"È tremendamente instabile pensarti.
Sai che magia?
Dimenticarsi del tempo che scorre,
vivere gli attimi,
contare le ore,
pensare al prossimo minuto.
Sai che magia?
Oggi avrei voluto passare la mia giornata
con te.
Raccontarti un po' come va,
camminare e sfiorarti le mani,
sentire un respiro in bilico.
Avrei voluto guardare il panorama cadere nel buio e narrarti i colori del tramonto,
ascoltare il tuo preferito.
Avrei voluto guardarti negli occhi,
dirti le parole giuste,
arrossire,
prenderti in giro,
scherzarci su,
farmi restituire l'abbraccio che poi ti sei tenuto.
Sai che magia?
Illudersi di essere speciale,
nuotare tra i libri spenti
e le canzoni a massimo volume.
Pensare che forse è strano,
sapere di essere diversi dal passato,
ma pronti per un nuovo futuro
senza conoscerlo.
Avrei voluto passare la mia giornata con te,
per un caffè,
per una rivincita a carattere,
per sentirmi dire che il Milan
ha ripetutamente perso.
Oggi avrei voluto,
come la maggior parte dei giorni,
incontrarti,
odiarti,
viverti un po'.
Dirti che a volte sei solo uno stronzo,
che le smancerie fanno schifo,
e che io odio aprirmi con le persone.
Sai che magia?
Andare in contro ad un disastro.
Avrei voluto vederti oggi,
dirti che le promesse sono facilmente infrangibili e sostituibili,
ma che in ogni caso comunque vada per me resterai sempre qualcuno di differente.
Sai, uno di quei nomi che porti per tutta la vita sul cuore,
uno di quelli di cui non ti scordi.
Chi mai si potrà chiamare storto.
Sai che magia?
Ricordarsi per sorridere mentre si ha piacere a nominarlo.
Ricordati solo,
che tu mi hai dedicato il silenzio
ed io ti dedico "per un milione"
anche se un milione mi farebbero comodo."
