Insicurezze /4° Settimana

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Il primo trimestre è il più delicato e tu ci sei appena entrato! Ed è proprio il caso di dirlo: Mamma, non sei più da sola!
L'ovulo si annida ed in questo modo completa il processo di fecondazione. Le cellule sono centinaia e centinaia e alcune formano il sacco amniotico, il posto il cui crescerà il/la/i bambino/a/i; altre il sacco vitellino; ed altre ancora la placenta.
Il primo sintomo che è il più evidente tra tutti è il mancato arrivo del calore, ma ci sono anche altri segnali che vi aiutano di capire se siete riusciti a concepire o no: Stanchezza, dolore al seno, sbalzi di umore, piccole voglie e piccole nausee mattutine.
Se avevi l'intento di una gravidanza e hai già capito di essere incinta devi subito eliminare il fumo e gli alcoolici dal tuo corpo!
Se non ne sei sicura o hai incertezze, l'utilizzo di un Test di Gravidanza ti aiuterà a capire se siete gravidi o meno - ma non è detto che funzioni alla perfezione.

«Sei sicuro, piccolo?»

«Se fossi sicuro non ti avrei mandato a comprare un test di gravidanze, Harry. E ti ho detto di non chiamarmi piccolo.»

«Okay, Okay.» L'Alpha si trattenne dallo sbuffare, sapendo che Louis si sarebbe incazzato con lui se l'avesse fatto, e tirò fuori la confezione di carta dal sacchettino di plastica della farmacia con mani tremanti, leggendo più volte la scritta rosa che diceva "Test di Gravidanza". «Dio, Louis... Spero che questo sia uno scherzo.» commentò il riccio, prima di allungarlo al suo Omega. «Uno scherzo di cattivo gusto.»

«Ma.. Sei serio, Harry? Sei serio o ti piace fare battute stupide e basta?» ringhiò leggermente Louis e gli lanciò un'occhiataccia assassina mentre le sue mani strapparono la scatolina del test di gravidanza dalle mani dell'Alpha con un gesto rude e veloce. «No, perché non so davvero come tu faccia a pensare che io possa scherzare su una cosa simile! Una cosa riguarda me, te e il nostro futuro.» si affrettò ad aggiungere, aprendo la confezione e tirandone fuori un test incartato con dell'altra carta. «Sai cosa significherebbe avere un bambino a quest'età?!»

«Lou-»

«È una cosa seria, Harry. Davvero seria e mi fa tremendamente arrabbiare il fatto che tu l'abbia presa come uno stupido scherzo.»

«Tesoro, ti sei reso conto mi hai risposto male nuovamente?» gli fece notare Harry mentre, mentalmente, si dava del coglione per aver detto una cosa simile ad alta voce. "Non potevo pensarlo e basta?" si chiede, incrociando le braccia al petto e guardando l'Omega dall'alto con un fare che solo gli Alpha possedevano ma Louis non sembrò nemmeno notare il suo tentativo di imporre l'autorità. "O sperarlo, cazzo. Dio, spero davvero che non sia incinto o saremo nella merda entrambi." «Ed è qualcosa che fai troppo spesso, Louis.» aggiunse, riferendosi al fatto che quella era già la quarta volta in due ore che gli rispondeva a tono.

«Oh, Harry, sono sicuro che lo faresti anche tu se ti accusassi di fingere una... cavolo di gravidanza a venti anni!» disse con tono acido il liscio, scartando il test, che sembrava un piccolo termometro piatto, e buttando nel cestino l'involucro di carta.

«Non ti sto accusando di fingere una gravidanza. E calma il linguaggio, Louis.» lo ammonì con voce dura l'Alpha, cercando di non risultare troppo severo per non peggiorare la situazione ma finì solo col beccarsi un'altra occhiataccia da parte dell'Omega. "Ma si può sapere che cazzo gli prende oggi? È davvero insopportabile!" «Non credi di stare esagerando?» "Se continua così mi toccherà punirlo."

«Non credi di stare esagerando tu, piuttosto?» ribatté Louis prima di prendere la confezione e leggere velocemente le istruzioni per l'uso corretto del test. "Okay, allora... Una striscia è negativo e due strisce sono positive. È semplice.. No, non lo sarà se risulto positivo!" «Sai che se risulto positivo-»

«Cosa che non succederà.»

«Lasciami fare questo stupido test e poi ne riparliamo, okay? E comunque, signor Veggente, ti voglio solo dire che se risulto incinto la colpa sarà tutta tua e della tua voglia di non voler usare precauzioni!» fu l'ultima cosa che disse l'Omega prima di rinchiudersi nel bagno della loro camera, chiudendo a chiave la porta e lasciando Harry fuori e con le mani in mano.

«Non mi pare che tu abbia mai ribattuto su-»

«Harry!» ringhiò Louis e aspettò qualche secondo, assicurandosi che il riccio si fosse realmente zittito, prima di abbassare l'intimo, sedersi sulla tavoletta fredda e fare il test con la forte speranza che risultasse assolutamente negativo. "Dio.. Ma perché è così testardo?! Sua madre poteva dirmelo che aveva la testa dura come una quercia!" pensò, concentrandosi quanto bastava per evitare di sporcarsi le mani con la propria urina.

A chiedere con imbarazzo e vergogna di fare quel fatidico Test di Gravidanza era stato proprio l'Omega, qualche ora prima, e il suo Alpha non aveva esitato un secondo ad andare alla farmacia più vicina per comprarglielo - mentre Louis era rimasto a casa, sapendo che se ci fosse andato da solo o insieme ad Harry tutti l'avrebbero preso per uno sciagurato e un disgraziato.
Il riccio, tuttavia, non aveva nemmeno chiesto spiegazioni, sapendo già il motivo per il quale gliel'aveva chiesto con tanto imbarazzo: molto probabilmente - aveva pensato Harry - al primo posto c'era il fatto che il suo calore non era arrivato quel mese; poi veniva il fatto che non avessero usato precauzioni durante gli ultimi rapporti sessuali; la stanchezza improvvisa che aveva colto il piccolo Omega, che si era ritrovato a dormire in ogni luogo possibile e immaginabile; e poi il dolore al "seno"; l'odore di Louis, che si era fatto molto più buono e intenso; le piccole nausee l'avevano colpito ogni mattina, che avevano stroncato la loro routine; gli suoi sbalzi di umore - e anche Louis si era accorto che erano veramente forti, ma a detta sua non riusciva a fermarsi quando arrivavano.
Ah, e come non dimenticare il motivo che più spaventava il riccio e che nemmeno Louis si era riuscito a spiegarsi: da qualche settimana, il liscio aveva preso a costruire un piccolo "Nido" nella stanza degli ospiti, reputandola perfetta data la sua illuminazione e il calore confortante che aveva la mattina. Tuttavia, Harry non avrebbe nemmeno potuto descrivere questo Nido nemmeno con l'immaginazione: Louis gli aveva vietato di entrarci senza il suo permesso. L'unica cosa che era riuscito a notare Styles era il fatto che Louis ci passasse fin troppe ore dentro, portando con sé oggetti come coperte e cuscini.

«Hai fatto, tesoro?» chiese Styles, dopo cinque minuti esatti, non riuscendo più a gestire il nervosismo che lo stava divorando piano piano. "Non voglio nemmeno pensare all'idea di aspettare un figlio proprio adesso" pensò mentre si passava una mano sul volto stanco e spossato. "Non sono questi i miei progetti.. Non è questo quel che voglio, non a questa età! Prima devo diventare Alpha supremo, poi finire i corsi universitari e-" «Louis? Louis, amore, che succede?» chiese preoccupato Harry non appena lo sentì singhiozzare a voce alta dal bagno. "Oh cazzo.." per un secondo Styles vide mille scintille davanti ai suoi occhi ma sparirono non appena si rese conto che Louis non aveva azzardato a rispondergli. «Louis, apri questa fottuta porta o la sfondo.» minacciò con il terrore che il suo piccolo fosse andato nel panico. "Devo proteggerlo da tutto e da tutti. Devo proteggerlo." «Louis, ti-»

«N-negativo.» Le parole dell'Alpha gli morirono in gola non appena la porta di mogano si aprì lentamente davanti, mostrando un piccolo Omega con il volto già rigato dalle lacrime e il corpicino scosso da forti singhiozzi. «È-è negativo!» pianse Louis prima di stringersi istintivamente al riccio in un abbraccio, affondando il volto nel suo petto muscoloso alla ricerca di affetto e coccole. «N-negativo..»

«Okay, piccolo..» soffiò l'Alpha, stringendo il suo piccolo Omega in un abbraccio dolce e morbido. "Perché piange?" si chiese, non riuscendo a capire se quelle lacrime versate fossero dalla felicità o dalla delusione. "Santo cielo, è negativo!" «Va tutto bene, okay? Sta tranquillo.. Respira, piccolo.»

«Sta' zitto, Harry.» pianse Louis, affondando ancor di più nel petto muscoloso del suo Alpha ed ebbe quasi la sensazione che lo stick potesse rompersi tra le sue mani della forza che aveva messo nello stringerlo. «N-non sono incinto... E-e s-se non sono i-incinto, c-cos'ho?!»

«Stress..» azzardò Harry, non sapendo cos'altro dire al suo piccolo poiché il suo cervello non riusciva più a connettere. "Dio, non è incinto!" pensò e quasi sorrise nel sentire quel peso immaginario togliersi dalle sue spalle. «Sarà dello stress, tesoro. Non preoccuparti.»

✿ Sweetener ✿ - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora