03 | cigarette number three

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CIGARETTES !
( RICHIE TOZIER )

  cigarette number three | SNEAKING INTO SOMEONE'S BED

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cigarette number three | SNEAKING INTO SOMEONE'S BED


Lucas svoltò l'angolo e si diresse a passo svelto verso la classe di letteratura. Era l'ultima ora di scuola per quella giornata e il ragazzo non riusciva a tenere gli occhi aperti. Quel lunedì mattina era arrivato a scuola dopo non aver chiuso occhio tutta la notte. Alcuni giorni prima aveva  trascorso tutta la serata con Richie Tozier e ancora non riusciva a capacitarsene. Inoltre non era riuscito a riprendere ancora i suoi orari per dormire e stava impazzendo.

Entrò in classe e andò a sedersi nel banco in ultima fila, sperando di non addormentarsi durante quella lezione. Appoggiò entrambi i gomiti sul banco e gli vennero in mente tutte le stupidaggini che Richie gli aveva detto e che lo avevano fatto ridere a crepapelle. Sentì di sottofondo la voce della professoressa discutere sull'autore del giorno, ma la sua testa era da tutt'altra parte. Gli vennero in mente i lunghissimi discorsi che avevano fatto, come ad esempio quello in cui Richie gli spiegava di aver capito solamente da un anno di essere bisessuale. In realtà tutta la scuola lo sapeva, ma a quanto pare il ragazzo lo aveva capito solo recentemente.

Tozier gli aveva spiegato di essersi innamorato del suo migliore amico, Eddie Kaspbrak. Quest'ultimo però lo aveva rifiutato ma l'esperienza in sé lo aveva aiutato a capire meglio la sua sessualità. La sera precedente ne aveva parlato con Lucas così liberamente che era stato strano ma allo stesso tempo semplice e normale. Anche lui stesso si era spesso domandato riguardo al suo orientamento sessuale, senza mai arrivare ad una conclusione definitiva. Lucas non aveva mai avuto una relazione vera e propria e non era mai stato veramente innamorato di qualcuno. Aveva addirittura pochi amici e l'unica di cui si fidava, ovvero Annabeth, non gli piaceva affatto in quel senso. Il ragazzo alzò lo sguardo dal banco e la osservò: Beth era seduta due file davanti a lui e stava seguendo con attenzione ciò che la professoressa spiegava. Decise di non distrarla e si coricò sul banco, sperando che il ragazzo davanti a lui lo coprisse completamente.

In quel modo la lezione terminò in fretta e, non appena suonò la campanella, il ragazzo si fiondò fuori dall'aula senza nemmeno salutare la sua amica. Voleva andare a casa il più in fretta possibile: aveva bisogno di dormire. Avrebbe voluto aspettare Richie e salutarlo, ma sapeva che era meglio se fosse andato subito a casa. Così uscì da scuola e si incamminò a passo svelto, incrociando Eddie Kaspbrak e Stanley Uris. Sorrise leggermente ai due ragazzi per poi superarli.

Quel che non sapeva era che Richie Tozier, proprio in quel momento, lo stava aspettando fuori dalla scuola. Il corvino si era appoggiato al muretto dell'ingresso e osservava i ragazzi uscire dall'istituto. Sperava di vedere tra di loro Lucas, ma il ragazzo sembrava essersene già andato. Così, deluso, andò da Beverly e Stanley, che si erano fermati a chiacchierare su una panchina nelle vicinanze della scuola.
«Salve stronzi!» li salutò, sedendosi al loro fianco e sghignazzando leggermente.
«Trashmouth! Che fine hai fatto sabato sera? Dovevamo vederci per organizzare il compleanno di Ben!»
«Cazzo! Scusatemi, davvero, mi sono completamente dimenticato... Che cosa avete deciso?»
«Gli faremo una festa a sorpresa a casa di Big Bill tra un paio di settimane, quindi non farti scappare niente con Ben, intesi?» lo ammonì Stan, guardandolo di sottecchi e spettinandogli i ricci.
Richie annuì e alzò gli occhi al cielo.
«Dove sono gli altri?» chiese ai suoi due amici, sistemandosi i capelli come meglio poteva.
«Bill, Ben e Mike sono andati a casa, Eddie doveva andare ad aiutare sua madre con qualcosa... Non ho capito molto bene... Tra l'altro, sapete chi mi ha sorriso mentre accompagnavo Eddie a casa?»
«Chi?» gli domandò Bev annoiata, facendo scoppiare la sua gomma da masticare.
«Lucas Huggins! Era di fretta e non si è fermato a parlarci, ma ci ha sorriso! Io ed Eddie ci siamo guardati confusissimi!»
Stan adesso aveva tutta l'attenzione di Richie. Probabilmente Lucas era andato a casa perché aveva sonno e voleva dormire un po'. Mentre Stanley continuava a raccontare la sua breve avventura, a Richie venne in mente un'idea geniale.
«Ragazzi, io devo andare... Fatemi poi sapere ancora per la festa a sorpresa di Ben!» esclamò improvvisamente, alzandosi dalla panchina e dirigendosi verso la casa dei Huggins.

Si era ricordato di una sigaretta adatta a quell'occasione. "Infilarsi nel letto di qualcuno". Era perfetto! Richie non sarebbe andato a letto con nessuno in ogni caso, quindi aveva bisogno di altre situazioni nelle quali avrebbe potuto fare una cosa del genere con qualcuno. Avrebbe fatto uno scherzo a Lucas e lo avrebbe anche rivisto. Mentre camminava verso casa sua realizzò che, con un po' di fortuna, il ragazzo si trovava a casa da solo: Belch era con ogni probabilità in punizione a scuola e i suoi genitori lavoravano fino al tardo pomeriggio. Con questi pensieri nella testa aumentò il passo e arrivò in pochi minuti davanti alla sua finestra. O almeno, sperava che quella fosse la sua finestra.
Era una casa abbastanza semplice e, se si fosse arrampicato alla grondaia, sarebbe potuto arrivare da quella finestra con facilità.
E così fece. Facendo attenzione e cercando di non cadere, il corvino si arrampicò non molto silenziosamente e, con un po' di fatica, entrò nella finestra.

Una volta dentro osservò la stanza. Era la camera di Lucas e Belch: Richie era convinto che ognuno avesse una stanza per se, invece la condividevano. Nel letto sulla sinistra c'era Lucas che dormiva ancora con i vestiti che aveva indossato quel mattino. Richie lo guardò e sorrise leggermente alla sua vista, sedendosi sul suo letto. Il moro aprì gli occhi lentamente e, dopo essersi reso conto che Richie Tozier fosse in camera sua, si alzò di scatto.
«Richie, che diavolo..?»
Il ragazzo scoppiò a ridere e si infilò sotto le coperte con lui. Lucas lo guardava confuso.
«Mi vorresti cortesemente spiegare che cazzo ci fai nel mio letto?»
Richie prese dalla tasca dei pantaloni il pacchetto di sigarette e gli fece vedere quella con cui scritto sopra "intrufolarsi nel letto di qualcuno".
«Non ci credo, veramente?» gli chiese Lucas ridendo, coprendosi il viso con le mani. «E tra tutte le persone hai pensato a me? Tozier, così mi lusinghi... Pensavo avessi moltissima scelta!»
«Infatti, ma io volevo proprio te!» gli rispose lui sghignazzando, dandogli una leggera pacca sulla spalla. Quello che Lucas non sapeva era che Richie non stava affatto scherzando: sarebbe potuto andare da chiunque altro ma aveva scelto lui.
«Questa sigaretta però me la fumerò da solo!» continuò il corvino, cercando di rompere quel silenzio imbarazzante.
«Dai, ormai sei qui e mi hai anche svegliato!» si lamentò l'altro, spingendolo giù dal letto. Richie perse l'equilibrio e finì per terra, ridendo come un matto.
«Huggins, sei proprio una testa di cazzo! No, non avrai mai questa sigaretta!» gli rispose tra una risata e l'altra, alzandosi da per terra. In quel momento notò quanto fosse carino Lucas con quello sguardo confuso e stanco.
«Che hai da guardare, coglione?» il moro era in evidente imbarazzo e si tirò su le coperte, cercando di coprirsi il volto.
«Nulla... Adesso tolgo il disturbo, vado a casa e nel frattempo mi fumo la mia meritata sigaretta! Ci vediamo domani Lucas, avrai l'onore di pescare un'altra sigaretta!»
Ancora agitato e confuso, Richie uscì dalla finestra nello stesso modo con la quale era entrato. Avrebbe rivisto il ragazzo domani e, mentre si trovava sulla via di casa, realizzò di non vedere l'ora di fumare un'altra sigaretta con lui.

CIGARETTES ( richie tozier )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora