00 | pack of cigarettes

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CIGARETTES !
( RICHIE TOZIER )

prologue | PACK OF CIGARETTES

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prologue | PACK OF CIGARETTES

Richie Tozier alzò gli occhi al cielo e andò a sedersi nei banchi dell'ultima fila, sperando di passare inosservato agli occhi della professoressa di matematica. In realtà, era quasi impossibile non notarlo: negli ultimi anni il ragazzo era cresciuto di parecchio e la sua camminata buffa faceva sì che tutta l'attenzione della classe fosse proprio su di lui.
«Signorino Tozier, questa è la quinta volta che lei arriva in ritardo alla mia lezione!»
«In realtà a me sembra la sesta...» sospirò il corvino, appoggiando un gomito sul banco e guardando annoiato la donna alla cattedra.
«Ha addirittura il coraggio di rispondermi a tono? Esca! Se ne vada dalla mia lezione!» urlò la professoressa, indicando a Richie la porta dalla quale era entrato meno di due minuti prima.

Il ragazzo si alzò lentamente, prese il suo zaino e uscì dalla classe, fermandosi nel bel mezzo del corridoio del liceo di Derry. Che cosa poteva fare? Non poteva nemmeno marinare scuola, l'aveva già fatto troppe volte e l'ultima era addirittura stato beccato da un'inserviente mentre usciva dalla porta sul retro. Non gli restava che annoiarsi lì, in quello stupido liceo.
Ormai la sua vita si era ridotta ad una stupida routine e lui odiava tutto ciò. Odiava ripetere le stesse cose ogni giorno, vedere le stesse persone, mangiare le stesse cose e andare negli stessi posti.

Stava per appisolarsi contro il muro del corridoio quando dal bagno dei ragazzi uscì Belch Huggins. Il moro si guardò attorno furtivamente e, non facendo caso alla presenza di Richie, sgattaiolò in un'altra classe. Tozier, incuriosito da quello strano comportamento, si diresse a passo svelto verso i bagni dei maschi. Aprì la porta con forza e un'aria gelida gli attraversò le ossa: una delle due finestre che davano sul cortile interno era spalancata e il freddo mattutino si faceva sentire.

Il corvino si affacciò e si sedette sul davanzale.
Fece penzolare le gambe e chiuse gli occhi, voltandosi verso il cortile. Un rumore strano -che solo dopo si rivelò essere un passerotto- lo fece sobbalzare, facendo sì che il suo sguardo cadesse su un pacchetto di sigarette nascosto fuori dalla finestra.
«Porca troia!» esclamò entusiasta il corvino una volta aperta la confezione. Il pacchetto era nuovo di zecca e conteneva venti sigarette esatte. Un sorriso comparve finalmente sul suo volto. Ora capiva perché Belch fosse sgattaiolato in quel modo fuori dai bagni. Le sigarette erano sue.

Il ragazzo scrollò le spalle e, fregandosene del fatto che non le avesse comprate lui, si portò una sigaretta alla bocca. Cercò un accendino nella tasca della giacca ma, mentre la sua mano toccava la punta di metallo dell'oggetto, gli venne in mente un'idea, un'idea che avrebbe potuto salvarlo dalla sua vita monotona.

Scese dal davanzale e cercò un pennarello nel suo portapenne. Ne trovò uno nero, perfetto per ciò che aveva intenzione di fare. Si tolse la sigaretta ancora spenta e la guardò con aria di sfida.
«Tu sarai la numero uno, bastarda...» mormorò sghignazzando e iniziando a scriverci sopra. Quel mattino Richie Tozier, nel bagno dei maschi, aveva deciso che non avrebbe mai fumato una sigaretta di quel pacchetto se prima non avesse fatto la cosa che ci aveva scritto sopra.

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se mi chiudono le scuole anche per tutta questa settimana urlo

CIGARETTES ( richie tozier )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora