Capitolo 4

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CAPITOLO 4

Il suono della campanella si diffuse per tutto l'istituto e io incamminai fuori dall'edificio ,mettendomi al solito muretto, aspettando Haz per ritornare a casa

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Il suono della campanella si diffuse per tutto l'istituto e io incamminai fuori dall'edificio ,mettendomi al solito muretto, aspettando Haz per ritornare a casa.

-Su forza, vai!- Sentì qualcuno alle mie spalle lamentarsi. Mi girai e vidi Peter con dietro Ned del club di scacchi.

-Peter!- Lo salutai con un sorriso.

-H-H-Hey.- Si massaggiò il collo. -M-Mi chiedevo, ecco se ti andasse di uscire con me questo pomeriggio e-e, si insomma, prendere un gelATO?!- Disse nervoso per poi darmi le spalle e abbassare il capo.

-Stupido, stupido, stupido.- Sentì Peter rimproverarsi da solo.

Risi per la buffa scena.
Gli misi una mano sulla spalla facendolo girare nella mia direzione -Certo, perché no?-

-Davvero?!- I suoi occhi si illuminarono. -Ehm, no volevo dire, certo.- Si schiarì la voce. -Ti passo prendere alle 4.30 pm.- Si voltò e andò a raggiungere il suo amico.

-Aspetta Peter, non sai dove abito.- Lo fermai.

-Oh, già. Vediamoci allora alla gelateria vicino alla scuola.-

-Aspetta vuoi seriamente prendere un gelato?- Gli domandai divertita.

-Certo! S-sempre se vuoi?- Cercò di farfugliare Peter.

-Che succede qui?- La voce calda di Harrison mi fece sobbalzare dallo spavento.

-Nulla Haz.- Presi lo zaino da terra e me lo misi sulle spalle. -Peter se ne stava per andare giusto?-

-Si.- Il moro abbassò lo sguardo dispiaciuto.

-A dopo Peter.- Gli diedi bacio sulla guancia che lo fece arrossire leggermente. Anche le mie guance si colorarono leggermente, ma cercai di rimanere calma.

-Andiamo Haz?- Sorrisi al mio miglior amico che partì spedito dopo la mia domanda.

Rimasimo in silenzio per un po'. Mi stava salendo l'ansia per non so quale strano motivo, ma sapevo che qualcosa non andava.

-Quindi oggi hai un appuntamento con Peter?- Mi chiese seccato.

-Non è un appuntamento, è un'uscita tra amici.- Cercai di spiegarli ma continuò a parlare.

-Se, certo. Non hai fatto che parlare di lui sta mattina.- Si lamentò il biondo.

-Non è vero? Te ne ho parlato una volta.-

-Ed è bastato.- Rispose arrabbiato.

-Haz che succede?!- Gli dissi impazientita.

-Nulla, lasciami solo.- Disse per poi chiudere la porta di casa sua lasciandomi fuori.

-Haz!- Bussai alla porta.
Non avendo nessuna risposta feci un forte sospiro e mi diresse verso casa mia.

Non voglio saltare a conclusioni affrettate, ma forse Mj ha ragione. Forse piaccio veramente al mio migliore amico.
In ogni caso tra me e lui non potrà mai funzionare, non posso perderlo per una stupida cotta adolescenziale.

Photograph. || Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora