"Come stai?
Dici bene, ma non ci credo davvero.
Come stai?
Rispondi tutto ok,
ma tralasci sempre qualcosa,
appanni il finestrino dei tuoi ricordi,
quello su cui fin da piccolo disegnavi,
scrivervi, e facevi gara a gocce.
Come stai?
Sei abile a nasconderti,
ma quando realmente ti guardo,
vedo mille anime,
occhi pieni di confusione,
un sorriso accentuato,
la notte nel cuore,
la curiosità nel respiro.
Come stai?
Ti chiederei di venire qui,
raccontarmi tutta la tua giornata,
ma resteresti in silenzio,
ad ascoltare la mia.
Come stai?
Sai, la tua voce è il mio posto felice,
è un disco ripetuto,
una melodia bassa sulla fine di una base.
Saresti capace,
di accarezzare il cuore di qualcuno,
poi dire che alla fine non te né importato granché,
sparire e non prenderti la colpa,
ma restarci male,
con continuo tormento,
come contorno da portare a casa.
Come stai?
Vorrei chiedertelo di persona,
spegnerti i dubbi e dirti che lo so che va tutto bene quando decidi che va tutto bene.
Come stai?
"Bene tu?"."
