~I capitolo~

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Era un altro noiosissimo giorno alla U.A. ed io non vedevo l'ora di andarmene a casa, stendermi sul divano a guardare NETFLIX sorseggiando una bella tazza di cioccolata calda. Eh si, un'altra cosa che peggiorava la mia situazione emotiva era il freddo tempo di fine autunno.
In questo momento sono in classe, la 1-A la classe più prestigiosa dell'intera scuola, ad ascoltare un'altra noiosissima lezione del professor Aizawa, o come lo chiamo io, il "bruco umano" dato che dopo ogni dannatissima lezione si mette a dormire nel suo classico sacco a pelo color canarino. Sono talmente presa dai miei pensieri riguardanti la mia depressione causata dalla mia vita inutile e monotona che non mi sono resa conto di Aizawa-sensei che stava richiamando la mia attenzione più volte, seccato, dal fatto che non stessi prestando attenzione...
Aizawa:
"Signorina Matsuda, potrebbe cortesemente ripetermi quello che ho detto dato che era talmente presa dalla mia lezione da perdersi in profondi pensieri?"
Kiyoura:
"....uhm...uuuhh..."
Aizawa:
"Tch, come immaginavo.." *suona la campanella*
"Buona giornata ragazzi....." *esce dalla porta*
Complimenti genio, dopo non ti meravigliare se Aizawa-sensei ti odia....
Finite le lezioni, dopo aver preso numerose occhiatacce dai miei compagni, esco da scuola con l'umore sotto ai piedi come al solito.
La mia vita non è così varia: scuola, che comprendeva occhiatacce ed insulti, compiti e riposo. Un loop infinito. Mangiare? Hah, mai sentito nominare, non so neanche cosa significhi mangiare; sono talmente magra che ancora mi chiedo come faccia a stare in piedi.
La mia casa si trova non molto lontana da scuola, devo dire che il quartiere tutto sommato non è male; la casa è una semplice villetta a 2 piani con salotto, cucina, 1 bagno e 2 camere da letto. Prima vivevo insieme ai miei genitori, ma di punto in bianco decisero di partire, una breve vacanza dicevano, non sono mai più tornati. Sto bene. Non ho bisogno di loro: probabilmente se ne sono andati a causa del mio Quirk, gli faceva troppo paura e secondo loro, un giorno o l'altro, avrei perso il controllo ferendoli, se non uccidendoli. In realtà il loro vero timore è che io possa unirmi alla League Of Villains (LOV) e poi ucciderli.
Sono in casa già da un pò: mi sono cambiata, ho guardato un pò di televisione, bevuto la mia dose giornaliera di Vodka e sono andata a letto senza nemmeno struccarmi.
È mattina presto, le 6:00 per precisare, e sono stata appena svegliata dalla mia "migliore amica" sveglia. Rotolo giù dal mio letto e striscio verso il mio armadio afferrando i primi vestiti che mi capitano sotto mano; mi faccio una bella doccia, mi pettino, sistemo un attimo il mio trucco e mi vesto. Il mio outfit giornaliero consiste in: body a rete, canotta nera con sotto il reggiseno sportivo nero visibile, skinny jeans strappati neri con una cintura di pelle nera con borchie appuntite e catene assortite, calze a rete e infine  Converse completamente nere. Riguardo agli accessori indosso un paio di guanti in rete neri senza dita con sopra sempre dei guanti in pelle nera da motociclista; al collo porto un chocker nero con un anello di metallo. Si lo so, sono una persona che ama molto abbinare i colori.
Ah già, il mio trucco. Semplice: eyeliner e ombretto nero.  Diciamo che mi definisco una vera e propria EMO, e si capisce anche dal mio taglio di capelli. Aspettate! Non ditemi che non vi ho ancora descritto come sono?! Per farla breve sono uno stecco vivente con capelli castani ed occhi azzurri, per poi non parlare della mia carnagione pallidissima che Biancaneve può solo farsi da parte. Sono alta 160 cm.
Preso il mio zaino e ficcate le cuffiette (indovinate un pò, nere) nelle orecchie mi fiondo verso la scuola. Dopo 10 minuti sono già arrivata anche grazie al mio amatissimo skateboard (nero) dei Black Veil Brides. Raggiungo la mia classe e mi accorgo che Bakugou, il mio bullo, oggi non c'è. Oddio sarà una benedizione divina?!

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