47, "incazzata con il mondo?"

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Qualche giorno fa ero a scuola, e durante l'ora di educazione fisica, mi sedetti, ma non perché fossi già stanca, anzi, avevo voglia di urlare, ma rimasi zitta come sempre; lo feci per osservare i miei compagni di classe, ricordo di avere le cuffiette al massimo, con dentro qualche brano rock, o indie, non ricordo bene.
Vedevo i miei compagni di classe ridere e parlare fra di loro con una superficialità a me sconosciuta, vedevo la leggerezza, la vedevo ovunque, in ogni loro singolo movimento, anche nel loro modo di guardarsi.
Vedevo i loro sguardi, mi sembravano vuoti, talmente vuoti che avrei voluto scavare nella loro anima, ma sembrava quasi inesistente.
Ogni volta che incontro qualcuno, non guardo il loro aspetto fisico o la loro popolarità, vedo i loro occhi, perché sono convita che con gli occhi si possa parlare, e si possa dire molto più delle parole.
Mentre ero lì, non avevo una faccia per niente contenta, anzi;
si avvicinò qualcuno, tolsi una cuffietta per sentire, era il mio professore,
mi chiese come stessi, ed io esitai per un secondo, forse due, poi lo guardai negli occhi senza rispondere, mi chiese se avessi problemi con il mio ragazzo, e senza esistere risposi di non avere un ragazzo, allora lui mi chiese, ancora, se avessi problemi a casa, o comunque in famiglia, e anche questa volta senza esitare dissi di no, allora esitò lui, per un secondo, o forse due, poi mi chiese se ce l'avessi con il mondo, esitai anch'io, lo guardai e gli dissi più o meno. Sapevo che rispondendo "più o meno" avrei lasciato far credere di tutto, o forse niente.
Non so perché, ma credo che il professore mi abbia capita, mi abbia vista guardare i miei compagni di classe, credo abbia visto il modo in cui io gli guardassi, e in qualche modo.
Con delle stupidi e semplici parole mi fece capire che forse anch'io valgo qualcosa, devo solo aver il coraggio di mostrarmi, mostrarmi per davvero, senza aver troppa paura dei commenti della gente, perché si, ognuno vale a modo proprio, io forse, non so, qualcosa avrò.

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