbraccio.

Marlene iniziò con mischiare un gloss trasparente con un ombretto dorato, creando una strana miscela luccicante.

Disegnò l'eye-liner di Sirius con quella. Poi prese un mascara bianco e glielo passò sulle ciglia lunghe e scure superiori e inferiori.

<<togliti la camicia ora>> iniziò a disegnargli sul petto tante decorazioni dorate. Le linee seguivano i lineamenti del suo corpo. <<prova a non respirare un attimo>> disse Marlene tutta presa da quel lavoro.

<<e quindi glielo dirai stasera?>> esordì la bionda mentre finiva di scarabocchiare il torace del corvino.

<<beh insomma...>> iniziò il ragazzo tornando a respirare.

<<Sirius Orion Black>> disse la ragazza con tono minaccioso <<non fraintendermi ma non ho intenzione di far finta di essere la tua ragazza ancora per molto>>

<< e dai Lene>>

<<Sir... glielo devi dire>>

<<immagina la conversazione "hey ciao Remus, bella festa vero? Che bella canzone! Ah comunque ti vorrei saltare addosso dal terzo anno! Ci si vede in giro!>> disse Sirius con un'espressione amara sul volto.

<<in ogni caso, sei ricambiato>> disse Marlene sfilandosi la camicetta e rimanendo con un top sportivo.

Sirius prese un rossetto rosso dalla sua trousse e con quello le tracciò l'eye-liner poi iniziò a disegnarle il corpo come lei aveva fatto con lui alternando il rosso e il nero di un comune eye-liner waterproof.

<<non alimentare le mie aspettative Marls...>>

<<lo sai che sono realista, non te lo direi se non ne fossi convinta>> Sirius sbuffò nervoso. Si allungò verso il suo comodino, ne estrasse un pacchetto di Marboloro Gold e se ne infilò una tra le labbra, la accese schioccando le dita.

Marlene emise un gridolino <<Sirius, una, ti prego>> e senza nemmeno aspettare la risposta dell'altro rubò una sigaretta dal pacchetto.

Fumarono chiacchierando per qualche minuto poi ritornarono all'opera.

Si cambiarono: Sirius rimase a petto scoperto, dei jeans a zampa bianchi a fasciargli le gambe e degli stivaletti bianchi con tacco ai piedi.

Marlene si mise un top rosso che era davvero poco più che un reggiseno, una gonna nera di pelle, delle calze a rete e degli stivali di pelle lucida nera.

Con qualche colpo di bacchetta a Sirius furono attaccate delle ali bianche sulla schiena mentre a Marlene furono fatte spuntare delle corna nere.

Erano l'angelo e il diavolo più sbagliati di sempre.

Marlene aveva sempre avuto un'aria angelica, i capelli biondi fluenti, gli occhi chiari, il viso dai tratti morbidi. Sirius aveva sempre avuto un'aria da bello e dannato, i capelli scuri, i tratti aristocratici, gli occhi grigi e imperscrutabili, il suo modo di vestire un po' da ribelle.

Sorrisero alle loro immagine nello specchio e si diedero il cinque.

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